Il caso clinico reale.
Un paziente di 55 anni si presenta alla nostra osservazione in condizioni cliniche defedate. è molto dimagrito, perchè non riesce ad alimentarsi per disfagia, respira affannosamente. Lo visitiamo: all'auscultazione del torace si apprezzano rantoli basali a sinistra, maggiori a destra; il peso è di 40 kg, l'altezza di 1,53; il tessuto adiposo per nulla rappresentato, il torace lascia intravedere l'apparato osseo costale. Il BMI è 17. Chiediamo una lastra del torace che ci confermerà una broncopolmonite ad ingestis, individuata come area di addensamento. Inoltre il BMI di 17 ci indirizza verso condizioni di grave cachessia.
Il paziente non è in grado di svolgere piu' la sua attività lavorativa privata, per quanto sedentaria possa essere. Una volta superata la broncopolmonite, esegue una EGDS che evidenzia una condizione di stenosi esofagea conseguenza forse di una brutta esofagite da reflusso ma con il senno di poi, su base funzionale per esiti di un tumore laringeo che era stato trattato ed irradiato. Purtroppo diamo uno sguardo alle tabelle e sconsigliano al signore di richiedere una invalidità civile perchè in questa fase, a meno che le condizioni di disfagia peggiorino, il grado di invalidità che raggiungerebbe sarebbe del 40%, considerando una stenosi esofagea in classe funzionale 3.
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E vediamo perchè nelle tabelle appresso riportate. Tuttavia, poichè la lesioni polmonare, nonostante le cure permane, il paziente finisce in Chirurgia Toracica dove esegue indagini del caso, fra cui TC torace,biopsie ed una PET, falsamente positiva per lesioni ripetitive. In verità con senno di poi l'addensamento destro del polmone viene confermato come "lesione polmonare correlabile a polmonite ab ingestis". Poichè la disfagia peggiora, il paziente finisce per alimentarsi sempre peggio e viene confezionata alla fine una PEG. A questo punto, avviata una pratica di invalidità civile, la lesione dell'esofago passa in classe funzionale 6 e con la valutazione del quadro respiratorio assimilabile a broncopneumopatia cronica, applicando il metodo riduzionistico del calcolo (cfr anche tabelle invalidità), raggiungiamo il 100% di invalidità civile...
Ricordiamoci che per la valutazione della patologia gastro-enterica è
indispensabile considerare il deterioramento delle
condizioni di nutrizione cosi' come espresse dall'indice di massa corporea (BMI).
I CLASSE BMI >18,5
II CLASSE 17,5<BMI<18,5
III CLASSE 16<BMI<17,5
IV CLASSE BMI < 16
750.30 ATRESIA ESOFAGEA OPERATA CON LIEVE STENOSI RESIDUA DOCUMENTATA (I CLASSE
BMI>18,5) 21- 30%
530.30 cl. 1 STENOSI ESOFAGEE DI LIEVE ENTITà CON DISFAGIA PER CIBI SOLIDI E DOLORE
TORACICO INTERMITTENTE (I CLASSE BMI>18,5):11- 20%
530.30 cl. 2 STENOSI ESOFAGEE DI MEDIA ENTITà CON DISFAGIA PER CIBI SOLIDI E DOLORE
TORACICO INTERMITTENTE (II CLASSE BMI 18,5-17,5): 31 -40%
530.30 cl. 3 STENOSI ESOFAGEA O ACALASIA CON DISFAGIA COSTANTE PER SOLIDI E SEMILIQUIDI
