infiammatorio
attivo non sia più osservabile. Altre spiegazioni sono state pertanto ricercate.
Ogni tendinite può provocare diversi tipi di dolore. Il dolore può essere presente
senza che venga toccata la parte colpita, si può manifestare in seguito alla palpazione
diretta del tendine, può essere causato dalla contrazione muscolare contrastata
e dall'estensione passiva forzata del muscolo collegato. Il dolore deriva dall'infiammazione
della parte peritendinea: nella zona si verificano meccanismi biochimici intratendinei
che coinvolgono neurotrasmettitori e sostanze irritanti. I tendini che hanno una
guaina sinoviale, ad esempio quelli collegati a flessori ed estensori delle dita,
possono associare tendinite e tenosinovite.
Quindi al dolore della tendinite si
aggiungerà il sintomo tipico della tenosinovite, una sensazione come di scatto nell'articolazione,
dovuta alla difficoltà che il tendine incontra a scorrere nella guaina. Nelle cosiddette
tenoperiostiti, le tendinopatie che si verificano nell'inserzione tra tendine e
osso, il dolore, molto forte, si manifesta esattamente nel punto di giunzione, e
tende a cronicizzare. Casi lampanti sono l'epicondilite, la pubalgia e la tendinopatia
del rotuleo. La lacerazione, cioè la vera e propria rottura del tendine, che sia
di primo o secondo grado, ovvero parziale, o di terzo grado, ovvero completa, è
fortunatamente un evento raro.