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Il sistema limbico

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Il sistema limbico, o lobo limbico è costituito da una serie di strutture cerebrali che includono l'ippocampo, l'amigdala, i nuclei talamici anteriori e la corteccia limbica che supportano svariate funzioni psichiche come emotività, comportamento, memoria a breve termine, e olfatto. Per capirci, esso svolge un ruolo nelle emozioni, per es. nel piacere di conoscersi, anche dal punto di vista delle emozioni sessuali, oppure del piacere di alimentarsi e non solo di questo, ma collega odori al ricordo di persone ed e' sviluppato, per es. in altri mammiferi.
Il termine limbico viene dal latino "limbus", solitamente tradotto con "cintura" o "fascia". Le radici più antiche della nostra vita emotiva affondano nel senso dell'olfatto, cioè nel lobo olfattivo o rinencefalo. Nei rettili, uccelli, anfibi e pesci questo rappresenta la regione suprema del cervello. Infatti l'olfatto era un senso di importanza fondamentale ai fini della sopravvivenza. Il centro olfattivo era costituito da un sottile strato di neuroni che recepiva lo stimolo olfattivo e lo classificava nelle principali categorie: nemico o pasto potenziale, sessualmente disponibile, commestibile o tossico.

Un secondo strato di cellule inviava, attraverso il sistema nervoso, messaggi riflessi per informare l'organismo sul da farsi: avvicinarsi, fuggire, inseguire, mordere, sputare. Dal momento che per noi gli stimoli olfattivi sono meno importanti, nel corso dell'evoluzione questo sistema ha assunto altri ruoli. Già con la comparsa dei primi mammiferi dal lobo olfattivo incominciarono ad evolversi gli antichi centri emozionali, che ad un certo punto dell'evoluzione divennero abbastanza grandi da circondare l'estremità cefalica del tronco cerebrale. Per questo questa parte del cervello venne chiamata sistema limbico, dal latino "limbus" che vuol dire anello.

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Questa nuova parte del cervello aggiunse al repertorio cerebrale le reazioni emotive che hanno più specificamente a che fare con le quattro funzioni della sopravvivenza (nutrizione, lotta, fuga, riproduzione) e le emozioni che gli sono proprie: ira, rabbia, paura, piacere, desiderio ecc. Quando si evolse ulteriormente, il sistema limbico perfezionò altri due strumenti: l'apprendimento e la memoria. Il sistema limbico opera influenzando il sistema endocrino e il sistema nervoso autonomo. è largamente connesso con il Nucleus accumbens tramite i circuiti cortico-striato-talamici, la degenerazione di questi circuiti è stata associata all'insorgere di sindromi schizofreniche. Inoltre il sistema limbico è innervato dalla via dopaminergica mesolimbica che ne regola il grado d'attivazione tramite azione modulatoria.

Il nucleus accumbens e il sistema limbico sembrano largamente coinvolti nei meccanismi di ricompensa e punizione, inoltre gli oppioidi endogeni e alcune droghe trovano un'abbondanza di recettori in queste strutture cerebrali. Il sistema limbico è strettamente connesso alla corteccia prefrontale. Molti scienziati ritengono che questi circuiti limbico-frontali siano coinvolti nei meccanismo di presa di decisione in base a reazioni emozionali.

Uno stato emozionale ha due componenti: una componente che potremmo chiamare "corporea" e che è la caratteristica sensazione fisica che proviamo durante un'emozione; l'altra è la componente cosciente, la consapevolezza di star provando una determinata emozione. Ad esempio, se una persona cara per il cui ritorno siamo stati in ansia ci compare dinanzi, noi sentiamo il nostro cuore sobbalzare, il respiro allargarsi, le gambe farsi molli e contemporaneamente siamo coscientemente felici. La componente cosciente è mediata da strutture corticali, in parte dalla corteccia cingolata ed in parte dai lobi frontali.


La componente corporea è mediata da diverse strutture sottocorticali: l'ipotalamo, l'amigdala ed il tronco dell'encefalo. L'emozione è il risultato di entrambe le componenti, la componente cosciente corticale e la componente corporea, dipendente da strutture sottocorticali.La stimolazione elettrica dell'amigdala provoca nell'uomo un forte stato di paura. Lesioni dell'amigdala in animali producono docilità ed assenza di reazioni di paura in risposta a stimoli che normalmente le inducono. Pazienti con lesioni che includono l'amigdala mostrano difficoltà a reagire e a giudicare le espressioni facciali di felicità, paura, disgusto o tristezza anche se non hanno alcuna difficoltà a riconoscere l'identità delle stesse facce (questa capacità è invece danneggiata da lesioni alle aree visive inferotemporali). Inoltre, esperimenti di neuroimmagine hanno evidenziato come, in soggetti normali cui vengono mostrate facce con espressione impaurita o felice, l'attivazione dell'amigdala, ed in particolare dell'amigdala sinistra, era significativamente maggiore per le facce impaurite che per quelle felici.

Il compito di questa struttura che si ripete specularmente nei due emisferi e che si colloca subito sopra il tronco cerebrale con il quale è intimamente connessa, è in larga misura quello di regolare sia i comportamenti stereotipati (o istintivi), sia le funzioni e i ritmi biologici vitali. Un tempo considerato strettamente legato alla percezione olfattiva (e chiamato rinencefalo), il sistema limbico ha complesse interazioni nervose e biochimiche con la corteccia cerebrale, e viene considerato l'elemento encefalico:  che presiede alla memoria, alle emozioni, all'attenzione e all'apprendimento. Pazienti colpiti nell'ippocampo, la parte più vicina al tronco cerebrale, hanno infatti disturbi della concentrazione, dell'attenzione, della risposta emotiva, e dei processi percettivi e di pensiero. Inoltre, stimolando elettricamente alcune zone del sistema limbico (amigdala, setto pellucido, ippoccampo si sono osservate reazioni di rabbia, agitazione ansia, eccitazione, interesse sessuale, visioni ricche di colore, pensieri profondi e rilassamento. Poiché il sistema limbico funziona in stretta interdipendenza con la corteccia cerebrale, sembra possibile che un disordine a questo livello possa scatenare alcune malattie mentali: le informazioni sensoriali che normalmente passano attraverso questa struttura, possono venire distorte fino a perdere completamente il contatto con la realtà. L'ippocampo, che svolge un importante ruolo nella risposta emotiva, attua anche un continuo confronto dei dati sensoriali con un modello appreso, permettendo di rilevare ciascun cambiamento ambientale. Al variare delle condizioni ambientali, interrompe la sua azione inibitrice sulla formazione reticolare, stimolando la vigilanza dell'organismo. Il sistema limbico è sede, ancora, dei centri della punizione e ricompensa che ci permette di valutare le nostre azioni: L'amigdala da un significato alle nostre azioni nel senso di fatti positivi o negativi.

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