Paziente geriatrico ed aspetti psichiatrici
Paziente geriatrico ed aspetti psichiatrici
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- Paziente geriatrico psichiatrico
Il riscontro di patologie psichiatriche nell'anziano non è un'eccezione ma la regola:
infatti poichè l'indice di invecchiamento è in continua crescita ci troviamo di
fronte ad anziani sofferenti, spesso emarginati in casa di riposo e scomodi alla
società industrializzata dove il vecchio è motivo di dispendio di energie e risorse.
Per tali ragioni l'anziamo, specie se demente, è costretto al letto ed a vivere
solo ed immobilizzato
SISTEMA NERVOSO E PSICHE DELL'ANZIANO
L’immobilizzazione riduce la possibilità di relazione con il mondo esterno: gli
stimoli sensoriali diminuiscono, i processi mentali subiscono un rallentamento e
così anche la capacità di orientamento. Frequente è la comparsa di una sindrome
depressiva, poiché peggiora la qualità delle relazioni interpersonali e il soggetto
si percepisce dipendente, passivo, bisognoso di cure e assistenza.
Quadri
psichiatrici
• Demenza senile
• Morbo di Alzheimer
• Depressione
reattiva e maggiore
• Psicosi
• Agitazione psicomotoria
• Confusione
Demenza senile
Si parla di demenza quando si verifica un calo di memoria e di almeno un’altra capacità
cognitiva che porta al peggioramento della funzionalità sociale o occupazionale.
Ci sono oltre 100 cause di demenza, tra cui la malattia di Alzheimer è la più comune.
La malattia di Alzheimer comporta la distruzione delle cellule cerebrali e nella
fase iniziale è caratterizzata dalla perdita di memoria a breve termine, difficoltà
nella ricerca delle parole e cambiamenti della personalità. Al progredire della
malattia, si assiste alla perdita graduale delle abilità funzionali e della memoria
a lungo termine, come pure alla diminuzione della capacità di leggere, di elaborare
pensieri e comunicare
Demenza, epidemiologia
La probabilità di sviluppare una qualsiasi forma di demenza aumenta con l’età, passando
da una persona su 1.000 con meno di 65 anni a 20 su mille nella popolazione di ultrasessantacinquenni
e oltre. Gli ottantenni o ultraottantenni hanno una possibilità su cinque di sviluppare
la malattia, e per gli ottantacinquenni ed oltre il margine si restringe ulteriormente
a uno su tre. • Nei prossimi 30-40 anni, ci si attende che la diffusione globale
della malattia di Alzheimer triplichi
Demenza e fattori di rischio
• Fattori di rischio
Mentre le cause precise della malattia di Alzheimer sono sconosciute, i fattori
di rischio studiati comprendono: l’età, il sesso, l’educazione, i traumi cranici,
il fumo, l’alta pressione sanguigna e l’ipercolesterolemia
Distinguiamo: demenze primarie e secondarie
Demenze primarie
— Demenze presenili: a) malattia di Alzheimer-Perusini: b) malattia di Pick
— Demenza senile
— Malattìa di Creutzfeldt-Jakob
— Corea di Huntington
— Altre: morbo di Parkinson, paralisi sopranucleare progress., degenerazione spinocerebellare,
complesso demenza-Parkinson di Guam, malattia di Hallovorden-Spatz.
Demenze secondarie
Demenze arteriopatiche (v. arteriosclerosi cerebrale, Bürger, Ipossia cerebrale
Malattie metaboliche: mixedema, ipoglicemia, mal. epatiche cro-niche, uremia, mal.
di Wilson, etc.
Malattie nutrizionali: sindrome di Wernicke-Korsakoff, deficienza di vit. B12, pellagra,
mal. di Marchiafava-Bignami Alcoolismo)
Intossicazioni da metalli pesanti (piombo, mercurio, manganese)
Intossicazioni da farmaci
Idrocefalo normoteso
Neoplasie
Traumi
Infezioni cerebrali (batteriche, micotiche, luetiche).
Quadri clinici
1) Disturbi dell'attenzione e della concentrazione.
2) Compromissione della memoria, con ridotta capacità di apprendimento, di memorizzazione
e di rievocazione degli eventi recenti ed anche passati. Confabulazione.
3) Riduzione del patrimonio ideativo, povertà dei contenuti ideici, ripetitività,
compromissione del pensiero.
4) Disturbi del pensiero, perdita delle capacità di aderire alla realtà con sospettività,
ideazione a sfondo persecutorio, ipocondria e gelosia.
5) Perdita delle capacità critiche e di giudizio.
6) Aumentata reattività, estrema selettività degli stimoli.Incapacità a valutare,
integrare ed analizzare le informazioni ricevute. Tendenza verso reazioni catastrofiche.
Cura della demenza nell'anziano
• Donepezil (aricept, memac): all'inizio, 5 mg 1 volta al giorno la sera, se necessario
aumentare a 10 mg al giorno dopo 1 mese; massimo 10 mg al giorno;
Galantamina (reminyl): all'inizio 4 mg 2 volte al giorno per 4 settimane, da aumentare
a 8 mg 2 volte al giorno per 4 settimane; dose di mantenimento 8-12 mg 2 volte al
giorno;
Rivastigmina (exelon, prometax): per bocca, all'inizio 1,5 mg 2 volte al giorno,
aumentando gradualmente di 1,5 mg 2 volte al giorno a intervalli di almeno 2 settimane,
se-condo la risposta
e la tolleranza; intervallo abituale, 3-6 mg 2 volte al giorno; massimo 6 mg 2 volte
al giorno
Il caso clinico reale.
Un vecchio molto confuso.
