Distinguiamo, a grosse linee e per farci capire dal grosso pubblico, com'è nostro intento in questo Sitoweb, un disturbo depressivo minore, la distimia, ossia il cattivo tono dell'umore, saltuario, meno grave, più limitato nel tempo e nei segni, in genere che può insorgere come depressione endoreattiva, cioè come reazione a lutto e/o perdita (morte del coniuge, perdita del lavoro, perdita della liberta, perdita economica, cambio di abitudini di vita, emigrazione ecc.) dal disturbo depressivo maggiore vero e proprio, più grave e di pertinenza psichiatrica, che può sfociare in pericolosi intenti suicidari.
E' un umore cronicamente depresso, presente per la maggior parte del giorno, quasi
ogni giorno per 2 anni. Gli individui col disturbo distimico si sentono tristi e
"giù di corda". Essi presentano ancora uno o più sintomi sotto riportati:
-scarso appetito o al contrario iperfagia
(mangiano cioccolata, dolci, spuntini ecc.)
-insonnia o ipersonnia
-scarsa energia o astenia
- bassa autostima
- difficoltà di concentrazione o nel prendere decisioni
- sentimenti di disperazione
E' presente distimia nel 2% degli anziani (cfr patologie nell'anziano) che può insorgere come perdita dell'autostima, cioè incapacità dell'anziano a far fronte ai bisogni emergenti; la distimia insorge specialmente nella stagione autunnale o invernale, quando l'anziano sta più tempo in casa e da solo; essa si può associare ad altri sintomi: sensazione di dolore toracico, dispnea, cardiopalmo, vertigine, dolore addominale, stitichezza, pollachiuria, urgenza minzionale, dolori diffusi muscoloscheletrici, cefalea, disturbo della memoria, capogiro. Si può associare, ancora, a vere patologie sistemiche:
-ipotiroidismo
-cardiopatia ischemica (paziente
cardiopatico, infartuato, ospedalizzato in UTIC ecc)
-vasculopatia cerebrale (paziente con ictus cerebrale che
piange, si dispera, non è autosufficiente)
-Morbo di Parkinson (paziente disorientato, aggressivo,
asociale, che si sente abbandonato e disabile)
Può essere lieve, moderato o grave. Secondo studi americani ne sono affetti il 26% delle donne ed il 12% degli uomini., specie se in famiglia esiste un parente di primo grado che ne sia affetto.
Si caratterizza per:
Sono presenti 5 o più dei sintomi appresso riportati; si caratterizza per i seguenti sintomi, presenti contemporaneamente per un periodo di 2 settimane, non causate da situazioni patologiche particolari (per es. malattia grave ed ospedalizzazione) nè associato a spunti deliranti:
- Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno marcata diminuizione
di interesse e piacere per tutte le attività della giornata;
- perdita di peso o aumento di peso oppure riduzione dell'appetito quasi ogni giorno.
- insonnia o ipersonnia
- agitazione e rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno
- faticabilità
- sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati (che possono
essere deliranti), quasi ogni giorno
- ridotta capacità a concentrarsi o pensare
- pensieri di morte (non solo paura di morire, ma ideazione suicidaria senza un
piano specifico o ideazione di un piano specifico per commettere suicidio.
- I sintomi causano disagio significativo e compromissione del funzionamento sociale,
lavorativo o di altre aree importanti.
- I sintomi non dipendono da impiego di sostanze, per es. droghe
- I sintomi non dipendono da lutto, cioè perdita di persona (per es. il coniuge)
Non ci sono stati altre manifestazioni psichiatriche, per es. schizofrenia, disturbo
depressivo delirante o psicotico, nè ipomaniacale.
Si caratterizza per la presenza di due o più episodi depressivi maggiori, intervallati 2 mesi uno dall'altro non ci devono essere altre manifestazioni di pertinenza psichiatrica (come sopra)
E' scritta col punto esclamativo perchè ogni disturbo del tono dell'umore non va mai sottovalutato e ve lo dico per esperienza e cognizione di causa: non è la prima volta che leggiamo di suicidi sul giornale di persone all'apice di carriera, di casalinghe divorziate, di studenti ecc.
Il primo obiettivo è quello di recarsi dallo psichiatra, senza vergogna, nè esitazioni! Ben sapendo che il 20% della popolazione, sottoposta alla pressione dello stress quotidiano, è affetta da problemi psichiatrici.
Lo psichiatra valuterà attentamente il vostro problema e prescriverà il farmaco antidepressivo che si "cuce", per meglio dire, su di voi, a seconda dei sintomi di cui siete affetti. Essi sono:
- i vecchi antidepressivi triciclici
- i nuovi SSRI, cioè inibitori del reuptake della serotonina; per es: la fluoxetina,
la sertralina, la paroxetina, la fluvoxamina ed il citalopram
- altri antidepressivi, il bupropione, nefazodone, trazodone, venlafaxina, mirtazapina
e reboxetina.
- inibitori delle MAO.
La cura è altamente specialistica, quindi ci si deve rivolgere dallo psichiatra; i farmaci all'inizio del trattamento possono dare sedazione, ma del resto questo è un effetto benefico sfruttabile ai fini terapeutici (infatti se un soggetto soffre di insonnia perchè il suo capo lo fa esaurire e lo manda giù, meglio di così non si può!); talaltra possono dare secchezza delle fauci, compromessa capacità a mettere a fuoco gli oggetti, tachicardia, disfunzioni sessuali, per azione anticolinergica; infine possono dare aumento di peso, ma va bene se un soggetto era in precedenza astenico. Insomma la cura la dovete fare se ne avete le indicazioni. E chiudiamo con una curiosità: studi condotti negli anni 80 hanno dimostrato che l'esposizione a luce solare pare a 10.000 lux diretta verso il volto del paziente X 30 minuti almeno una volta al dì è in grado di curare la depressione e lo stress.
La scoperta sta a significare che in queste nostre maledette metropoli del Nord, senza parchi, senza sole e senza colori viviamo male; ne tengano conto i signori politici nel progettare con gli architetti le metropoli del futuro, dove i parchi e la vita alla luce del sole sono elementi importanti: come vedete l'articolo soma psiche ambiente sull'altro mio sitoweb gastroepato, aveva già centrato l'obbiettivo, cioè un individuo vive in un contesto sociale e naturale in cui il suo corpo diventa unità con l'ambiente naturale che lo circonda, integrandosi con i 5 sensi e la la psiche, cioè col Sistema Nervoso centrale che ci collega a tutto il mondo relazione; ne deriva che se io sto male nel mio ambiente naturale, perchè non ho contatti sociali, per es. col vicino di casa, coll'ortolano, col salumiere, col sacerdote e così via, né con la natura e l'ambiente in toto, ne risentirà la mia mente ed il mio corpo che finiranno per ammalarsi di depressione di patologie somatiche.