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Celiachia

La malattia celiaca (MC) è considerata la più comune patologia infiammatoria cronica, dal momento che la prevalenza stimata si avvicina all'1 %. È un'enteropatia autoimmune innescata e perpetuata da un'abnorme risposta immunologica nei confronti di antigeni alimentari presenti nei cereali,  che si verifica in soggetti geneticamente predisposti in occasione di concomitanti fattori ambientali. I recenti ed importanti progressi fatti nella comprensione della patogenesi della MC hanno portato alla identificazione degli epitopi dell'agente esterno, dell'aplotipo genetico di suscettibilità e dell'autoantigene. Modernamente, si ritiene che entrambe le risposte immunitarie siano alla base del danno mucosale: una legata all'attivazione dell'immunità innata e l'altra all'attivazione dell'immunità adattativa. Il termine "celiachia" indica un'intolleranza permanente al glutine del sistema immunitario. Nei soggetti geneticamente predisposti, l'assunzione di alimenti contenenti glutine o tracce di glutine induce una reazione immunitaria anomala dell'intestino tenue.

Ne consegue un'infiammazione cronica dell'intestino, che ha come conseguenza la scomparsa dei villi intestinali. Nell’individuo sano, la parete dell’intestino è rivestita da villi, aventi la funzione di assorbire dagli alimenti le sostanze nutritive essenziali. Nell’individuo celiaco, i villi regrediscono e la mucosa intestinale è danneggiata in misura proporzionale alla gravità dell’infiammazione, per cui l’intera superficie d’assorbimento delle sostanze nutritive si riduce o scompare completamente, provocando scompensi e malnutrizione. La celiachia può manifestarsi in diverse forme: la celiachia tipica e quella atipica nonché la celiachia silente sono associate ad un danneggiamento della mucosa. La celiachia è una patologia complessa, causata da fattori ereditari e ambientali. Il ruolo della componente genetica è dimostrato dalla ricorrenza familiare della celiachia, circa 10 volte più comune nei parenti di primo grado rispetto alla popolazione generale. I geni coinvolti nella predisposizione ereditaria sono molteplici: tra questi spiccano alcuni fattori del sistema HLA, un complesso di geni in grado di riconoscere le molecole estranee all’organismo. Tale complessa cascata è responsabile del danno intestinale tipico anche se non patognomonico della mucosa e caratterizzato dalla presenza di sub-atrofìa o atrofìa completa dei villi intestinali, iperplasia delle cripte, fitto infiltrato infiammatorio della lamina propria e aumento dei linfociti intraepiteliali.

Tipi istologici di celiachia

La classica distinzione tra lesioni di tipo 1 o infiltrative, di tipo 2 o iperplastiche, di tipo 3 o distruttive a loro volta suddivise in tipo 3a lieve, 3b marcate e 3c atrofia completa, e di tipo 4 o ipoplastiche, è stata recentemente messa in discussione in quanto maggiore è il numero delle categorie, maggiore è il disaccordo degli anatomo-patologi e conseguentemente minore è l'accuratezza diagnostica. Pertanto, è stata proposta una nuova classificazione che prevede solamente un grado A comprendente i tipi 1 e 2, e un grado B suddiviso in un livello B1 comprendente i tipi 3a e 3b, e un livello B2 corrispondente al tipo 3c, mentre il tipo 4 è stato eliminato. Comunque, la sintomatologia clinica e in particolare i sintomi relativi al malassorbimento, non sono legati alla maggiore o minore gravità delle lesioni istologiche, quanto alla estensione delle stesse lungo l'intestino tenue, variabile non solo in maniera interindividuale, ma anche intra-individuale. Poiché tali lesioni hanno una gravità decrescente dall'alto verso il basso, dal punto di vista diagnostico, l'esecuzione di prelievi endoscopici a livello della seconda porzione duodenale ci garantisce la possibilità di diagnosi in ogni caso. Infatti, il gold standard è rappresentato proprio dall'esame istologico, mentre alla ricerca degli anticorpi anti-gliadina e anti-endomisio/anti-transglutaminasi nel siero, nonostante la loro altissima sensibilità e specificità, sarebbe riservato un ruolo di screening.
La mancata diagnosi di MC e quindi la prolungata esposizione all'agente eziologico esterno, determina un'aumentata incidenza di altre patologie autoimmuni, nonché di complicanze quali la MC refrattaria, la digiunoileite ulcerativa e il linfoma intestinale, queste ultime condizioni in verità rappresentanti gli estremi opposti di un'unica condizione patologica.

Sintomi della celiachia

1) Fase iniziale della sensibilizzazione al glutine

Dolori addominali
Eczemi o eruzioni cutanee
Spossatezza
Emicrania
Stato confusionale
Diarrea, gonfiore addominale
Depressione
Anemia (diminuzione del numero di globuli rossi)

2) Fase avanzata relativa alla patologia celiaca

Dolori addominali, gonfiore addominale, diarrea
Nausea
Spossatezza, perdita di peso
Carenza vitaminica e/o di minerali
Anemia (diminuzione del numero di globuli rossi)
Assenza delle mestruazioni (amenorrea)
Disturbi della crescita nei bambini

Quadri istologici della celiachia

Trattamento della celiachia

Alimentazione senza glutine

Gli alimenti in natura privi di glutine sono molti: frutta, verdura, carne, pesce e uova, ma anche prodotti come pane, pizza, pasta, biscotti e torte realizzate a base di farine prive di glutine. Durante il processo di lavorazione dei prodotti si possono verificare casi di contaminazione da glutine. Per questo motivo dal 2005 questi alimenti devono quindi essere contrassegnati con la spiga sbarrata. È importante quindi che i consumatori prestino attenzione al simbolo di assenza di glutine (la spiga di grano sbarrata). Esso offre alle persone che soffrono di intolleranza al glutine la certezza di consumare un prodotto sicuro. L’uso del sigillo è soggetto a severi regolamenti e può essere utilizzato solo per prodotti il cui contenuto di glutine è di massimo 20 milligrammi per chilogrammo; in caso di un contenuto maggiore non sono idonei. I prodotti privi di glutine sono oggi disponibili nei negozi di prodotti dietetici, nelle farmacie, nei supermercati. L’assortimento è costituito da prodotti gustosi e di alta qualità, come pane, farina, pasta e biscotti fino ai piatti pronti.

Cfr i seguenti link

  • anemie autoimmuni da anticorpi

  • Gastrite acuta

  • caso di gastrite acuta

  • Sanguinamento dalle basse vie digestive

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