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Le parasonnie

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Con questo termine comprendiamo gli episodi parossistici morfeici non epilettici (molto frequenti nell'infanzia). Le Parasonnie, che si caratterizzano per la presenza di comportamenti anomali o da eventi fisiopatologici che si verificano durante il sonno, in particolari stadi del sonno o nei passaggi sonno-veglia:

a) Il sonnambulismo e' un disturbo molto frequente nei bambini, drammatico, con potenziale (ma rara) pericolosita'. Di solito compare nella prima parte della notte: il soggetto compie qualche passo nella propria camera e nei luoghi vicini, con qualche automatismo non coordinato. Il risveglio e' possibile con stimoli forti; non vi e' ricordo dell'episodio.

b) L'enuresi notturna e' il piu' frequente disturbo del sonno nell'infanzia (prevale nei maschi). L'episodio enuretico, che non provoca risveglio, e' preceduto e accompagnato da contrazioni vescicali particolarmente numerose ed intense. L'enuresi idiopatica e' da contrapporre all'enuresi secondaria a lesioni organiche, in ispecie spina bifida.

c) Pavor nocturnus (terrore notturno). Frequentemente, durante il sonno profondo, il bambino si raddrizza sul letto, talora alzandosi e dibattendosi, con aspetto di angoscia o di terrore. Vi e' amnesia dell'episodio. I tre principali episodi parossistici su riferiti sono strettamente correlati con lo stadio 4 (delta) del sonno lento, cioe' insorgono di solito durante una fase di sonno lento molto profondo e si accompagnano a segni EEG e comportamentali di risveglio parziale. Sono quindi disturbi del sonno in senso lato, nulla hanno a che fare con l'epilessia, sono disordini funzionali e non organici, tendono a scomparire con l'eta', sono molte volte controllati (in ispecie l'enuresi) dal trattamento con imipramina (Tofranil).

d) L'incubo e' un tipo di sogno che si presenta in modo angosciante e a volte e' accompagnato da una sensazione di oppressione al petto e/o da difficolta' respiratorie. e' a tutti gli effetti un disturbo del sonno ed e' considerato una parasomnia relativa al sonno REM. Gli incubi si mostrano con rapidi movimenti oculari (REM significa, appunto, Rapid Eye Movement), senza altri movimenti del soggetto. Eventuali movimenti involontari del corpo possono svegliare il dormiente, interrompendo cosi' la sensazione di paura insita negli incubi. L'individuo svegliatosi da incubo tende a non riaddormentarsi, temendo, piu' o meno inconsciamente, di rivivere la brutta esperienza. Gli incubi sono piu' frequenti tra i 4 e i 12 anni di eta', tendendo poi a diminuire con l'eta'.

Fenomeni episodici notturni morfeici non epilettici

e) la jactatio capitis notturna. Proprio del bambino piccolo, il fenomeno e' costituito da violenti movimenti ritmici del capo che compaiono nella fase dell'addormentamento.
f) Il sonniloquio.

Il fenomeno consiste nel parlare durante il sonno, a bassa voce, con frasi logiche, con contenuto correlato ad avvenimenti recenti; compare in genere nel sonno lento.

g) Il bruxismo. Con questo termine (dal greco) si intende il digrignare i denti con forza (per contrazioni ritmiche dei muscoli masticatori). Questo fenomeno inabituale del sonno e' presente nel 5-10% dei soggetti normali e si accompagna a segni di alleggerimento del sonno.
h) La sindrome delle gambe senza riposo ("restless legs" di Ekbom, 1945). Soggetti adulti o anziani possono presentare all'inizio del sonno parestesie e mioclonie degli arti inferiori con conseguente agitazione degli arti stessi che vengono sfregati fra di loro, o comunque mossi, allo scopo di attenuare il fastidioso o doloroso disturbo sensitivo. Possono comparire negli arti anche scosse miocloniche involontarie. Questo disturbo e' causa di insonnia anche grave, con quantita' di sonno ridotta e diminuzione qualitativa del sonno profondo. L'eziologia di questa forma e' sconosciuta (alterazione spinale o sopra-spinale del sistema tono-regolatore dei muscoli?). Buoni risultati si ottengono con le benzodiazepine. Manifestazioni parossistiche legate al sonno, ma presenti in quasi tutti i soggetti e percio' fisiologiche, sono i soprassalti dell'addormentamento (che possono o no portare al risveglio) e le mioclonie ipniche fisiologiche (contrazioni aritmiche muscolari, soprattutto della mano e del viso). Le clonie e i soprassalti sono fenomeni ipnici abituali.-

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