E' sempre un'emergenza in clinica, una condizione spesso preterminale: il
fatto che un paziente non urini (condizione di oligo-anuria) puo' dipendere da
insufficienza cardiaca acuta in un paziente agonizzante. Essa viene definita
clinicamente come una diuresi giornaliera inferiore a 75 ml, l'anuria puo' dipendere
da :
a) l'ostruzione della via urinaria
b) l'insufficienza renale acuta
dovute a diverse cause
c) una condizione di grave shock ipotensivo o di shock cardiogeno
d) una condizione di disidrazione severa, evenienza assai frequente nel paziente
anziano, che accusa talora un riflesso torpido della sete, specie se
istituzionalizzato.
Fortunatamente, l'anuria e' un'evenienza rara; persino nell'insufficienza renale,
i reni solitamente producono almeno 75 ml di urina al giorno.
Poiche' l'entita' della diuresi e' facilmente misurabile, l'anuria rimane raramente
misconosciuta. Tuttavia, senza un trattamento immediato, puo' rapidamente causare
uremia e altre complicanze della ritenzione urinaria.
Essa puo' essere classificata in maniera pratica nella seguente maniera:
Riduzione della gittata cardiaca
Ipovolemia
Vasodilatazione periferica
Ostruzione nefrovascolare
Vasocostrizione grave
Necrosi tubulare acuta
Necrosi corticale
Glomerulonefrite
Necrosi papillare
Occlusione nefrovascolare
Vasculite
Ostruzione vescicale
Ostruzione ureterale
Ostruzione uretrale
In primis, il medico pratico valuta l'idratazione del paziente e la sua pressione arteriosa. Nel primo caso e' sufficiente premere sui bulbi oculari per notare che il paziente e' disidratato: bulbi ipotesi, poco consistenti, lingua scrotale (vedi foto). Dopo aver identificato la presenza dell' dell'anuria, la priorita' e' quella di stabilire se c'e' produzione di urina per poi intervenire in modo adeguato. Si deve cateterizzare il paziente per eliminare l'ostruzione delle vie urinarie inferiori e per controllare il residuo urinario. Si puo' cosi' scoprire che un'ostruzione ostacola il posizionamento del catetere e che le urine sono torbide e maleodoranti. Se si raccolgono piu' di 75 ml di urina, si deve sospettare l'ostruzione delle vie urinarie inferiori; se ci sono meno di 75 ml si sospettera' l'insufficienza renale o l'ostruzione delle vie urinarie superiori.
Rilevare i parametri vitali e raccogliere una completa anamnesi. Informarsi prima di tutto su qualunque variazione delle caratteristiche della minzione. Stabilire la quantita' di liquidi normalmente assunti ogni giorno, la quantita' di liquidi assunti nelle ultime 24-48 ore e il momento e l'entita' dell'ultima minzione. Raccogliere l'anamnesi, con particolare riguardo a precedenti patologie renali, ostruzione o infezione della via urinaria, aumento di volume della prostata, calcoli renali, vescica neurogena o anomalie congenite. Raccogliere informazioni sull'uso di farmaci e su qualunque intervento chirurgico eseguito sull'addome, sui reni o sulla via urinaria. Eseguire l'ispezione e la palpazione dell'addome alla ricerca di asimmetrie, distensione o rigonfiamenti. Con l'ispezione bisogna ricercare la presenza di edema o di eritema a livello dei fianchi e poi con la percussione e la palpazione si valuta lo stato della vescica. I reni devono essere palpati sia anteriormente che posteriormente e, poi, valutati con la percussione all'angolo costovertebrale. Auscultare in corrispondenza delle arterie renali per cercare la presenza di soffi.
Necrosi tubulare acuta.
Un'anuria prolungata (fino a 2 settimane) o, piu' comunemente, una condizione di
oliguria e' frequente in questa patologia. Precede la ripresa della diuresi, che
e' generalmente annunciata dalla poliuria. I reperti associati riflettono la causa
di base e possono includere i segni dell'iper-potassiemia (ipostenia, aritmie cardiache),
dell'uremia (anoressia, nausea, vomito, confusione, sonnolenza, spasmi muscolari,
convulsioni, prurito, brina uremica e respiro di Kussmaul) e dell'insufficienza
cardiaca (edemi, dilatazione delle vene giugulari, crepitii e dispnea)
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