Questa spiacevole sensazione di prurito colpisce la cute, alcune mucose e gli occhi, spesso provocando la necessità di grattarsi nel tentativo di trovare sollievo. Più intenso di notte, il prurito può essere esacerbato da aumento della temperatura cutanea, scarso turgore della pelle, vasodilatazione locale, dermatosi e stress. Rappresenta il sintomo più comune di alcune malattie dermatologiche, ma può anche dipendere da malattie locali e sistemiche e dall'uso di farmaci. Un prurito fisiologico può verificarsi nelle primipare tardive al terzo Bimestre, sotto forma di papule orticarioidi pruriginose e placche gravidiche. Il prurito può altresì essere causato da un fattore emotivo o dal contatto con irritanti della cute.
- Evitare di grattare o sfregare le aree pruriginose. Tenere le unghie corte per
evitare danni alla cute causati da eventuali grattamenti inconsci.
- Indossare biancheria fresca, chiara e ampia. Evitare di indossare tessuti ruvidi,
soprattutto lana, sulle superfici pruriginose.
- Fare bagni tiepidi, usando poco sapone e risciacquando accuratamente, meglio se
un bagno lenitivo della cute alla farina d'avena o mais per cambiare (es. aveeno).
- Applicare una lozione emolliente dopo il bagno per ammorbidire e rinfrescare la
cute.
- Applicare compresse fredde sulle superfici pruriginose.
- Usare unguenti topici e assuma i (armaci prescritti come indicato.
- Evitare l'esposizione prolungata a calore e umidità eccessivi. Per il massimo
benessere, mantenere la temperatura ambiente a 20-21,1 gradi C con un'umidità del 30-40%.
Il medico, di fronte ad un paziente con prurito, valuta l'inizio, la frequenza e l'intensità del sintomo, se esso si manifesta di notte, se il paziente si risveglia a causa Valuta, ancora, se il prurito e' correlato a dermatosi, se e' localizzato o generalizzato, se e' intenso, se e' coorelato con le normali attività (esercizio fisico, fare il bagno, uso di cosmetici o di profumi). Altro aspetto interessante e' capire se il paziente impiega saponi aggressivi, allergizzanti, se presenta allergia da contatto, se impiega acqua eccessivamente calda, se e' diabetico. Inoltre, per ragioni di lavoro, e' esposto ad irritanti della cute noti, quali isolanti in fibre di vetro o chimici, oppure quali farmaci assume (farmaci nuovi sono sospetti). Ha viaggiato all'estero di recente, possiede animali domestici, e' sotto sforzo, stress, paura, depressione o malattie peggiorano il prurito. Occorre, quindi, esaminare il paziente per eventuali segni di grattamento, come escoriazioni, porpora, croste, cicatrici o lichenificazione. Ricercare la lesione primaria per confermare una dermatosi.
- Anemia (carenza di ferro). Questa patologia provoca talvolta prurito. Inizialmente asintomatica, l'anemia può in seguito causare dispnea da sforzo, astenia, svogliatezza, pallore, irritabilità, cefalea, tachicardia, ipotonia muscolare e, talora, soffi. L'anemia cronica provoca unghie a cucchiaio e fragili, screpolature agli angoli della bocca, lingua liscia e disfagia.
- Congiuntivite. Tutte le forme di congiuntivite causano prurito, bruciore e dolori nonche' fotofobia, iniezione congiuntivale, sensazione di corpo estraneo, lacrimazione eccessiva e un senso di tensione intorno all'occhio. La congiuntivite allergica può anche causare eritema lattescente e una secrezione filamentosa. La congiuntivite batterica causa tipicamente arrossamento brillante e secrezione vischiosa e mucopurulenta, che può far incollare le palpebre. La congiuntivite micotica provoca una secrezione spessa, purulenta che incrosta e rende appiccicose le palpebre. La congiuntivite virale può causare abbondante lacrimazione con scarsa secrezione e ingrossamento dei linfonodi preauricolari.
- Dermatite. Diversi tipi di dermatite possono determinare prurito accompagnato da lesioni cutanee. La dermatite atopica inizia con prurito intenso, grave e un'eruzione eritematosa sulla cute secca nei punti di flessione (fossa antecubitale, zona poplitea e collo). Durante un attacco, il grattamento può produrre edema, desquamazione e papule. Nella dermatite atopica cronica, le lesioni possono progredire fino a generare una cute secca, squamosa, con dermografismo bianco, pallore e lichenificazione. Irritanti lievi e allergie possono causare dermatiti da contatto, con piccole vescicole pruriginose circondate da arrossamento che possono trasudare o desquamare. Una grave reazione può produrre un grave edema localizzato. La dermatite erpetiforme, più frequente negli uomini tra i 20 e i 50 anni, causa inizia tra i 20 ed i 50 anni, forma lesioni distribuite simmetricamente su natiche, dorso, gomiti e ginocchia. Si formano, talvolta, anche su collo, viso e cuoio capelluto. Queste lesioni sono eritematose e papulari, bollose o pustolose.