OVVIABILE SOLO CON MANOVRE POSTURALI (III CLASSE BMI 17,5-16) 41- 60%
530.30 cl. 4 STENOSI ESOFAGEA CON DISFAGIA COMPLETA E ALIMENTAZIONE SOLO
LIQUIDA; NECESSITà DI DILATAZIONI FREQUENTI (III CLASSE BMI 17,5-16) 61- 70%
530.30 cl. 5 STENOSI ESOFAGEA CON DISFAGIA COSTANTE ALIMENTAZIONE SOLO LIQUIDA;
NECESSITà DI DILATAZIONI FREQUENTI (IV CLASSE BMI < 16) 71- 80%
530.30 cl. 6 STENOSI ESOFAGEA CON OSTRUZIONE SERRATA CHE RICHIEDE UNA
GASTRO/ENTERO-STOMIA (PEG) (CLASSE V) 100%
530.11 cl. 1 ESOFAGITE DA REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO IN ERNIA JATALE 10%
530.11 cl.2 ESOFAGO DI BARRETT IN BASE ALL'ESTENSIONE E ALL'ISTOLOGIA 11- 20%
574.00 CALCOLOSI BILIARE/ESITI COLECISTECTOMIA SENZA COMPROMISSIONE DELLO STATO
GENERALE 10%
579.00 cl- 1 CELIACHIA IN DIETA GLUTINO-PRIVA (Gluten-Free-Diet) 10%
579.00 cl. 2 CELIACHIA REFRATTARIA ALLA DIETA GLUTINO-PRIVA (Gluten-Free-Diet) III
CLASSE BMI 17,5-16 41- 50%
558.90 cl. 1 SINDROME DA MALASSORBIMENTO ENTEROGENO DA PATOLOGIA PANCREATICA O INTESTINALE
STENOTICA E/O INFIAMMATORIA E/O DA RESEZIONE (I CLASSE BMI>18,5) 11- 20%
558.90 cl. 2 SINDROME DA MALASSORBIMENTO ENTEROGENO DA PATOLOGIA PANCREATICA
O INTESTINALE STENOTICA E/O INFIAMMATORIA E/O DA RESEZIONE (II CLASSE BMI 18,5-17,5)
21- 40%
558.90 cl. 3 SINDROME DA MALASSORBIMENTO ENTEROGENO DA PATOLOGIA PANCREATICA
O INTESTINALE STENOTICA E/O INFIAMMATORIA E/O DA RESEZIONE (III CLASSE BMI 17,5-16)
41 -60%
558.90 cl. 4 SINDROME DA MALASSORBIMENTO ENTEROGENO DA PATOLOGIA PANCREATICA
O INTESTINALE STENOTICA E/O INFIAMMATORIA E/O DA RESEZIONE (IV CLASSE BMI < 16)
61- 80%
558.90 cl.1 MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (MICI) (I CLASSE BMI>18,5
in controllo terapeutico e non complicate) 21- 40%
558.90 cl. 2 MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (MICI) (II CLASSE BMI 18,5-17,5
e complicate da fistolizzazioni cutanee o entero-enteriche) 41- 60%
558.90 cl. 3 MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (MICI) (III CLASSE BMI
17,5- 16 e complicate da fistolizzazioni entero-vescicali e/o entero-vaginali o
stenosi con episodi subocclusivi o manifestazioni sistemiche importanti, quali artriti
e colangite sclerosante) 61- 80%
558.90 cl.4 MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (MICI) (IV CLASSE BMI<16,
complicate e resistenti alla terapia) 81- 100%
996.89 cl. 1 TRAPIANTO DI INTESTINO NON COMPLICATO 60%
996.89 cl.2 TRAPIANTO DI INTESTINO COMPLICATO: LE COMPLICANZE VANNO VALUTATE COME
DESCRITTO NEI RELATIVI CAPITOLI. LA PERCENTUALE OTTENUTA VA CONSIDERATA IN CONCORRENZA
CON LA VALUTAZIONE DI BASE DEL TRAPIANTO DI INTESTINO (classe 1) 61 -100%
569.10 cl.1 PROCIDENZA O PROLASSO DEL RETTO 10%
569.60 ANO PRETERNATURALE ILIACO A SECONDA DELLE COMPLICANZE INFIAMMATORIE 41- 60%
565.10 FISTOLA ANO-RETTALE 10%
787.60 INCONTINENZA SFINTERE ANALE 50%
553.00 ERNIA INGUINALE, CRURALE, EPIGASTRICA, OMBELICALE, IPOGASTRICA NON COMPLICATA
10%
553.20 cl.1 LAPAROCELE < 10 X 10 CM 10%
553.20 cl. 2 LAPAROCELE > 10 X 10 CM 11 -20%