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Dispnea cronica, le cause

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Cause e valutazione della dispnea cronica

La dispnea cronica puo' essere definita come una sensazione di respirazione difficoltosa presente da piu' di un mese. La percezione della dispnea da parte del paziente varia in base a risposte comportamentali e fisiologiche. Una dispnea piu' intensa rispetto a quella attesa in base all'intensita' dello sforzo che il paziente sta compiendo deve essere considerata un sintomo di malattia. Nella maggior parte dei casi la dispnea e' attribuibile a:
- patologie come asma
- scompenso cardiaco
- infarto miocardico
- broncopneumopatie croniche ostruttive
- patologie polmonari interstiziali
- polmoniti
- disturbi di tipo psicogeno.

In circa un terzo dei pazienti l'eziologia della dispnea e' multifattoriale. Nel 66% dei pazienti con dispnea la presentazione clinica da sola risulta sufficiente per porre la diagnosi. La descrizione della sensazione di dispnea da parte del paziente puo' essere utile a scopo diagnostico; il medico deve tuttavia tenere in considerazione anche i sintomi associati ed i fattori di rischio, come fumo, esposizione a sostanze chimiche, assunzione di farmaci. Per la diagnosi possono essere utili anche i reperti dell'esame obiettivo, come distensione delle vene giugulari, diminuzione dei suoni polmonari, sibili respiratori, sfregamenti pleurici, ippocratismo digitale. Gli esami diagnostici iniziali devono comprendere elettrocardiogramma, spirometria, radiografia del torace, esame emocromocitometrico completo, esami ematochimici. La misurazione dei livelli di peptide natriuretico cerebrale puo' essere utile per escludere la presenza di uno scompenso cardiaco, mentre i livelli di D-dimero possono escludere la presenza di embolie polmonari.


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Esami di funzionalita' polmonare possono identificare un enfisema polmonare o pneumopatie interstiziali. Per l'identificazione di sospette cause polmonari di dispnea cronica l'esame di imaging piu' utile e' la tomografia computerizzata del torace. Per la diagnosi di ipertensione arteriosa polmonare o di alcune pneumopatie interstiziali possono essere necessari un cateterismo del cuore destro o una broncoscopia. La dispnea cronica puo' essere definita come una sensazione di respirazione difficoltosa presente da piu' di un mese. Secondo un documento di American Thoracic Society la dispnea rappresenta "un'esperienza soggettiva di difficolta' respiratoria, caratterizzata da sensazioni qualitativamente distinte e di intensita' variabile". Quando la dispnea e' piu' intensa rispetto a quella attesa per un determinato sforzo, essa deve essere considerata patologica ed un sintomo di malattia. I pazienti con dispnea cronica presentano segni vitali stabili, ma non necessariamente normali. In aggiunta all'anamnesi ed all'esame obiettivo, diversi test diagnostici possono essere utili per identificare il problema sottostante e pianificare un trattamento adeguato.

 

Considerazioni diagnostiche sulla dispnea

La respirazione viene controllata sulla base di informazioni raccolte da chemorecettori localizzati nel cervello e nel sistema vascolare, da meccanocettori della parete toracica e del diaframma, nonche' da recettori polmonari vagali. Vie nervose corticali consentono una valutazione cosciente dell'ambiente chimico e dello stato meccanico del polmone. Una dissociazione tra i comandi motori e la risposta meccanica del sistema respiratorio puo' causare una sensazione di difficolta' respiratoria. La sensazione di dispnea puo' derivare da fattori multipli, fisiologici ed ambientali, e puo' indurre risposte fisiologiche e comportamentali secondarie. Le descrizioni delle sensazioni da parte dei pazienti non sono in genere riferibili ad una diagnosi specifica. La dispnea psicogena puo' costituire una presentazione acuta, oppure puo' rappresentare un sintomo "di fondo" in un disturbo generalizzato d'ansia. La depressione e' stata associata ad un aumento delle esacerbazioni di broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO).

Cause di dispnea

La dispnea puo' riconoscere cause neurogene, respiratorie o cardiache, e puo' associarsi a condizioni come anemia, decondizionamento fisico, ansia.6 La diagnosi differenziale puo' essere affrontata in modi diversi. La Tabella riporta un approccio diagnostico differenziale basato sul sistema di organi responsabile della sintomatologia. Asma, scompenso cardiaco congestizio, infarto miocardico, BPCO, pneumopatie interstiziali, polmoniti, alterazioni psicogene sono responsabili all'incirca dell'85% dei casi di respirazione difficoltosa. Un ruolo predominante e' rivestito dalle patologie cardiache e polmonari. In circa un terzo dei pazienti l'eziologia e' multifattoriale. La causa eziologica della dispnea cronica viene in genere infine identificata; secondo uno studio la presentazione clinica da sola e' adeguata a porre una diagnosi nel 66% dei casi.

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