(Malattia a trasmissione sessuale con obbligo di notifica)
La gonorrea o blenorragia è una malattia a trasmissione sessuale. è volgarmente nominata "scolo". I termini derivano dal greco, il primo da "gonos" (seme) e "reo" (scorro), il secondo da "blenos" (muco) e "ragoo" (erompo), e si riferiscono al principale sintomo, ovvero le perdite uretrali. I due termini, che nella pratica medica sono sinonimi, coprono anche tutta una serie di manifestazioni extrauretrali: difatti l'infezione può riguardare anche la cervice uterina, il retto, la faringe, e per diffusione ematogena le articolazioni (artrite gonococcica), il fegato (epatite) e il miocardio (miocardite).
è la malattia batterica a trasmissione sessuale più frequente, con numerosi casi non segnalati.
E' la Neissera gonorrhoeae (= gonococco), un diplococco gram-negativo,
spesso localizzato nei leucociti; in tutto il mondo si osserva un aumento dei ceppi
di gonococco produttori di penicillinasi. Nel 1995 l'incidenza era di 150 persone
infette ogni 100.000, soprattutto in persone che hanno avuto molteplici partner.
Nelle donne infette, inoltre, tale morbo è spesso accompagnato da altri simili.
Si è stimato che ogni anno ci siano più di 700.000 nuovi casi solo negli USA, e
si stima che tali casi siano solo la metà di quelli dichiarati. La mancanza di preservativi
nei paesi non industrializzati aumenta il rischio e di conseguenza anche il numero
di casi accertati della malattia. Recenti studi effettuati in Canada hanno dimostrato
che la gonorrea trova la più alta incidenza in giovani donne intorno alla seconda
decade di età (20 anni)
Per via sessuale: genitale, rettale, faringea.
Incubazione
2-8 giorni.
Clinica
Circa il 25% degli uomini infetti e il 50% delle donne infette è portatore asintomatico
del germe, e rappresenta la fonte sconosciuta d'infezione
-nella donna: uretrite, cervicite, evtl. con secreto mucopurulento, bartolinite
-nell'uomo: uretrite acuta con prurito o bruciore alla minzione e secreto purulento;
proctite in caso di infezione rettale.
Complicanze
-nell'uomo: prostatite, epididimite
-in entrambi i sessi: sterilità, artrite reattiva (spesso monoartrite del ginocchio),
sepsi gonococcica ed endocardite
-nel neonato: congiuntivite purulenta, la cui terapia prevede antibiotici per via sistemica
(la sola terapia oculare locale non è sufficiente)
Diagnosi differenziale
Uretrite non gonoccica: solitamente da clamidie o da Ureaplasma urealyticum.
-dimostrazione del gonococco mediante indagine microscopica ed esame colturale
di materiale fresco ottenuto da tampone uretrale o cervicale. Il campione va inviato
al laboratorio su terreni di trasporto specifici
-dimostrazione di antigeni gonococcici.
Sono disponibili due alternative, entrambe con somministrazione in dose singola:
-spectinomicina: 2g i.m. Non è efficace nei confronti di una eventuale infezione
luetica contemporanea. Casi isolati di resistenza alla spectinomicina sono stati
segnalati in Tailandia
-cefalosporine di 3" generazione, ad es. ceftriaxone.
Fare attenzione alle controindicazioni e agli effetti collaterali dei citati antibiotici.
Nell'Asia sud-orientale la resistenza ai chinoloni è > 50%. è da considerare che
spesso, senza accertamenti di laboratorio, la gonorrea non è distinguibile da una
uretrite non gonococcica da clamidia, per cui viene anche utilizzata la doxiciclina
in combinazione con le betalattamine sopra nominate.
Avvertenze:
-controlli colturali dell'efficacia della terapia dopo una settimana
-prima e 6 settimane dopo la terapia eseguire le indagini sierologiche per la sifilide
(per escludere la doppia infezione)
-valutare anche la possibilità di altre infezioni a trasmissione sessuale: agenti
di uretrite non gonococcica, sifilide, HIV, ecc.
-praticare sempre il trattamento contemporaneo del partner.
Profilassi
Identificare e trattare il partner, evitare la promiscuità, utilizzare il preservativo.
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