Questa malattia è generalmente caratterizzata da aree ben circoscritte di alopecia non cicatriziale del cuoio capelluto senza alterazioni della cute. Talvolta, queste aree compaiono anche sulla barba, alle ascelle, al pube, alle braccia, alle gambe o sull'intero corpo (alopecia universale). "I capelli a punto esclamativo", con punte ruvide a punta di pennello e fusto ipopigmentato, generalmente si trovano al confine delle aree di alopecia in espansione. Sebbene questa condizione sia ricorrente, la crescita dei capelli di solito ricomincia dopo parecchi mesi. In circa il 20% dei pazienti, I'alopecia areata causa anche delle depressioni orizzontali o verticali delle unghie.
L'eziologia e la patogenesi di tale manifestazione non sono chiare. Secondo la teoria più accreditatasi tratterebbe di una componente immunopatologica (dovuta spesso all'attacco degli anticorpi IgE,quelli specifici allergici, o più generalmente degli antigeni dei leucociti umani di seconda classe e linfociti T; in sostanza si produrrebbe una reazione immunitaria anomala in grado di danneggiare, transitoriamente e localmente, i follicoli piliferi, su soggetti predisposti geneticamente. Un'altra ipotesi riguarda la quantità di ferro presente nel corpo umano, anche se i dati non risultano sufficienti per valutare quanto la mancanza di ferro, e in genere la malnutrizione, abbia un ruolo nell'alopecia areata, ciò porta nella ricerca medica a risultati contrastanti. Lo stress psicologico non è mai la causa ma viene visto come un elemento che peggiora la patologia,[22]pochi studi sono stati fatti per comprendere quale sia l'esatta correlazione. L'alopecia al contrario può certamente essere la causa dello stress psicologico.
L'alopecia androgenetica è legata all'attività della 5alfa-reduttasi di tipo II, che trasforma il testosterone in diidrotestosterone. Endocrinopatie quali la carenza di GH, ipotiroidismo, menopausa, policistosi ovarica, tumori virilizzanti o terapie con androgeni (anche se a rigor del vero bisogna dire che gli unici androgeni che danneggiano il cuoio capelluto sono il diidrotestosterone e l'androstenedione cataboliti del testosterone, al contrario il testosterone non ha alcuna azione dannosa nei confronti dei capelli) possono causare calvizie.
Il processo patologico fondamentale consiste nell'accelerazione, sotto stimolo
androgenico, della fase mitotica del ciclo pilare (anagen I-V) e nella
conseguente riduzione della fase differenziativa, che è normalmente lunghissima.
Essendo quest'ultima necessariamente incompleta, il fusto che ne deriverà sarà
più sottile e corto (vellus). Successivamente si sovrappongono fenomeni atrofici
del cuoio capelluto, che diventa sottile e lucido. In questa fase i vellus
scompaiono. Un secondo processo patologico consiste nella perdita
dell'individualità dei cicli papillari (caratteristica del cuoio capelluto
adulto normale) e quindi della loro sincronizzazione. Questo fenomeno è dovuto
alla riduzione della durata della fase di differenziamento. Un terzo fenomeno è
l'aumento della fase di kenogen: quando il fusto del pelo si stacca alla fine
del telogen, il follicolo è già occupato da un altro in anagen avanzato. Può
comparire un intervallo tra la caduta del pelo in telogen e il suo rimpiazzo con
il nuovo in anagen: durante tale intervallo fisiologico (kenogen),il follicolo
rimane vuoto. Nella calvizie androgenetica vengono persi soltanto i capelli
nella regione frontale perché in questa zona l'alfa 5-reduttasi è più attiva,
quindi vi si concentra una maggiore quantità di DHT. Oppure perché è l'area più
periferica della circolazione sanguigna nel cuoio capelluto, ossia dove i vasi
sono già di per se più sottili.
-Avvelenamento da arsenico. Più comune nell'intossicazione cronica, I'alopecia è
diffusa e colpisce soprattutto il cuoio capelluto. I segni correlati possono
includere debolezza muscolare e ipotrofia, areflessia, perdita parziale o totale
della vista, colorito bronzino della cute e altri.
-Insufficienza arteriosa. In questo disturbo si manifesta un'alopecia a chiazze,
tipicamente sulle estremità inferiori, accompagnata da una cute assottigliata,
lucida e atrofica e da unghie ispessite. La cute diventa pallida quando le gambe
del paziente vengono sollevate e scura quando vengono riportate in posizione
declive. I segni associati comprendono polsi periferici deboli, estremità
fredde.
