cfr acidosi, alcalosi
Acidosi ed alcalosi, la cura
Si ottiene con un prelievo di sangue arterioso, che si effettua
sul polso della arteria radiale, palpando le pulsazioni ed inserendo l'ago della
siringa di emogas nel punto in cui si percepisce la pulsazione del polso radiale
oppure, più semplicemente, è un prelievo venoso, che serve solo per saggiare il
pH del sangue, per esempio nel nefropaziente. E' preferibile non eseguire
prelievi nelle arterie femorali in bambini al di sotto dei 4 anni a causa del
rischio di infezioni e di danneggiamento delle strutture adiacenti In genere
attraverso l'emogas
si analizzano alcuni parametri utili nello studio della respirazione e dell'equilibrio
acido-base. I parametri esaminati possono essere indice di alterazioni respiratorie
o metaboliche. I compiti principali dei polmoni sono:
1. ossigenazione del sangue
2. eliminazione della C02 con conseguente regolazione dell'equilibrio acido-base.
I parametri di misurazione che valutano il grado dell'efficacia respiratoria sono:
p02 arteriosa e saturazione arteriosa di 02: considerando la forma a S della curva di saturazione di O2 è evidente che, per livelli elevati di saturazione, a piccole variazioni di saturazione corrispondono grandi variazioni di p02; pertanto, a questi livelli, la determinazione di p02 è più precisa. Al contrario, per valori di p02 nettamente ridotti, la saturazione di 02 è il parametro più sensibile. Metodo: prelievo di sangue capillare dal lobo dell'orecchio iperemizzato, elettrodi di platino; misurazione della saturazione di O2 con ossimetro digitale. I valori di p02 diminuiscono fisiologicamente con l'aumentare dell'età :
valori normali di p02 arteriosa: 72-107 mmHg (secondo l'età )
valori normali di saturazione di 02: > 94%.
pC02 arteriosa: valori normali indipendenti dall'età :
maschi: 35-46 mmHg
femmine: 32-43 mmHg.
pH: valore normale 7,37-7,45 (per i bicarbonati standard ).
p02 (mmHg)
I bicarbonati rappresentano il carico basico: ad 1,2 mEq/L
di acido devono corrispondere 24 mEq/L di bicarbonati perchè la bilancia
acido-base risulti in equilibrio. BE o l'Eccesso di Basi costituisce una
misurazione del livello di acido metabolico che normalmente è zero. Le basi
del sangue (basi totali) sono circa 48 mmol/l in rapporto alla concentrazione di
emoglobina. Le modificazioni delle basi ematiche sono dette eccesso o deficit di
basi. Quando diciamo che un paziente ha un eccesso di basi di meno dieci
significa
che questo paziente ha un eccesso di acido metabolico (acidosi) di 10 mEq/L. L'eccesso
di basi è utilizzato per calcolare la quantità di trattamento richiesta per contrastare
l'acidosi.
Per distinguere un'alterazione manifesta da una latente in caso
di insufficienza respiratoria, l'emogasanalisi è utile sia in condizioni di riposo
sia sotto sforzo.
Occorre poco sangue, circa 0.5-1 cc di sangue arterioso per avere informazioni
su:
Ph
PCO2
PO2
Eccesso basi e bicarbonati
Saturazione %
pH arterioso 7.38-7.42
pH venoso 7.36-7.4
pCO2 arteriosa 38-42
pO2 arteriosa 90-100 mmol/L
Saturazione SaO2 98-98%
Eccesso basi 2/3 mEq/L
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Se il pH è maggiore di 7.42 si pone diagnosi di alcalosi metabolica o respiratoria, se i bicarbonati sono > 27 mmol/L allora si dice alcalosi metabolica o respiratoria compensata, viceversa se sono < 21 mmol/L si parla di alcalosi metabolica o respiratoria scompensata. Altra considerazione è da farsi per la paCO2 che se aumenta ciò è indice di grave scambio respiratorio (cfr insufficienza respiratoria, disturbi respiratori, bpco). Viceversa il valore della paCo2 si abbassa nel paziente che iperventila e si parla di alcalosi respiratoria se il pH si eleva poiché il paziente elimina basi dall'emuntorio polmonare. Se la paO2 si riduce vuol dire che il circolo cardiaco è in scompenso o che lo scambio di ossigeno è impedito nel polmone, per es,nelle alveoliti e nelle polmoniti o nell'embolia polmonare in cui il circolo polmonare è impedito dalla presenza di emboli venosi che ne ostruiscono i vasi. In caso la persona sia soggetta a ossigenoterapia, si può effettuare l'esame in:
In aria ambiente, s'interrompe la somministrazione di ossigeno almeno 30-60
minuti prima del prelievo, in modo che l'ossigeno-terapia non influisca sui dati
rilevati: in questo caso non è necessario inserire la FiO2 (frazione inspirata di
ossigeno), che è pari a 21% (frazione percentuale di ossigeno nell'aria ambiente).
In regime di ossigenoterapia (FiO2): in questo caso bisognerà inserire il
valore della percentuale d'ossigeno nell'aria inspirata (fraction of inspired oxygen),
che in aria ambiente è pari al 21%, mentre in caso di ossigenoterapia sale: con
le maschere di Venturi si avranno valori precisi di FiO2 mentre in caso si
usino occhialini nasali si indica il flusso di O2 in Litri/minuto poiché la FiO2
non può essere calcolata con precisione, ma dipende dal pattern respiratorio del
paziente; un modo approssimativo di calcolare la FiO2 in questo caso si ha con la
seguente formula:
FiO2= 20+litri al minuto per 4
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