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Il paziente che dimagrisce, quale approccio?

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Generalità

Il paziente che dimagrisce deve essere subito inquadrato nei suo parametri bioumorali, a partire dall'emocromo, per capire se soffre di anemia carenziale, per proseguire col protidogramma, per capire se mancano le proteine e, in particolare, l'albumina, che rappresenta la proteina principale dell'organismo, quella da cui derivano tutte le altre strutture proteiche del corpo. Inoltre un equilibrato apporto calorico, sotto forma di lipidi semplici, facilmente assimilabili, è alla base di una buona nutrizione parenterale totale.

Pertanto il medico pratico, davanti ad un paziente dimagrito, oltre ad avviare opportune indagini strumentali (ecografia dell'addome, rx torace, ecg, indagini tomografiche di secondo livello in caso di completamento dello studio) deve richiedere indagini ematochimiche mirate: emocromocitometrico, assetto del ferro, gruppo renale, assetto degli elettroliti, gruppo epatico, protidogramma, dosaggio delle vitamine, marcatori neoplastici, TSH, esame occulto del sangue nelle feci ed urine chimico-fisiche.

da un ridotto apporto calorico sia per le limitate possibilità dello stomaco resecato di funzionare da serbatoio sia per evitare le conseguenze della Dumping syndrome. Inoltre contribuiscono alla perdita di peso, la stessa sindrome da "dumping" ed il malassorbimento

Malassorbimento

il malassorbimento può interessare uno o più prodotti della digestione (clinicamente si manifesta con diarrea, perdita di peso e deficit nutrizionali multipli); per carenza di ferro (malassorbimento e emorragie occulte) può comparire anemia sideropenica; osteomalacia ed osteoporosi possono insorgere per malassorbimento di calcio; la ridotta secrezione gastrica (gastrite atrofica) del fattore intrinseco può compromettere l'assorbimento della vit. B12 (anemia perniciosa). Malassorbimento proteico: ipoproteinemia, ipoalbuminemia ed edemi. Malassorbimento lipidico da deconiugazione degli acidi biliari da parte di batteri contaminanti l'ansa afferente.

SINTOMI

Calo ponderale cospicuo (fino al 50%), ipercheratosi ( ridotta Vit. A), dolore osseo e fratture (insufficienza di Vit. D), ecchimosi e sanguinamento (insufficienza di Vit. E e K), segni neurologici e lingua rosso carne (insufficienza di Vit. B12), anemia e steatorrea.

DIAGNOSI

Esami ematologici di routine e misura delle concentrazioni sieriche di ferro, ferritina, Vit. B12, calcio.
- Test di Shilling per valutare l'assorbimento della Vit. B12. Esame delle feci: peso delle feci/24 h; presenza di grassi.
- Test urinario al D-xilosio per escludere malassorbimento da aumentato sviluppo batterico o alterazioni mucose del piccolo intestino.
Biopsia del piccolo intesino per escludere malattia celiaca o linfoma.
- Rx tubo digerente e dello scheletro (lesioni ossee).

TERAPIA

Compensare alcuni deficit:

- ferro (es. Ferrograd) 100-200 mg/die calcio (es. Calcium Sandoz) 1-2 g/die Vit.K (es. Konakion) 10 mg/sett.
- Vit.B12 (es. Dobetin) 1000 µg/die per 2 sett. e poi 1000 µg/mese (quando il test di Shilling è alterato, la Vit.B12 viene somministrata per via
- Impiegare, se del caso, delle sacche nutrizionali complete (es. del tipo Clinimix) utilizzando un accesso venoso centrale, prestando attenzione a non sovraccaricare il circolo, specie nel paziente con scompenso.

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