Apnea, il paziente che russa di notte
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L'apnea, cessazione del respiro spontaneo, è talvolta transitoria
e autolimitantesi, come avviene durante il respiro di Cheyne-Stokes e di
Biot, in condizioni cliniche di coma. Per cui
spesso è un'emergenza potenzialmente letale, che richiede un trattamento immediato
per prevenire il decesso. Esistono, però, delle apnee notturne che si verificano
di frequente nei pazienti obesi che tendono a russare la notte e che vanno, appunto,
in contro ad episodi di apnea con blocco dei movimenti respiratori a cui segue un
respiro rumoroso inspiratorio violento. L'apnea è solitamente causata da uno o più
di sei meccanismi fisiopatologici, ciascuno dei quali ha numerose cause. Le sue
cause più frequenti sono l’obesità severa, le alterazioni del palato e
del velo palatino, le ostruzioni delle cavità nasali, i traumi,
l'arresto cardiaco, i disturbi neurologici, l'inalazione di corpi
estranei, il broncospasmo e l'abuso di droghe.
CAUSE DI APNEA
Paziente che russa:
il velo palatino ostruisce il passaggio dell'aria ed il paziente, per respirare
deve aprire la bocca
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OSTRUZIONE DELLA VIA AEREA
Ostruzione da parte della lingua o di un tumore
Asma
Broncospasmo
Bronchite cronica
Inalazione di corpi estranei « Emotorace o pneumotorace « Tappo di muco
Apnea ostruttiva del sonno
Ritenzione della secrezione
Rottura della trachea o di un bronco
ALTERAZIONI FUNZIONALI DEL TRONCO ENCEFALICO
Ascesso cerebrale
Lesioni del tronco encefalico
Tumore cerebrale
Apnea centrale del sonno
Emorragia cerebrale
Depressivi del sistema nervoso centrale
Infarto cerebrale
Encefalite
Trauma cranico
Aumento della pressione endocranica
Meningite
Infarto o emorragia pontina o midollare
Ernia transtentoriale
INSUFFICIENZA NEUROMUSCOLARE
Sclerosi laterale amiotrofica
Botulismo
Difterite
Sindrome di Guiliain-Barré
Miastenia grave
Paralisi del nervo frenico
Rottura del diaframma
Lesione midollare
MALATTIE PARENCHIMALI
Sindrome da insufficienza respiratoria dell'adulto
Polmonite diffusa
Enfisema
Semi-annegamento
Edema polmonare
Fibrosi polmonare
Ritenzione delle secrezioni
ALTERAZIONI DEL GRADIENTE PRESSORIO PLEURICO
Lembo costale mobile
Ferite aperte del torace
RIDUZIONE DELLA PERFUSIONE CAPILLARE POLMONARE
Arresto cardiaco
Aritmie
Infarto miocardico
Embolia polmonare
Ipertensione polmonare
Shock
TRATTAMENTO DELLE APNEE
Interventi urgenti
Se viene rilevata l'apnea, bisogna garantire e mantenere la pervietà della via aerea.
Il paziente va posto supino e si deve rendere pervia la sua via aerea con le manovre
del head-tilt o del chin-lift. Successivamente, guardare, ascoltare e sentire rapidamente,
alla ricerca del respiro spontaneo; se è assente, iniziare la ventilazione artificiale
finché non riprende o finché non si può iniziare la ventilazione meccanica. Poiché
l'apnea può essere causata da un arresto cardiaco (o può causarlo), è necessario
valutare il polso carotideo del paziente subito dopo aver assicurato la pervietà
del la via aerea. Oppure, se il paziente è un neonato o un bambino piccolo, valutare
al suo posto il polso brachiale. Se non si riesce a sentire nessun polso, iniziare
il massaggio cardiaco.
Anamnesi ed esame obiettivo
Quando le condizioni respiratorie e cardiache sono stabili, si deve indagare sulla
causa responsabile dell'apnea. Bisogna chiedere al paziente (o, se è impossibilitato
a rispondere, a chiunque fosse presente all'episodio) quando è insorta l'apnea e
quali eventi l'hanno immediatamente preceduta. La causa può essere facilmente evidente,
come nei traumi. Raccogliere l'anamnesi, annotando in particolare qualunque notizia
su cefalea, dolore toracico, ipostenia, mal di gola o dispnea. Raccogliere informazioni
su qualunque malattia respiratoria, cardiaca o neurologica, sulle allergie e sui
farmaci usati. Eseguire l'ispezione della testa, della faccia, del collo e del tronco,
alla ricerca di lesioni dei tessuti molli, di emorragie o deformità scheletriche.
Non si devono sottovalutare indizi evidenti, come la presenza di secrezioni orali
e nasali, che indicano la presenza di aria e di liquidi nella via aerea e negli
alveoli o di fuliggine in faccia e di vibrisse strinate, che suggeriscono una lesione
termica dell'albero tracheobronchiale. Auscultare tutti i lobi polmonari alla ricerca
di murmure vescicolare occasionale, soprattutto crepitii e ronchi, ed eseguire la
percussione dei campi polmonari alla ricerca di un'aumentata ottusità o di un'ipertimpanismo.
