L'incontinenza urinaria è una involontaria perdita delle urine, che determina un peggioramento della qualità della vita. Questa condizione medica è frequente e quasi sempre è il risultato di una sottostante condizione medica curabile, ma che viene spesso sottostimata dai medici
Locali: Infezione urinaria (sintomatica), vaginite,uretrite atrofica, fecaloma
Alterazioni meccanismi controllo: Delirio, stato confusionale, depressione,
psicosi
Sistemiche: Eccessiva diuresi (ad es., insufficienza cardiaca), intasamento
fecale, ipercalcemia, iperglicemia, diabete insipido, mobilità limitata
Farmaci: Psicofarmaci (benzodiazepine, fenotiazine, triciclici, antiparkinsoniani,
antistaminici, oppiacei), calcioantagonisti, antiemetici, antispastici, vincristina,
disopiramide, decongestionanti nasali, diuretici, alfabloccanti (donna), alfa agonisti
(uomo).
Nell'incontinenza transitoria la cura o l'eliminazione del fattore scatenante è solitamente sufficiente a far regredire il disturbo. Una volta escluse le cause di incontinenza urinaria transitoria è generalmente necessario effettuare una serie di indagini clinico strumentali, volte a stabilire l'esistenza di una incontinenza permanente e a precisarne i meccanismi. Nella ricostruzione clinico-anamnestica va innanzitutto ricercata la presenza di una malattia neurologica e se questa può essere esclusa con sufficiente certezza, vanno ricercate patologie locali (apparato genito-urinario) come le più probabili responsabili dell'incontinenza. La definizione dei meccanismi dell'incontinenza viene per lo più effettuata con i test urodinamici.
Iperattività del detrusore (rilevata ai test urodinamici): Neurogena, Non neurogena,
Sclerosi multipla, Cistite, Morbo di Parkinson Carcinoma vescicale Morbo di Alzheimer
Calcolo vescicale Ictus cerebri, Ostruzione/insufficienza uretrale;
Ipoattività del detrusore (rilevata ai test urodinamici)
Compressione discale, Ostruzione idiopatica, Plessopatia (frequente nella donna),
Neuropatia autonoma Insufficienza uretrale, Lesioni chirurgiche, Ipermobilità uretrale
(frequente nella donna), Lesioni del motoneurone, Insufficienza sfinterica
(trauma operatorio, diabete, atrofia)
Ostruzione uretrale
Lesione del midollo spinale Ingrossamento prostatico Carcinoma prostatico
Stenosi uretrale Cistoureterocele
1. Cause reversibili: queste andrebbero sempre rimosse. Nell'incontinenza
da antidepressivi, qualora non fosse possibile sospendere il trattamento si può
ricorrere a farmaci con minore azione anticolinergica (fluoxetina, trazodone, IMAO,
aloperidolo o benzodiazepine) o a trattamenti non farmacologici come la psicoterapia
o, nelle forme severe, al trattamento elettroconvulsivante.
2. Vescica iperattiva: è una sindrome disfunzionale del tratto urinario inferiore
caratterizzata da contrazioni involontarie del detrusore vescicale nella fase di
riempimento. I sintomi sono costituiti da urgenza con o senza incontinenza, associata
a frequenza e nicturia. Il paziente deve imparare a mingere durante il giorno ogni
1-2 ore. Una volta tornato continente può allungare l'intervallo delle minzioni
di 30 minuti per volta fino ad un intervallo di 4-5 ore. Spesso dopo tale correzione
i pazienti riacquisiscono la continenza notturna. Se il paziente non collabora,
deve essere stimolato dagli assistenti a mingere agli stessi intervalli.
Solifenacina
(Vesiker cpr 5 e 10 mg) Pos: 5-10 mg/die. Questo antagonista competitivo dei recettori
colinergici inibisce con elevata organo-selettività, i recettori muscarinici M3
della vescica riducendo la contrattilità del detrusore e favorendone il rilasciamento.
Indicazioni: trattamento sintomatico dell'incontinenza urinaria da urgenza. Trattamento
sintomatico dell'urgenza e dell'aumento della frequenza urinaria in pazienti con
vescica iperattiva.
Controindicazioni: ritenzione urinaria, patologie intestinali severe, glaucoma ad
angolo stretto, miastenia grave. Pazienti con alterazioni epatiche severe. Pazienti
con alterazioni epatiche moderate o con insufficienza renale avanzata (CrCl < 30
mL/min), associate a potenti inibitori del CYP3A4 (es. ketoco-nazolo). Pazienti
in dialisi. Ipersensibilità al prodotto o ai suoi eccipienti. Intolleranza ereditaria
al lattosio, malassorbimento glucosio-galattosio. Gravidanza, allattamento; oppure
trospio (Urivesc cpr riv 20 mg e cps ril prol 60 mg). Pos: 1 cpr 20 mg x
2 per os oppure 1 cps 60 mg.
oppure
tolterodina (Detrusitol cpr 1 e 2 mg). Pos: 2 mg due volte al giorno. Nei
pazienti con alterazioni della funzione epatica o renale la dose deve essere dimezzata.
Controindicazioni: ritenzione urinaria. Glaucoma ad angolo stretto non controllato.
Miastenia grave. Colite ulcerosa grave. Megacolon tossico; Effetti collaterali:
delirio, secchezza delle fauci, ritenzione urinaria; oppure
fesoterodina (Toviaz cpr 4 e 8 mg). Pos: iniziare con 4 mg /die incrementan
do eventualmente a 8 mg. Effetti collaterali: delirio, secchezza delle fauci, ritenzione
urinaria; oppure
ossibutinina (Ditropan cpr 5 mg). Pos: una cpr 2-3 volte/die. Inizio di azione
rapido. Va usata alle minori dosi efficaci; Effetti collaterali: delirio, secchezza
delle fauci, ritenzione urinaria; oppure
imipramina (Tofranil cpr 25 mg). Pos: 25-75 mg al prima di addormentarsi;
Per i dati di farmacologia clinica vedi alla voce Depressione;
oppure
amitriptilina (Laroxyl cpr 25 mg). Pos: 25-75 mg al prima di addormentarsi;
oppure
calcioantagonisti alle dosi usate per il trattamento dell'angina.
Se tali misure falliscono si può ricorrere ad un sistema di raccolta esterna delle
urine.
3. Stress incontinence: seconda più frequente causa di incontinenza nella
don na che si manifesta tipicamente con la tosse, il riso o con i movimenti di sollevamento.
Il trattamento chirurgico è efficace in circa l'85% dei casi. Nelle donne che rifiutino
l'intervento possono essere utili esercizi della muscolatu ra pelvica. Talvolta
può essere utile l'aggiunta di piccole quantità di estrogeni naturali (Premarin
0,3 mg). Pos 1 cpr/die.
Altre volte si dimostra efficace l'applicazione di un pessario.
4. Ostruzione uretrale: il trattamento chirurgico rappresenta il mezzo più
effica ce per rimuovere un'ostruzione delle basse vie che, nella maggioranza dei
casi, è dovuta a iperplasia prostatica benigna (vedi trattamento alla relativa voce).
5. Ipoattività detrusoriale: in condizioni di vescica scarsamente contrattile
il paziente deve apprendere le tecniche per favorire lo svuotamento vescicale (es.
aumentata pressione sovrapubica). Nel caso di vescica del tutto priva di contrattilità
si deve spesso ricorrere alle cateterizzazioni intermittenti. I trattamenti antibiotici
devono essere effettuati solo in caso di infezione sintomatica o nella profilassi
delle infezioni ricorrenti.