-Linfoma cutaneo a cellule T. Più comune nel paziente anziano, questa forma si
associa ad alopecia mucinosa; nelle aree del corpo possono comparire placche o
papule ed eritema a zebra.
-Cellulite dissecante del cuoi capelluto. E' causata da infezione cutanea del
cuoio capelluto, che poi drena; si manifesta come aree nodulari
-Infezioni micotiche. Tinea capitis con lesione del tipo ad anello;
i capelli sono fragili e si spezzano facilmente.
-Malattia di Hodgkin. Se il linfoma infiltra il cuoio capelluto si può verificare
un'alopecia permanente. Questa è accompagnata da edema, prurito e
iperpigmentazione :segni associati variano con l'entità e la sede della
linfoadenopatia.
-Ipopituitarismo. Negli adulti questa patologia può manifestarsi in modo molto
vario in funzione dell'assetto ormonale. Il deficit di gonadotropine nelle donne
causa una riduzione o I'assenza dei peli pubici e ascellari si accompagna a
sterilità, amenorrea e atrofia delle mammelle. Una carenza simile nell'uomo
riduce i peli sulla faccia e su tutto il corpo e causa sterilità, riduzione
della libido, impotenza, uno scarso sviluppo muscolare e riduzione del volume
del testicoli, del glande e della prostata. Un deficit di ormone della crescita
in età precoce può causare bassa statura. Il deficit di ormone stimolante la
tiroide produce i segni dell'ipotiroidismo; il deficit di ormone
adrenocorticotropo produce i segni dell' insufficienza corticosurrenalica.
-Ipotiroidismo. In quesra patologia i peli sul volto, sul cuoio capelluto e sui
genitali sono sottili e diventano opachi, ruvidi e fragili. Più caratteristica,
è la caduta della parte più laterale delle sopracciglia. Compare anche stipsi ,
spossatezza, intolleranza al freddo e incremento ponderale. Altri segni sono la
raucedine, cute anelastica, faccia e mani edematosi, rallentamento delle
funzioni mentali e bradicardia, menorragia e mialgie.
- Lichen planus. Talvolta, questa patologia della cute causa una caduta di
capelli a chiazze sul cuoio capelluto con infiammazione della cute. Delle papule
irregolari piatte e purpuree si sviluppano solitamente sulle regioni lombari,
sui genitali, sulle braccia e sulle gambe. Reperti correlati comprendono prurito
ed alterazioni delle unghie che vanno dalla formazione di solchi alla loro
caduta.
-Lupus eritematoso. La perdita dei capelli è un sintomo frequente iniziale nei
pazienti con il lupus discoide o sistemico. I capelli tendono a diventare
fragili e possono cadere a ciocche; i capelli corti e spezzati ("capelli
Lupoidi") sono presenti frequentemente sulla fronte. Entrambi i tipi di lupus
sono caratterizzati da placche desquamate, rosse e sollevate, con follicoli
occlusi, teleangectasie e atrofia centrale. Le placche facciali spesso assumono
una caratteristica forma a farfalla. Nel lupus sistemico comunque l'eruzione
cutanea può variare di gravità dall'eritema malare alle lesioni discoidi. A
differenza del lupus discoide, il lupus sistemico inleressa molteplici sistemi
dell'organismo. Può causare fotosensibilità, calo di peso, spossatezza.
-Sclerosi sistemica progressiva. Si determina alopecia con ispessimento della
cute delle braccia e delle mani, cute che si fa tesa e lucida.
Si associa ad alopecia il deficit nutrizionale di proteine, per esempio negli
stati carenziali, nella tubercolosi, nell'anoressia, nelle neoplasie, nel
malassorbimento.
-Sarcoidosi. Responsabile di alopecia cicatriziali, causa febbre, spossatezza,
linfoadenopatie; è dovuta La sarcoidosi è una malattia infiammatoria sistemica e
ad andamento cronico, scoperta nel 1860, le cui cause restano ancora
sconosciute. Essa è caratterizzata da formazioni microscopiche, definite
granulomi, che possono essere localizzate in varie sedi quali i polmoni, l'osso,
le giunzioni articolari, i muscoli, i vasi, etc.; tali formazioni, in alcuni
casi, sovvertono la struttura del tessuto e ne compromettono la funzione.
