Durante una visita alla spalla l'ortopedico si informa sulla storia personale e
clinica del paziente, in modo da poter formulare una diagnosi sulla base della sua
età, del suo lavoro, delle attività sportive praticate, di eventuali traumi di cui
è stato vittima e del tipo di disturbo con cui ha a che fare. In genere il
paziente lamenta dolore ed impotenza funzionale, ma occorre capire quali parti
anatomiche siano compromesse. Normalmente il danno, specie in un paziente che ha
lavorato di braccia per tutta la sua vita, risiede nella "cuffia dei rotatori".
L'anamnesi è completata da un esame obiettivo basato su test funzionali. Quelli
tradizionalmente impiegati sono il test per il conflitto, il test per la cuffia
dei rotatori, il test per il capo lungo del bicipite, il test per il labbro glenoideo
e il test per l'instabilità.
La visita potrebbe concludersi con la prescrizione di esami strumentali che permettono
di confermare, completare o approfondire la diagnosi.
La spalla corrisponde agli "attacchi" ed alla radice dell'arto superiore.
Lo scheletro è costituito dal cingolo scapolare (scapola e clavicola) e dalla estremità
superiore dell'omero.
Comprende:
- non soltanto le articolazioni "anatomiche" scapolo-omerale ed acromio-clavicolare;
- ma anche due articolazioni "funzionali":
- la scapolo-toracica, piano di scivolamento tra la faccia profonda della scapola
e la parete toracica,
- e la seconda articolazione della spalla situata tra l'estremo superiore dell'omero,
coperto dai suoi muscoli, e la volta acromio-clavicolare.
I numerosi muscoli della regione fanno assumere al moncone della spalla un profilo
caratteristico e ne permettono una notevole mobilità. Tra essi il deltoide gioca
un ruolo principale: ricopre il moncone della spalla ed è sopratutto ad esso che
si deve il movimento fondamentale: l'abduzione. Il suo nervo motore è il circonflesso,
branca del tronco secondario posteriore del plesso brachiale.
1° L'ispezione.
- Sporgenze e punti di repere ossei: clavicola, acromion, spina della scapola, corpo
della scapola.
Parti molli: profilo del moncone, gran pettorale, solco deltoideo-pettorale.
2° La palpazione localizza i punti di repere già accennati e permette, inoltre,
di apprezzare il processo coracoideo in avanti, nella parte alta del solco deltoideo
pettorale.
3° I movimenti della spalla devono essere così analizzati:
- sei movimenti, sei angoli, sei cifre permettono di esaminare con precisione la
mobilità di questa articolazione.
La posizione di riposo è identica alla posizione anatomica cioè arto esteso, gomito
aderente al corpo e palmo in avanti.
a) L'abduzione allontana il braccio dal corpo, sul piano frontale. Permette d'innalzare
l'arto con una ampiezza massima di 180°.
b) L'adduzione è invece minima e non può farsi che in combinazione con l'ante o
la retropulsione. Non supera mai i 20° o i 30°.
c) L'antepulsione porta l'arto in avanti e gli permette di portarsi in alto per
cui sono possibili ampi movimenti di 180°.
d) La retropulsione è più limitata ed è di circa 50°.
e) La rotazione esterna si misura col gomito flesso a 90° aderente al corpo. Può
raggiungere i 30°-40°.
f) La rotazione interna è notevole e può essere valutata sia in avanti che all'indietro
del corpo. Essa è
di 90° e anche più se si esegue il movimento all'indietro.
L'esame radiografico della spalla è un esame indicato per lo studio della spalla
e dell'articolazione di spalla. L'esame radiografico della spalla (Rx spalla)
consente di valutare l'articolazione della spalla che include l'osso dell'omero,
la scapola e la clavicola. L'esame, rapido e sicuro, si esegue nei casi di:
- Frattura, sia nei casi di frattura da traumi che di fratture causate da
una debolezza dell'osso dovuta a lesioni già esistenti.
Per valutare la guarigione dell'osso dopo una frattura (per evidenziare la formazione
del callo osseo) oppure in seguito a interventi chirurgici che hanno interessato
l'osso (protesi, mezzi di sintesi, chiodi, etc.).
- Per escludere o controllare la presenza di patologie di natura tumorale
(lesioni focali benigne o maligne).
- Nel caso di processi degenerativi che provocano alterazioni di ossa e articolazioni,
come le artrosi, provocando dolore cronico o problemi al movimento.
- Nel caso di processi infiammatori, come l'artrite, o infettivi;
- Nel caso di problemi ai tendini (tendiniti) e ai legamenti la radiografia
non è in grado di visualizzare gli elementi che compongono la cuffia dei rotatori
(il complesso muscolo-tendineo della spalla), ma permette di raccogliere i segni
indiretti di un infortunio al tendine come eventuali calcificazioni.