La rosacea è una malattia dermatologica caratterizzata da un'infiammazione cronica dell'area centrale del viso e degli occhi, che rappresenta un problema abbastanza diffuso, specie nelle donne, e costituisce la quinta malattia dermatologica per frequenza.
Ne sono affetti 45 milioni di
persone in tutto il mondo. Essa colpisce in prevalenza soggetti di razza
caucasica ed europei dell'Europa del nord-ovest, Bretoni ed Irlandesi compresi,
ma può interessare anche altre etnie.
cfr anche acne vulgaris
Si manifesta con un eritema del centro del viso, intorno alle guance ma anche
alla fronte, al naso e meno di frequente la nuca, le orecchie il collo e lo
scalpo. Non appena essa evolve, altri sintomi possono svilupparsi; per esempio
un eritema dovuto a dilatazione dei vasi (teleangectasia) e papule o
papulo-pustole e fimatosi, con sensazione di rossore e bruciore anche attorno
agli occhi e rinofima, cioè rossore ed infiammazione della cute del naso che
appare anche edematosa e seborroica. Può coesistere anche acne vulgaris e
dermatite seborroica. Il disordine affligge entrambi i sessi ma è più frequente
nelle donne, con picco all'età tra i 30 e i 60 anni.
Esistono quattro sottotipi di rosacea che contemporaneamente possono affliggere
un paziente:
- La rosacea eriemato-telengectasica. Si caratterizza per un arrossamento
permanente con tendenza ad avere recrudescenza repentine; è possibile notare
teleangectasie in prossimità della cute delle guance; si associa a bruciore e
rossore.
- La rosacea papulopustolosa: si caratterizza per eruzione cutanea
papulo-pustolosa, cioè con aree rilevate arrossate infiltrate (papule) ed altre
ripiene di pus (pustole) che evolvono in 1-4 giorni. Questo tipo si può
confondere con l'acne volgare.
- Rosacea fimatosa: questo sottotipo è più comunemente associato con
rhinophyma, un allargamento del naso. I sintomi comprendono un ispessimento
della pelle, nodularità superficiali irregolari ed allargamento. La fimatosi può
colpire anche il mento (gnatophyma), la fronte (metophyma), le guance, le
palpebre (blepharophyma), e le orecchie (otophyma). Possono anche qui essere
evidenti piccoli vasi sanguigni visibile in prossimità della superficie della
pelle (telangiectasie).
L'eziopatogenesi della rosacea non è chiara; ma è certo che molti pazienti lamentano disturbi gastrointestinali; come dispepsia, meteorismo, bruciore, flatulenza ed alterazioni delle abitudini intestinali.
E' possibile che un ruolo notevole sia svolto dai batteri intestinali e lo stesso dicasi per l'infezione da Helycobacter Pilori. Si parla di "SIBO", cioè di concentrazione microbica inattesa (>10 unità formanti colonie/ml) nella coltura di aspirato digiunale ed è causata d anumerosi disturbi predisponesti, inclusi la riduzione della secrezione acida gastrica. Ora, se con una terapia si riduce la SIBO, si ha anche la regressione delle lesioni cutanee della rosacea e ciò sembra essere dimostrato da uno studio per almeno 9 mesi. In particolare l'eradicazione della contaminazione intestinale è alla base del successo terapeutico.
Antibiotici come tetracicline o metronidazolo sebbene abbiamo successo terapeutico sulle lesioni, tuttavia non garantiscono l'eradicazione. Invece la Rifamixina, che è scarsamente assorbita ed espleta la sua attivà localmente sul tubo enterico, controlla la SIBO e determina regressione dei sintomi di rosacea. Richard L. Gallo e colleghi hanno di recente reso noto che i pazienti con rosacea hanno elevati livelli di un peptide, la catelicidina e nello strato corneo cutaneo elevati livelli di enzimi triptici (SCTEs).
Sono stati impiegati antibiotici ma pare che siano efficaci solo quelli che inibiscono SCTEs. Sembra anche che un ruolo sia giocato da una ipersensibili dei recettori neuronali verso la bradichinina ed attraverso l'attivazione nel plasma del sistema della callicreina-chinina da correlare ad una esposizione ai batteri intestinali. La ipersensibilità produrrebbe una infiammazione su base neurogenica con vasodilatazione ed eritema che sono caratteristici di tale disordine.
Ciò è stato provato impiegando un antibiotico per 10 giorni non assorbibile, che ha determinato la completa remissione dai sintomi nel 96% dei pazienti per almeno 9 mesi, come abbiamo detto.
Esistono, però, dei fattori che scatenano la patologie. Per esempio la esposizione a temperature estreme, un esercizio estenuante, il caldo e la luce del sole, stress, ansia, l'esposizione repentina ad ambienti caldi e freddi durante l'inverno.
Perfino dei cibi possono giocano
un loro ruolo: caffè, tè caldo, cibi con istamina o speziati. Anche alcuni
fattori come microdermoabrasioni, il peeling, la isotretionina, il benzoyl
peroxide, gli steroidi per uso topico come spray nasali.