- Enterobiasi. Conosciuta anche come ossiuriasi, questa malattia intestinale
benigna e' causata da infezione da Enterobius vermicularis. I vermi adulti vivono
nell'intestino, mentre quelli di sesso femminile migrano nella regione perianale
per depositare le uova, causando intenso prurito perianale.
- Emorroidi. Nei pazienti con emorroidi, può comparire dolore rettale con
stipsi e prurito anale. Le emorroidi esterne possono essere osservate all'esterno
dello sfintere anale; le emorroidi interne sono meno evidenti e meno dolorose, ma
causano più facilmente sanguinamento rettale.
- Malattia epatobiliare. Importante indizio diagnostico nelle malattie del
fegato e della colecisti, il prurito e' spesso accompagnato da ittero e può essere
generalizzato o localizzato a palmi delle mani e piante dei piedi. Altre caratteristiche
possono includere dolore nel quadrante superiore destro, feci cretacee, brividi
e febbre, flatulenza, distensione e gonfiore, bruciore epigastrico e rigurgito amaro.
In seguito, le malattie epatiche possono provocare alterazioni mentali, ascite,
tendenza emorragica, angiomi stellari, eritema palmare, secchezza della cute, fetor
hepaticus, ingrossamento delle vene addominali superficiali, ginecomastia, atrofia
testicolare o irregolarità mestruali ed epatomegalia.
- Herpes zoster. Entro 2-4 giorni di febbre e di malessere, si manifestano
su tronco o braccia e gambe, con distribuzione dermatomerica, prurito, parestesie
o iperestesie, nonche' un intenso, profondo dolore a causa dell'interessamento delle
terminazioni nervose cutanee. A 2 settimane dai segni iniziali, sulle aree dolorose
compaiono eruzioni cutanee rosse nodulari che diventano poi vescicolari. Dopo circa
10 giorni, le vescicole si rompono formando croste.
- Malattia di Hodgkin. Questa malattia, più comune nei giovani adulti, provoca
inizialmente un lieve prurito nelle parti inferiori ot. corpo. Con il progredire
della malattia, il prurito può divenire grave e non rispondere alla cura Segni precoci
aspecifici sono febbre persistere (talvolta, febbre ciclica e brividi), sudorazione
notturna, astenia, calo ponderale, malessere ; tumefazione non dolente dei linfonodi
cervici. Altri linfonodi possono rapidamente aumentar di volume e causare dolore,
oppure ingrandirsi lentamente senza essere dolenti. Segni tardivi possono includere
tumefazioni linfonodo retroperitoneali, epatomegalia, splenomegalia, dispnea, disfagia,
tosse secca, iperpigmentazione, ittero e pallore.
- Leucemia (linfocitica cronica). Il prurito e' di raro riscontro in questa
malattia. I segni più caratteristici comprendono astenia, malessere, linfoadenopatia
generalizzata, febbre ed epatomegalia, splenomegalia, calo ponderale, pallore, emorragia
e palpitazioni.
- Lichen planus. Questa rara malattia della pelle può causare prurito moderato
o fora che si aggrava con lo stress. Lesioni orali caratteristiche (papule bianche
o grigie, vellutate, reticolate, filiformi) si sviluppano sulla mucosa buccale e
possono causare dolore Papule viola con linee o macchie bianche s sviluppano più
tardi, spesso sui genitali, nella parte inferiore della schiena, sulle caviglie, sulle tibie. Possono essere presenti anche formazione
sulle unghie e alopecia
atrofica.
- Lichen simplex cronico. Un grattamento ed uno sfregamento persistenti causano
prurito localizzato e una macchia circoscritta desquamante a margini netti. In seguito,
la cute a i ispessisce e forma papule.
- Mastocitosi. In questa patologia compaiono macule di colore marrone-rossastro,
papule meno comunemente, noduli o placche. Ai segni e sintomi possono includere
arrossamento, tachicardia, ipotensione e nausea.
- Mieloma multiplo. Raramente, questa patologia provoca prurito. Altri segni
comprendono forte e costante dolore alla schiena che aumenta con lo sforzo, dolenzia
generalizza tumefazione articolare e dolorabilità, febbre malessere generale, lieve
neuropatia periferica e porpora.
- Micosi fungoide. Il prurito può precedere di 10 anni altri sintomi
di questa malattia neoplastica. Può persistere, nella prima fase, o stadio premicotico,
insieme a lesioni eritematose.
- Miringite (cronica). Questa patologia provoca prurito nell'orecchio (cfr
otorrea) affetto, insieme a secrezione purulenta e graduale
perdita dell'udito.
- Pediculosi (pidocchi). Sintomo predominante, il prurito compare nella zona
di infestazione. La pediculosis capitis (pidocchi del capo) può anche causare escoriazioni
da grattamento del cuoio capelluto, nonche' capelli aggrovigliati, maleodoranti e
opachi, linfoadenopatia occipitale e cervicale e lendini ovali, grigio-bianchi,
lungo i capelli. La pediculosis corporis (pidocchi del corpo) provoca inizialmente
piccole papule rosse (in genere su spalle, tronco o glutei), che divengono orticarioidi
a causa del grattamento. In seguito, si possono sviluppare eruzioni o pomfi. Non
curata, la pediculosis corporis provoca cute secca, discromica, fittamente incrostata,
squamosa con infezioni batteriche e cicatrici. Nei casi gravi, causa cefalea, febbre
e malessere.
