Stiamo parlando dei pazienti con condizioni di Ridotta tolleranza al glucosio e di Alterata Glicemia a Digiuno (IGT-IFG). Significa quei pazienti che presentano delle glicemie ai limiti, per esempio, a digiuno, hanno una glicemia di 115 mg/dl, in qualche occasione hanno avuto una glicemia anche di 125 mg/dl ed i genitori erano diabetici, ebbene, questi pazienti che cosa debbono fare? Devono aspettare di ammalare di diabete? Oppure possono intraprendere dei percorsi di prevenzione?
Intanto cominciate a seguite delle norme di comportamento, cosiddetto life style
,cioè un nuovo stile di vita: muoversi, salire a piedi al proprio appartamento,
comprarsi un terreno e coltivare un orto o un giardino, fare passeggiate per un
ora al giorno, fare nuoto, fare sport; inoltre occorre seguire delle diete,
evitare zuccheri a rapido assorbimento, preferire fibre e verdure, limitare la frutta
zuccherina, pesare la pasta cruda a 60-70 g, non bere bevande zuccherine (es. coca.
pepsi, aranciata ecc.), controllare il cuore, l'occhio, l'assetto lipidico per colesterolo
e trigliceridi, compresa la quota HDL. Il sottoscritto, specie in caso di sovrappeso,
consiglia (off-label) l'uso della metformina per os, ma tale farmaco non deve
essere assunto da ragazze che pensano di essere in gravidanza.
Ovviamente il
farmaco è dispensabile in fascia C. Questo modo di procedere, cioè la prescrizione
di metformina, può risultare indicata se facciamo riferimento a studi sulla retinopatia
diabetica condotta in Israele, dove si è visto che anche glicemie di poco elevate
rispetto ai valori normali, già predispongono a complicanze sui vasi retinici. Quindi
curare subito e prevenire il procedere del diabete è imperativo.
Secondo le Raccomandazioni cliniche ed organizzative di AMD-SID-SIMG sull'assistenza al paziente diabetico, i casi di ridotta tolleranza glucidica o di alterata glicemia a digiuno dovrebbero essere controllati periodicamente secondo il seguente schema:
ogni sei mesi
- glicemia a digiuno ed eventualmente OGTT (in base al valore della glicemia
a digiuno)
- Peso corporeo con calcolo BMI
- pressione arteriosa
ogni anno
- Quadro lipidico: colesterolo totale - HDL -trigliceridi - LDL
- ECG
- Visita medica generale orientata alla patologia diabetica (cardiovascolare e neurologica
periferica)
Si considera affetta da diabete gestazionale (GDM) una donna con glicemie >92 mg/dl
. Se, viceversa, il valore è < a 92 mg/dl occorre eseguire OGTT con 100 g e prelievi
ai tempi 0'-60'-120' alla 24° e 28°, i valori soglia sono 92 a digiuno, 180
ad un' ora e 153 mg/dl a 2 ore.
Una volta posta la diagnosi di diabete.
Il MMG, sentito il parere dello specialista diabetologo con il quale collabora,
richiede una serie di esami.
Dopo la diagnosi di diabete è bene fare il punto sul rischio cardiovascolare
globale e ricercare la presenza di eventuale danno d'organo già presente.
Bisogna infatti rammentare che la diagnosi di diabete potrebbe essere avvenuta non
esattamente all'esordio della malattia e che comunque si tratta di pazienti che
di solito presentano già un certo Rischio Cardiovascolare.
è bene dunque far eseguire prioritariamente:
Glicemia a digiuno, HbA1c
Colesterolo totale,LDL colesterolo, HDL colesterolo, Trigliceridi, uricemia
Microalbuminuria ,creatinina, esame urine, urinocoltura
ECG e visita cardiologica;
Fondo Oculare
Inoltre effettua una serie di controlli sul paziente.
In un paziente tipo 2 con compenso metabolico accettabile e senza complicanze d'organo è proponibile il seguente schema di controllo nel tempo:
Ogni 3-4 mesi
- glicemia a digiuno e postprandiale
- HbA1c
- esame urine completo
- valutazione dell'autocontrollo glicemico eseguito dal paziente
- peso corporeo con calcolo del BMI
- pressione arteriosa
Ogni anno
- Visita medica generale
- Creatinina, Uricemia, assetto lipidico
- Microalbuminuria
- Test di funzionalità epatica, Elettroliti
- ECG (anche più spesso, a giudizio del medico in caso di cardiopatia ischemica)
- Esame del piede (+ valutazione dell'indice pressorio caviglia-braccio)
- Visita diabetologica (secondo piano di cura)
- Esami specifici in base alla situazione clinica (ecocardiografia, ecolordoppler
dei tronchi
sovraortici o degli arti inferiori, elettromiografia, ECG da sforzo)
La frequenza delle visite presso il Centro Diabetologico ed il follow-up stesso
dovrebbero essere oggetto di valutazione concorde tra il medico generale ed il diabetologo
in base al piano di cura personalizzato. Questo aspetto dovrebbe trovare strumenti
di comunicazione e modalità che lo rendano effettivo e frutto di una reale integrazione
delle rispettive valutazioni.
Ogni 2 anni
Va fatto eseguire un esame del fondo dell'occhio, che andrà eventualmente richiesto
con cadenza temporale più brevi in caso di retinopatia ed in base alle indicazioni
dell'oculista.
Perché noi sappiamo che il diabete è la malattia dei vasi con le glicemie elevate.
Sicchè è importante effettuare una diagnosi precoce de:
- nefropatia diabetica: attraverso creatinina, clearance creatinina, microalbuminuria,
urine
-monitoraggio e controllo del rischio CV e delle cardiopatie: ECG, pressione arteriosa,
peso, BMI, assetto lipidico, esame obiettivo (cuore, vasi, piede), indice caviglia-braccio
Diagnosi precoce di retinopatia: fundus oculi
Diagnosi precoce di neuropatia (prevenzione del piede diabetico), esame del piede,
esame obiettivo (cuore esame neurologico)
Prevenzione piede diabetico
Esame piede (polsi, esame neurologico, indice caviglia br