La costituzione del paziente

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L'abito morfologico di un individuo risulta da:
a) morfologia corporea
b) sviluppo dello scheletro (misurazione del corpo e rapporti tra i vari segmenti scheletrici)
c) masse muscolari
d) distribuzione del grasso sottocutaneo. Vengono in particolare utilizzati alcuni indici: in condizioni normali dopo la pubertà il rapporto tra il segmento superiore (pube-vertice) e quello inferiore (pube-pianta dei piedi) è di circa 0,92;

addome pendulo, paziente macrosplacnico, macrosomico

Paziente con addome pendulo, macrosplacnico, macrosomico, grasso sottocutaneo particolarmente rappresentato, diabetico.

paziente in stato cachettico

Paziente in stato cachettico, che ha vissuto da solo, per disturbo di personalità, (disturbo di evitamento sociale, distimico, caratteriale),  rifiuto dell'assistenza dei parenti e delle istutuzioni che lo portarono in A.O. per le cure; iposomico, massa muscolare notevolmente ridotta, iporessico, anemia macrocitica, mielodisplastica. Il paziente fu accudito, si stabili un piano nutrizionale di ripresa della massa muscolare e venne dimesso in condizioni ottimal dopo 20 giorni di cure intensive. 

L'altezza del soggetto è pari all'apertura delle braccia ed inoltre la circonferenza toracica è uguale alla metà della statura. Nella determinazione della costituzione individuale giocano notevole importanza fattori genotipici, familiari e razziali, attraverso soprattutto le ghiandole endocrine (in particolare preipofisi, tiroide, gonadi, corteccia surrenalica e pancreas insulare) e fattori fenotipici, attraverso l'alimentazione, lo stato di nutrizione, il clima e malattie organiche debilitanti. 

Nella prima combinazione o tipo astenico o longitipo microsplancnico o longilineo, prevalgono i diametri longitudinali su quelli trasversali: si tratta di soggetti magri, con statura superiore all'apertura delle braccia, arti inferiori prevalenti, collo lungo e sottile, torace lungo e stretto con ridotto diametro antero-posteriore, con costole oblique in avanti e con angolo subcostale acuto, circonferenza toracica minore della metà della statura, muscoli esili, cuore picco­lo, addome e bacino poco sviluppati, frequente enteroptosi. Sono individui tendenti alla simpaticotonia, predisposti alle sindromi dispeptiche ed alla patologia cronica respiratoria.

Nella seconda combinazione o normotipo normo-splancnico di Viola, le varie sezioni del corpo sono armonicamente sviluppate, la muscolatura è buona, l'angolo subcostale è retto. Nella terza combinazione o brachitipo megalo-splancnico di Viola o tipo picnico, i diametri trasversali predominano su quelli longitudinali; si tratta di individui di corporatura bassa, tarchiata, di aspetto florido, di colore acceso, tendenti all'obesità, con collo corto e tozzo, arti meno sviluppati del tronco, muscolatura abbastanza sviluppata, circonferenza toracica superiore alla metà della statura, angolo subco­stale ottuso ed addome voluminoso, specie nel tratto sopraombelicale. Sono soggetti tendenti alla vagotonia e predisposti alle malattie metaboliche, all'artritismo, all'ipertensione arteriosa ed all'aterosclerosi.

Statura del paziente

A parte l'abito costituzionale, desunto in base ai parametri sopra riportati, va tenuta anche presente la statura dell'individuo. Questi, pur appartenendo ad uno dei tre tipi costituzionali, può essere di statura normale, alta o bassa. Non è facile definire la normalità della statura: essa viene desunta dai rilievi statistici, potendo variare nei vari paesi, in rapporto oltre che a fattori genetici, al sesso ed a fattori ambientali, climatici e soprattutto alimentari. Pertanto, alla definizione dell'abito costituzionale va aggiunta quella relativa alla statura e si parlerà di soggetto normosomico, iposomico o ipersonico, a seconda che la statura sia normale o ridotta o in eccesso rispetto a quella media dello stesso gruppo etnico. È documentabile nell'ultimo secolo una accelerazione dell'accrescimento staturale nei paesi anglosas­soni e nell'America del Nord, con incremento globale di 10-15 cm. di altezza nell'età scolare e di 10 cm. nell'adolescenza e con anticipazione di oltre un biennio del menarca. somatotipo 1

Nella popolazione italiana, che è tanto eterogenea, la statura media nazionale dei coscritti alle più recenti rilevazioni risulta di m. 1,70; pur essendosi andato riducendo nel corso degli anni il distacco tra Nord e Sud, si nota ancora nei coscritti una sensibile differen­za della statura media a seconda della loro provenienza, con un vantaggio di circa 5 cm. per i gruppi etnici del Nord. Esiste una differenza nello sviluppo anche in rapporto al sesso; alcune tabelle tengono conto anche del peso corporeo in rapporto all'età ed al sesso. In rapporto alla sviluppo staturale, indipendente­mente dai parametri che tengono conto delle proporzioni tra sviluppo del torace e degli arti, di cui si è appena parlato, i soggetti si possono distinguere in normosomici se rientrano nei limiti staturali della norma, microsomici se sono al di sotto della norma e macrosomici se sono al di sopra. Alla definizione del soggetto in base alle varie combinazioni di Viola può venire così aggiunta quella relativa allo sviluppo staturale.

Pertanto, un normotipo, un brachitipo o un longitipo potranno essere normosomici, microsomici o macrosomici. La definizione del soggetto in base ai parametri finora considerati è bene che venga a sua volta completata dai dati rica­vati dal rapporto tra peso e statura (vedi appresso), venendosi cosi agevolmente a stabilire se egli è in normopeso, in sovrappesoo in sottopeso. Viene in tal modo a risultare una definizione del soggetto in esame che tiene conto sia del tipo costitu­zionale che della statura e del suo stato di nutrizione.

Difetti staturali

Si parlerà genericamente di ipoevolutismo somatico, allorché non si raggiunge il quadro limite del normale. Si distingue un ipoevolutismo staturale moderato se dopo la pubertà (cioè dopo la fase di transizione dall'infanzia alla maturità, caratterizzata da un intenso processo di accrescimento e di maturazione della componente fisica e psichica) la statura è compresa entro i 150 cm. ed un ipoevolutismo staturale grave o nanismo se la statura + al di sotto dei 130 cm per l'uomo e dei 125 per la donna. Si parla di infantilismo se dopo la pubertà persistono i caratteri somatici di tipo infantile e di infantilismo-nanismo quando in età pubere ed oltre, oltre al notevole ritardo della maturazione sessuale si associa un notevole ritardo della crescita corporea.

 

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