ACNE VOLGARE ED ACNE ROSACEA, TERAPIA
Acne
L’acne, una dermatosi infiammatoria che si caratterizza per comedoni (punti neri),
papule e pustole, colpisce oltre il 30% degli italiani fra i 15 ed i 20 anni
e rappresenta il 6% di tutte le dermatosi. Si può affermare che l’acne è un disturbo
della pubertà, che di solito si manifesta fino ai 20 anni, ma che può in rari casi
persistere fino a 30-40 anni. Ci sono evidenze che l’acne alcune volte può essere
presente fin dalla nascita, tuttavia il periodo cruciale rimane quello dell’adolescenza,
verosimilmente per la tempesta ormonale che investe i giovani e la produzione sebacea
che si incrementa a livello della cute. Tra le varie sostanze intrappolate nei follicoli
ci sono anche i batteri ed in particolare il Propionibacterium acnes. ll trattamento
dell'acne volgare è mirato a eliminare i comedoni (punti neri).
Inoltre occorre
attuare una buona pulizia del viso e ridurre il sebo, attuare una detersione della
cute e la pulizia dalle aree cheratinizzate con attenzione. I comedoni si formano
in seguito alla dilatazione dell’infundibolo follicolare che non lascia fuoriuscire
all’esterno il sebo prodotto in eccesso, i batteri e le cellule morte; i follicoli
quindi si ostruiscono e l’accumulo di cellule cheratinizzate ricche di melanina
dà origine ai punti neri. Normalizzando la cheratinizzazione follicolare,
diminuendo l'attività delle ghiandole sebacee, riducendo la quantità di P.
acnes si riesce a ridurre l'infiammazione. Le forme pauci-infiammatorie di entità
lieve o moderata possono rispondere anche alla sola terapia topica. Le zone colpite
dall'acne devono essere mantenute pulite utilizzando detergenti per pelli grasse.
E’ da evitare la spremitura manuale delle microcisti, che aggrava di regola
l'acne. Invece sono utili alcuni farmaci per uso topico, come acido
retinoico, benzoilperossido, acido azelaico, l’eritromicina (con o senza zinco)
o la clindamicina, nelle forme iniziali di acne anche da soli e costituiscono un
valido complemento alla terapia sistematica nelle forme più gravi. I peeling a base
di betaidrossiacidi (ad es. l’acido salicilico in soluzione alcolica) si usano per
trattare le papule e le pustole di modesta entità, così come quelli a base di alfaidrossiacidi.
Queste sostanze si trovano in natura, ne sono un esempio l’acido malico contenuto
nelle mele, l’acido citrico contenuto negli agrumi, l’acido lattico contenuto
nel latte oppure l’acido glicolico della canna da zucchero ecc. I pazienti con acne
da moderata a grave con prevalente componente infiammtoria possono trarre benefìcio
dall'associazione con una terapia antibiotica sistemica come le tetracicline alla
dose di 250-500 mg 2 volte al giorno oppure doxicidina, 100 mg 2 volte al giorno.
Anche la minociclina può essere utilizzata. La terapia deve essere prolungata
per cicli di 3-4 mesi. Questi antibiotici sembrano esercitare un effetto antinfiammatorio
indipendente da quello antibatterico. Pazienti di sesso femminile che non rispondono
alla terapia antibiotica possono trarre beneficio da quella ormonale. Infatti,
in donne che assumono contraccettivi orali contenenti etinilestradiolo o norgestrel
si osserva un miglioramento dell'acne, mentre ciò non si verifica nei soggetti trattati
con placebo. I pazienti con acne nodulocistica grave insensibile alle terapie discusse
in precedenza possono trarre beneficio dalla terapia con un retinoide sintetico,
l'isotretinoina. La dose è correlata al peso del paziente e il farmaco è somministrato
una volta a giorno per 5-6 mesi. In pazienti appropriatamente selezionati i risultati
possono essere eccellenti. Il suo utilizzo è sottoposto a stretto controllo a causa
dei possibili gravi effetti collaterali, principalmente la teratogenicità. Inoltre,
i pazienti che utilizzano questo farmaco sviluppano un'estrema secchezza cutanea
e cheiliti e devono essere tenuti sotto controllo per la comparsa di ipertrigliceridemia.
Recentemente è stata anche segnalata una sua associazione a sindromi depressive
gravi in alcuni pazienti. Attualmente i prescrittori devono inserire i pazienti
che assumono isotretionina in un programma finalizzato a prevenire la gravidanza
e gli effetti collaterali. Queste misure sono imposte per assicurare che chi prescrive
il farmaco sia a conoscenza dei rischi dell’isotretinoina, che tutte le pazienti
di sesso femminile abbiano eseguito due test di gravidanza risultati negativi prima
di iniziare la terapia e un test di gravidanza negativo a ogni prescrizione successiva,
che tutti i pazienti siano stati informati dei rischi associati all'isotretinoina.
ACNE ROSACEA
L'acne rosacea, comunemente indicata come rosacea, è una malattia infiammatoria
che colpisce prevalentemente la parte centrale del volto. Sono più frequentemente
affetti i soggetti caucasici di derivazione nord-europea, ma si riscontra anche
in pazienti di pelle scura. È quasi esclusiva degli adulti e solo raramente colpisce
persone di età <30 anni. La rosacea è più comune nelle femmine, ma i maschi sono
colpiti da forme più gravi.
È caratterizzata dalla presenza di eritema, teleangectasie e pustole superficiali,
ma non sono presenti comedoni. La rosacea solo raramente coinvolge il torace o
il dorso.
Esiste un rapporto fra la tendenza all'arrossamento pronunciato del volto e il conseguente
sviluppo di acne rosacea. Inizialmente i pazienti con acne rosacea manifestano
spesso un'accentuata reazione di arrossamento in risposta al calore, a stimoli emotivi,
all'assunzione di alcol, bevande molto calde o cibi speziati. Con la progressione
della malattia, il rossore tende a persistere sempre più a lungo, diventando a volte
permanente. Su questo quadro di rossore permanente si sovrappongono papule, pustole
e teleangectasie. Le forme di acne rosacea a decorso prolungato possono portare
a iperplasia del connettivo, specie al naso (rinofima). La rosacea può essere complicata
anche da disturbi infiammatori dell'occhio, comprendenti cheratite, blefarite, iridite
e calazio ricorrente. Questi problemi oculari rappresentano un pericolo potenziale
per la vista e necessitano di una consulenza oftalmologica. L'acne rosacea può essere
trattata per via topica o sistemica. La forma lieve spesso risponde al metronidazolo
topico. Forme più gravi della malattia richiedono le tetracicline orali: tetraciclina
250-500 mg 2 volte al giorno, doxicidina 100 mg 2 volte al giorno o minociclina
50-100 mg 2 volte al giorno per cicli di 1 -2 mesi. Le teleangectasie residue possono
essere trattate con il laser. I glucocorticoidi topici, soprattutto se ad alta potenza,
dovrebbero essere evitati poiché l'applicazione cronica di questi preparati può
scatenare la rosacea. La terapia topica non è efficace per le manifestazioni oculari.
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