Con la pediculosis pubis (pidocchi del pube), lo sfregamento provoca in genere irritazione
della cute. Possono comparire lendini o pidocchi adulti e papule eritematose, pruriginose
nella peluria pubica o nei peli attorno all'ano, sull'addome o sulle cosce.
- Pitiriasi rosea. Questa patologia provoca generalmente prurito lieve o
forte che e' peggiorato da un bagno o da una doccia calda. Esordisce, in genere,
con una chiazza araldica eritematosa, lesione lievemente rialzata, ovale, di circa
2-6 cm di diametro. Dopo alcuni giorni o settimane, chiazze squamose di color giallo-bruno
o eritematose erompono sul tronco e alle estremità e persistono per 2-6 settimane.
Talvolta, queste chiazze sono maculari, vescicolari o orticarioidi.
- Policitemia vera. Questa patologia ematologica può causare prurito generalizzato
o localizzato a testa, collo, viso ed estremità. Il prurito e' aggravato, in genere,
da un bagno o una doccia caldi e può durare da pochi minuti a un'ora. La mucosa
orale del paziente può essere di colore rosso-violaceo scuro, specialmente sulle
gengive e sulla lingua. Le gengive congeste trasudano sangue anche per traumi lievi.
Reperti associati comprendono cefalea, vertigini, astenia, dispnea, parestesie,
disturbi mentali, tinnito, visione offuscata o sdoppiata, scotoma, ipotensione,
claudicatio intermittens, orticaria, cianosi rubizza ed ecchimosi.
- Psoriasi. Prurito e dolore sono comuni nella psoriasi. Questa malattia
della cute inizia generalmente con piccole papule eritematose che si ingrandiscono
o si uniscono per formare placche rosse rilevate, con squame argentee su cuoio capelluto,
torace, gomiti, ginocchia, schiena, natiche e genitali. Possono comparire unghie
a ditale.
- Prurito psicogeno. Il prurito localizzato o generalizzato compare senza
sintomi di malattia dermatologica o sistemica. Sono evidenti ansia o labilità emotiva.
Insufficienza renale (cronica). In questa malattia, il prurito può comparire gradualmente
o improvvisamente. Può essere accompagnato da alito ammoniemico, oliguria o anuria,
apatia, astenia, irritabilità, ridotta acuità mentale, convulsioni, contrazioni
muscolari involontarie, crampi muscolari, neuropatie periferiche e coma. L'insufficienza
renale può anche provocare vari effetti gastrointestinali, quali anoressia, stipsi o diarrea, nausea
e vomito.
- Scabbia. Di solito, la scabbia causa un prurito localizzato che
fa svegliare il paziente. Può diventare generalizzato e persistere fino a 2
settimane dopo la cura. Lesioni lineari lunghe diversi millimetri compaiono
insieme a un nodulo rigonfio o a una papula rossa. Negli uomini, lesioni
crostose si possono formare sul glande, sul pene e sullo scroto. Nelle donne, si
possono avere lesioni su polsi, gomiti, ascelle, vita e capezzoli. Sono
frequenti le escoriazioni da grattamento. - Tireotossicosi. Prurito generalizzato
può precedere o accompagnare i segni
caratteristici di questa patologia: tachicardia, palpitazioni, calo ponderale nonostante
l'aumentato appetito, diarrea, tremori, tiroide ingrossata, dispnea, nervosismo,
sudorazione, intolleranza al caldo e, talora, esoftalmo.
- Tinea pedis. Questa infezione fungina provoca un intenso prurito al piede,
dolore durante la deambulazione, squame e vescicole tra le dita e un'infiammazione
secca, squamosa su tutta la pianta del piede.
- Orticaria. La formazione di pomfi biancastri o eritematosi transitori sulla
cute e sulle mucose provoca prurito grave e fitte. Generalmente, una sensazione
di pizzichio precede l'eruzione dei pomfi, che possono interessare qualunque parte
del corpo e variare da una punta di spillo fino a tutto un palmo o oltre.
- Vaginite. Questa patologia causa spesso prurito localizzato e perdite vaginali
maleodoranti, purulente, bianche o grigie simili a coaguli. Possono essere presenti
dolore perineale e disuria.
Altre cause
L'ingestione della polpa dei frutti dell'albero di Ginkgo può causare una rapida
formazione di vescicole, che provoca un forte prurito.
- Morsi di cimice. Generalmente, i morsi della cimice provocano prurito e
bruciore su caviglie e parte inferiore delle gambe, insieme a grappoli di macchie
purpuree.
- Ipersensibilità ai farmaci. Quando e' lieve e localizzata, una reazione
allergica a farmaci come la penicillina e i sulfamidici può determinare prurito,
eritema, eruzione orticarioide