• Ricoveriamo un signore anziano di Femminamorta, località sopra Merì e sotto
S.Lucia del Mela (Messina). Sappiamo che è confuso. Gli chiediamo: perché si chiama
Femminamorta? • Ci risponde che 400 anni fa, dopo il diluvio universale, mentre
c’erano i soldati garibaldini a Merì, un soldato vinse una scommessa: sparando col
fucile avrebbe ucciso una donna a distanza, appunto nella località Femminamorta,
da cui il nome. (sic!)
L’anziano confuso, il disturbo amenziale o demenza senile
• Mancanza di lucidità e chiarezza del campo della coscienza: l'attività percettiva
è deficitaria, il malato identifica male gli oggetti del mondo
esterno, non riconosce i presenti e le persone che lo curano. II linguaggio è frammentario
ed incoerente.
- Disorientamento temporo-spaziale: il malato non sa dire il giorno, il luogo ove
si trova, la data di ingresso.
- Turbe della memoria: riguarda la memoria di fissazione e di rievocazione.
- Delirio onirico: non costante ma assai frequente. È una esperienza allucinatoria
delirante onirica. Prevalentemente costituita da allucinazioni visive (immagini
caleidoscopiche). Il paziente partecipa attivamente ed intensivamente all'esperienza
delirante. Le tematiche più frequenti sono:
a) scene oniriche a tinta terrifica; b) delirio onirico a tonalità affettiva piacevole
o esaltata; c) il cosiddetto delirio occupazionale o professionale (il paziente
vive una scena del proprio lavoro o è alle prese con le sue abituali occupazioni).
Casi realmente accaduti in reparto di demenza e psicosi
• Un paziente anziano si alza arbitrariamente dal letto alle ore 2,30 della
notte, si veste come può e si rivolge al personale dicendo che aspetta l’autobus
per Ficarra (Messina) e chiede quando
passa.
• Una paziente, che viene cateterizzata, l’indomani dice ai pazienti che è stata
violentata dal medico di turno. i parenti, piu’ pazzi di lei ,vogliono chiamare
i carabinieri.e denunciarci per violenze sessuali in reparto!
• Un vecchio, al colloquio anamnestico, ci racconta che i suoi mali derivano dal
fatto che è decaduto di rango. che lo Zar Nicola II di Russia lo ha rinnegato come
figlio, abbandonandolo in un cesto nel fiume Don. Lui proprio come Mosè è stato
salvato dalle acque e cresciuto da plebei ma nonostante tutto egli è pur sempre
nobile. che nella vita, però è stato sfortunato: infatti le donne lo allontanano,
perché dice :
• La femmina, si sà, sente puzza di soldi: lui non ne possiede e le donne per questo
lo lasciano subito.
• Un anziano signore, che si reputa grande letterato ed in possesso del perfetto
linguaggio italiano (in realtà parla in maniera sconnessa con eloquio sofferente,
ma crede di esprimersi in italiano classico letterario!) ha ricevuto la pensione
di accompagnamento per questioni sue di salute mentale ma si indigna: nessuno infatti
gli può mandare una pensione, poiché è perfettamente sano di mente:evidentemente
si tratta di un errore e la colpa è dei parenti! Decide perciò di risolvere
la questione a modo suo: scriverà al sig. Presidente della Repubblica: invia una
lettera dove spiega il sopruso ricevuto. Il Prefetto, stante il ricorso avanzato,
su incarico della segreteria del Presidente, risponde. Chiede una verifica
alla commissione e, nelle more, sospende la pensione del povero demente, in attesa
di nuovi elementi in merito alla faccenda. Ora questi è felice.
Farmaci e demenza nell'anziano
• MEMANTINA
La memantina è un antagonista dei recettori dello N-metil-D-aspartato (NMDA) e agisce
sulla trasmissione del glutammato; è autorizzata anche in Italia per il trattamento
della malattia di Alzheimer da moderata a
grave.
Altre cure
• Trattamento di supporto
In caso di crisi convulsive: fenobarbitale (Luminale cpr 0,10 g). Pos: 1-2 compresse
al giorno. difenilidantoina (Dintoina cpr 100 mg). Pos: 2-3 cpr/die.
• In caso di stato di ansia:
buspirone (Buspar cpr 10 mg). Pos: 5-10 mg 3 volte al giorno; oppure oxazepam (Serpax
cps 15 e 30 mg mg). Pos: 2-4 cpr/die; oppure alprazolam (Xanax cpr 0,25 e 0,50 mg).Altre
cure nuove
• Gli effetti collaterali extrapiramidali sono invece nettamente minori rispetto
ai neurolettici radizionali. Risperidone (Risperdal cpr 1-2-3-4 mg).
Pos: iniziare con 0,5 mg 2-3 volte al giorno ed incrementarre lentamente le dosi.
Il farmaco non va usato nella demenza multinfartuale perché determina un aumentato
rischio di ictus cerebri;
oppure quetiapina (Seroquel cpr 25 e 100 mg). Pos: iniziare con 25 mg 2-3 volte
al giorno ed incrementarre lentamente le dosi. In caso di labilità emotiva o di
depressione del tono dell'umore: imipramina (Tofranil 25 mg
cpr). Pos: 1-3 compresse al giorno; oppure fluoxetina (Prozac cps 20 mg). Pos: 1
cps/die; La fluoxetina è particolarmente utile nei pazienti obesi o bulimici in
quanto ha azione anche anoressizzante; oppure trazodone (Trittico cpr 25 e 50 mg)
Pos: 1-2 cpr/die; oppure sertralina (Tatig cps 50 mg). Pos: 1 cps/die.
In caso di agitazione
• agitazione:aloperidolo (Serenase cpr o gocce mg). oppure preferire la
promazina (Talofen gocce 4%). Pos: iniziare con 10 gtt due volte al dì incrementando
successivamente le dosi fino a
30 gtt due-tre volte al giorno.
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