Infine, se avete più di 23 anni ed ancora siete affetti da acne, uno sguardo
ecografico alle ovaie, per escludere la sindrome dell'ovaio policistico,
è indicato.
Buono consigli
PRIMO STEP
- Pulizia della pelle con saponi non allergizzanti, esistono dei prodotti
specifi (detergenti delicati e poco aggressivi che conservano il sebo ed il pH
della cute, devono essere prodotti dermatologici di marca, basta chiedere al
farmacista di fiducia o al medico)
-Trucco poco e niente, solo se necessario. Sempre usare prodotti di marca.
Struccare subito, appena possibile, sempre il viso dopo il trucco, senza
strofinare, con batuffoli nuovi, senza passare infezioni batteriche da una
guancia all'altra!
- Mai spremere i brufoli! Le cicatrici non passeranno più ed il viso
diverrà buccerato!
-Non applicare creme oleose sul viso, soprattutto in presenza di acne
SECONDO STEP
Assumere i farmaci sempre sotto controllo medico
Escludere sempre problemi ginecologici di ovaio policistico
Questi semplici provvedimenti possono essere efficaci in caso di acne di
lieve o moderata entità; qualora i sintomi persistano, è possibile intraprendere
un trattamento farmacologico; cura:
- Prestare cura all'alimentazione che deve essere naturale, senza fritti,
cioccolata, soffritti, grassi, strutto, burro, patatine, hamburger, pizza,
dolci. Preferire cibi vegetali, frutta, pesce, carne magra, bibite non gasate.
Tenere l'intestino in ordine, defecando regolarmente, aiutandosi con clisteri di
camomilla, lassativi blandi, per es. lattulosio.
-Antibiotici: il trattamento antibiotico per l'acne è chiaramente riservato ai casi gravi e complicati, oltre a quelli in cui l'applicazione topica di altre sostanze specifiche (es. retinoidi) risulta particolarmente complessa o inefficace.
Ad ogni modo, esistono alcune formulazioni antibiotiche da applicare sulla cute, indicate soprattutto per i pazienti che non tollerano gli antibiotici da assumere per via orale. Clindamicina, Eritromicina, Metronidazolo, Bassado
-Antimicrobici: questa categoria di farmaci è titolata da benzoile perossido ed acido azelaico, attivi spesso utilizzati in terapia contro l'acne in sostituzione agli antibiotici; si è osservato, infatti, che la somministrazione prolungata di antibiotici può sviluppare resistenza nel batterio Propionibacterium acnes, pertanto si consiglia di assumere prima gli antimicrobici e, solo successivamente ed in caso di mancato effetto risolutivo, gli antibiotici.
Benzoile perossido, Acido Azelaico si possono applicare sulla pelle affetta da acne come crema al 20%, due volte al giorno (mattina e sera). Possibili effetti indesiderati: irritazione della pelle, edema (generalmente a seguito delle primissime applicazioni)
-Ormoni: la terapia ormonale per l'acne è riservata alle donne e alle ragazze; il più delle volte, le pazienti vengono trattate con una terapia combinata: Etinilestradiolo e Ciproterone acetato (es. Diane, Dianette). Stiamo parlando di contraccettivi orali (che devono essere prescritti dal medico previa accurata visita), particolarmente indicati anche nel trattamento di affezioni dermatologiche quali acne, irsutismo, seborrea e alopecia.
Questi
farmaci, seppur anticoncezionali, non devono essere utilizzati esclusivamente a
tale scopo. Controllare l'ovaio, se policistico, nelle ragazze già in età
post-adolescenziale.
-Retinoidi: i retinoidi sono farmaci molto utilizzati per il trattamento
dell'acne; tuttavia sono sostanze piuttosto potenti, pertanto devono essere
utilizzate con cautela, nel pieno rispetto di quanto prescritto dal medico. Non
mancano gli effetti collaterali: l'assunzione di retinoidi, anche rispettando i
dosaggi, può comportare desquamazione della pelle ed eritema; ad ogni modo, è
bene ricordare che questi effetti collaterali tendono a regredire durate il
periodo di terapia.
-Isotretinoina (es. Roaccutan, Aisoskin, Isoriac, Isotrex): questo farmaco è impiegato in terapia contro l'acne ad eziologia psicologica, non trattabile con farmaci antibiotici, e per l'acne cistica. L'Isotretinoina è in assoluto il più potente farmaco antiacne ed è molto indicato anche per la cura della rosacea. Non assumere in gravidanza: il farmaco ha un effetto teratogeno, anche molto tempo dopo il termine del trattamento. Il farmaco va applicato sulla pelle una o due volte al giorno.
-Adapalene (es. Differin 0,1% Gel/crema, Epiduo 0,1%+2,5% gel): la somministrazione di questo farmaco è indicata per la cura dell'acne di media entità; viene applicato sulla cute lesa una volta al dì, preferibilmente la sera, prima del riposo notturno. è meno irritante rispetto ai retinoidi sopradescritti, pur appartenendo alla medesima categoria.
CFR anche Terapia dell'acne