Dal giro precentrale, o area motoria, partono gli impulsi diretti ai centri bulbo-spinali per i movimenti volontari: la sua distruzione provoca pertanto paralisi nei rispettivi distretti muscolari, mentre la sua irritazione è causa di scariche patologiche di impulsi che si traducono in scosse tonico-cloniche epilettiche, le quali iniziano da un singolo gruppo muscolare propagandosi con marcia regolare ai gruppi muscolari vicini i cui centri sono più prossimi alla regione corticale stimolata.
Particolarmente utile ai fini diagnostici precoci per i tumori di questa zona è da considerare l'esame radiologico semplice in quanto molto frequentemente i tumori a sede paracentrale sono costituiti da meningiomi (della volta e della falce) capaci di produrre erosioni o ispessimenti della volta, chiaramente visibili con l'esame radiografico semplice. Nella varietà angioblastica dei meningiomi, ricca di vasi sanguigni neoformati, si osserva il caratteristico aspetto cribrato delle ossa della calotta cranica. Essendo i tumori di questa regione soprattutto costituiti da meningiomi, cioè a dire tumori benigni, circoscritti e abbastanza aggredibili, suscettibili cioè di guarigione definitiva (possibili però numerose recidive nel corso di molti anni, con conseguenti ripetuti interventi chirurgici), è particolarmente importante una diagnosi precoce di localizzazione, prima cioè che il tumore abbia raggiunto, come può accadere, enorme e distruggente volume.
Oltre all'afasia sensoriale che è quasi sempre presente nelle localizzazioni tumorali del lobo temporale di sinistra nei destrimani, i tumori del lobo temporale provocano spesso precoci alterazioni del campo visivo, in quanto giungono a comprimere rapidamente le radiazioni ottiche, le quali, come è noto, descrivono un grande arco passando al davanti della parete mediale del lobo temporale, intorno al ginocchio dei ventricolo laterale, per arrivare alla corteccia del polo occipitale.
Nelle radiazioni ottiche vi è già una distribuzione topografica delle fibre, sì che un'emianopsia a quadrante (generalmente quadranti superiori), cioè cecità soltanto di una parte dei due emicampi visivi, può essere possibile anche in una lesione del lobo temporale, oltre che nelle lesioni dell'area striata occipitale dove le fibre ottiche giungono notevolmente allargate.