Andare, poi, ad auscultare il cuore, alla ricerca di soffi, rumori di sfregamento
pericardico e aritmie. Controllare la presenza dì cianosi, pallore, dilatazione
delle vene giugulari ed edema. Se appropriato, eseguire una valutazione urologica.
Valutare il livello di coscienza, l'orientamento e lo stato mentale; testare la
funzione dei nervi cranici e la funzione motoria, sensitiva e i riflessi in tutte
le estremità.
Cause mediche
Ostruzione delle vie respiratorie
L'occlusione o la compressione della trachea, delle vie aeree centrali o delle
piccole vie aeree può causare un'apnea improvvisa, bloccando il passaggio dell'aria
e determinando l'insuffìcienza respiratoria acuta.
Disfunzione del tronco encefalico
La disfunzione primaria o secondaria del tronco encefalico può causare apnea rendendo
il tronco encefalico impossibilitato a iniziare la respirazione. L'apnea può insorgere
all'improvviso (come nei traumi, nell'emorragia o nell'infarto) o gradualmente
(come nelle maialile degenerative o nei tumori). L'apnea può essere preceduta da
un ridotto livello di coscienza e da vari deficit motori e sensitivi.
Insufficienza neuromuscolare
I traumi o le malattie possono alterare i meccanismi della respirazione, causando
un'apnea improvvisa o graduale. I reperti associati possono includere paralisi diaframmatica
o dei muscoli intercostali causata da trauma, ipostenia o paralisi respiratoria
per malattia acuta o degenerativa.
Patologia parenchimale polmonare.
Un accumulo di liquido negli alveoli provoca apnea interferendo con lo scambio dei
gas respiratori e provocando insufficienza respiratoria acuta. L'apnea può insorgere
improvvisamente, come nell'annegamento e nell' edema polmonare acuto o gradualmente,
come nell'enfisema. L'apnea inoltre può essere preceduta da crepitii e da respirazione
laboriosa con l'impiego dei muscoli accessori.
Alterazione del gradiente pressorio pleurico.
La trasformazione della normale pressione pleurica negativa in pressione positiva
per traumi della parete toracica (come il lembo costale mobile) causa il collasso
del polmone, provocando insufficienza respiratoria e, se non curata, apnea. I segni
associati comprendono l'asimmetria della parete toracica e un respiro asimmetrico
o paradosso.
Riduzione della perfusione capillare polmonare
L'apnea può essere causata dall'ostruzione della circolazione polmonare, più spesso
dovuta a insufficienza cardiaca o a occlusione dei vasi. Si verifica improvvisamente
nell'arresto cardiaco, nella tromboembolia polmonare massiva e nella maggior parte
dei casi di shock grave. Al contrario, si verifica progressivamente nello shock
settico e nell'ipertensione polmonare. I reperti correlati comprendono ipotensione,
tachicardia ed edemi.
Altre cause
Farmaci.
L'ipoventilazione e l'apnea possono essere causate da sostanze che deprimono il
sistema nervoso centrale (SNC). Le benzodiazepine possono causare depressione respiratoria
e apnea, se somministrate per via endovenosa, insieme ad alni farmaci depressivi
del SNC, ai pazienti anziani o gravemente ammalati.
I bloccanti neuromuscolari, quali i farmaci curarosimili e gli inibitori dell'anticolineste-rasi
possono provocare un'apnea improvvisa per la paralisi dei muscoli respiratori.
Le apnee da sonno. Queste apnee ripetute si verificano durante il sonno per ostruzione
al passaggio dell'aria o per una disfunzione del tronco encefalico.
Controllare attentamente lo stato respiratorio e cardiaco del paziente apnoico per
prevenire ulteriori episodi di apnea.
Osservazioni pediatriche
I neonati prematuri sono particolarmente suscettibili agli episodi periodici di
apnea a causa dell'immaturità del SNC. Altre cause comuni di apnea nei neonati sono
la sepsi, l'emorragia intraventricolare e subaracnoidea, le convulsioni, la bronchiolite
e la sindrome della morte improvvisa del lattante. Nei bambini piccoli e in quelli
più grandi, la causa principale di apnea è l'ostruzione acuta della via aerea per
inalazione di corpi estranei. Altre cause comprendono l'epiglottite acuta, il crup,
l'asma e alcune patologie sistemiche come la distrofia muscolare e la fibrosi cistica.
Negli anziani, l'aumento della sensibilità agli analgesici, ai sedativi-ipnotici
o a tutte le combinazioni di queste sostanze può causare apnea, anche nell'ambito
di dosaggi normali. Insegnare al paziente le misure di sicurezza collegate all'inalazione
delle medicine. Incoraggiare l'addestramento alla rianimazione cardiopolmonare di
tutti gli adolescenti e gli adulti.
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