-Dermatite seborroica. Si manifesta con aree sebacee sulle pieghe cutanee e
perdita di capelli, con arre desquamanti e secernenti della cute della faccia,
attorno alle pinne del naso ecc.
-lpertiroidismo. ln questa malattia si verifica una perdita diffusa di capelli,
più accentuata alle tempie. I capelli diventano morbidi e friabili. La cute
diventa uniformemente arrossata ed ispessita, segnata da lesioni rosse,
pruriginose e rilevate. Caratteristicamente questa patologia causa dei tremon
fini e nervosismo, aumento di volume della tiroide, sudorazione, intolleranza al
caldo, amenorrea, palpitazioni, calo ponderale nonostante ,aumento
dell'appetito, diarrea e probabilmente esoftalmo.
-Farmaci.
I farmaci chemioterapici, come la bleomicina, la ciclofosfamide,la dactinomicina,
la daunorubicina, la doxorubicina, il fluorouracile e il metotressato, possono
causare un'alopecia a chiazze reversibile, alcune settimane dopo la loro
somministrazione. La perdita dei capelli è di solito limitata al cuoio
capelluto, ma nelle chemioterapie di lunga durata può anche interessare
I'ascella, le braccia, le gambe, Ia faccia e il pube. Nuovi capelli, che possono
differire in spessore, struttura e colore da quelli originali, possono iniziare
a crescere dopo la sospensione del farmaco o nell' intervallo trai trattamenti
successivi. Altri farmaci comuni possono causare una perdita di capelli diffusa
sul cuoio capelluto, alcune settimane dopo la somministrazione. Fra questi
ricordiamo i contraccettivi orali, la colchicina, I'eparina, il warfarin,
l'eccessivo dosaggio di vitamina A, il trimetadione, l'indometacina, iI
metisergide, l'acido valproico, la carbamazepina, la gentamicina, l' allopurinolo,
il litio, i beta-bloccanti adrenergici e i farmaci antitiroidei. La crescita dei
capelli di solito ricomincia quando questi farmaci vengono sospesi.
Come avviene con alcuni farmaci, la radioterapia causa una reversibile e temporanea caduta di capelli alcune settimane dopo l'esposizione, poiché la radiografia danneggia i follicoli piliferi nella sede della terapia, la radioterapia del cranio o del cuoio capelluto determina la perdita di capelli più ovvia.
L'alopecia può avere un impatto devastante sull'immagine che il paziente ha di se stesso, soprattutto se è molto estesa e si verifica improvvisamente, come accade con i farmaci chemioterapici. Bisogna spiegare al paziente che questa caduta dei capelli è reversibile. Talvolta, dei metodi di raffreddamento del cuoio capelluto, come un criogeno, un cappello riempito con del ghiaccio o un laccio applicato sul cuoio capelluto, possono essere utilizzati prima, durante e dopo la somministrazione del farmaco, per provocare una vasocostrizione del cuoio capelluto e quindi ridurre il rilascio di farmaco ai follicoli piliferi e la perdila dei capelli. Tuttavia questi metodi sono controindicati nei cancri con cellule maligne circolanti, come il linfoma, e nelle metastasi del cuoio capelluto. Una biopsia della cute può essere eseguita per determinare la causa dell'alopecia, specialmente se sono evidenti alterazioni della cute. Può essere di aiuto per la diagnosi anche L'esame microscopico dei capelli caduti a ciocche.
Nei pazienti con calvizie parziale o alopecla aerata, I'applicazione topica di minoxidil un comune farmaco antipertensivo che causa come effetto collaterale la crescita di capelli, per numerosi mesi. stimola le crescita locaIizzata di nuovi capelli. Tuttavia, la caduta dei capelli può recidivare se il farmaco viene interrotto.
Bisogna incoraggiare una clelicata cura dei capelli per evitare ulteriori
perdite. Inoltre, si deve suggerire, quando appropriato, l'uso di una parucca,
di un cappello anche allo scopo di evitare perfrigerazione ed il raffreddamento
del cuoio capelluto con peggioramento del quadro.Per ridurre il rischio di
neoplasie della cute, si deve incoraggiare I'uso di creme che bloccano i raggi
solari per i pazienti che sono frequentemente esposti.
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