Encefaliti
- Un Medicoo per Tutti
- Neurologia
- Encefaliti
cfr Coma
Babinski
Cefalea primitiva
Caso clinico reale.
Un ragazzo di 30 anni si presenta al pronto soccorso in preda a vomito, diarrea e cefalea. I segni
orientano verso una gastroenterite acuta, ma non vi e' leucocitosi neutrofila, nonostante
la febbre alta, per cui si pensa ad un'affezione virale. Il paziente comincia la
cura: viene prescritta nutrizione parenterale totale con sacca nutrizionale bilanciata,
antibioticoterapia con ceftriaxone e levofloxacina, antiemetici. Le condizioni,
tuttavia, dopo un giorno si fanno sempre piu' critiche; il paziente e' obnubilato
e lamenta cefalea nucale intensa. febbre alta e rigidita' del collo; non sono presenti
per fortuna altri segni. Il paziente trae beneficio dal trattamento con acido acetilsalicilico
per via venosa. Ci troviamo di fronte ad un caso di encefalite, insorta subdolamente.
Per fortuna, dopo rachicentesi, il liquido rachidiano risulta limpido come acqua
di rocca. Il ragazzo prosegue le cure e dopo una settimana e' fuori pericolo, grazie
Iddio !
Definizione di encefaliti
Si definiscono encefaliti (e mieliti) i processi infiammatori che colpiscono l'encefalo (e il midollo). Il
piu' delle volte si tratta di processi associati per cui si parla di encefalomieliti.
Molto spesso partecipano al processo infiammatorio anche le meningi e si avranno
allora meningoencefaliti e meningoencefalomieliti. La classificazione di queste
affezioni e' stata ed e' in parte tuttora una questione molto controversa. La definizione
stessa di encefalite non e' stata un'impresa facile dal punto di vista istopatologico.
Il tessuto nervoso per sua struttura, sia che venga colpito da agenti patogeni microbici
o virali oppure da noxae differenti, ad esempio traumatiche o vascolari, utilizza
gli stessi elementi e meccanismi difensivi che portano a un quadro di infiammazione.
E' percio' di primaria importanza la distinzione di un'encefalite «vera», in cui
i fenomeni infiammatori sono primitivi, da quei processi in cui i segni infiammatori
sono secondari ad altri eventi.
Questi vanno sotto
il nome di «complesso encefalitico secondario» di Spielmeyer. La sistemazione nosografica
dei vari complessi infiammatori si e' venuta stabilendo nel tempo attraverso l'utilizzazione
di criteri ora anatomici, ora anatomo-patologici, ora eziologici. e' ben noto come
determinate encefaliti abbiano una caratteristica distribuzione topografica del
processo: ad esempio, questo puo' essere limitato alla sostanza grigia o alla sostanza
bianca. Cio' consentirebbe una distinzione fra polio- e leucoencefaliti, distinzione
che in effetti ha ricevuto consensi fino a pochi anni fa. Tuttavia questo rilievo,
isolatamente, si e' rivelato del tutto insufficiente per una classificazione che
voglia tenere conto di tutte le variabili ed essere semplice. Importante a questo
scopo e' conoscere anche la qualita' della flogosi e cioe' se questa si caratterizza
per la presenza di leucociti, linfociti, plasmacellule, fenomeno reattivi, micro-
o macrogliali sia nodulari che diffusi, neuronofagia, partecipazione dei vasi, etc.
E pero' da tenere presente che, tranne che per alcuni processi (purulenti, luetici
e tbc), la qualita' della flogosi non risulta tipica per una data forma. Il criterio
eziologico infine sarebbe indubbiamente il piu' valido, ma e' impossibile perche' non
si conoscono gli agenti eziologici di tutte le encefaliti. Una classificazione delle
encefaliti che voglia comprendere tutte le variabili e rimanere aperta a future
acquisizioni non puo' che utilizzare i tre criteri sopra detti, ponendo l'accento
ora sull'uno ora sull'altro. Essa sara' quindi una classificazione mista eziologica
ed anatomo-patologica. Le encefaliti sono malattie che possono colpire il SNC in
modo variabile, in punti circoscritti o diffusamente, provocando lesioni ora reversibili
ora gravi ed inemendabili. La traduzione clinica di queste possibilita' comporta
quindi una notevole variabilita' di sintomatologia, decorso o prognosi. E' utile
pertanto fare precedere alla descrizione delle singole forme il quadro dei sintomi
piu' frequentemente ricorrenti nelle encefaliti piu' comuni.
Sintomatologia delle encefaliti
Il primo elemento da considerare e' lo stato di coscienza (presenza di disturbi psichici)
se talora l'encefalite puo' decorrere senza turbare minimamente la coscienza, spesso
invece si possono avere disturbi gravi, fino al coma profondo. e' da tenere presente
che il coma puo' essere espressione tanto di un interessamento diffuso dell'encefalo
quanto di una localizzazione specifica mesencefalica o diencefalica del processo
(anche con possibilita' di un quadro tipo «sindrome apallica» . Disturbi dello stato
di coscienza sono, nelle encefaliti stati di obnubilamento o di confusione mentale
con torpore psichico oppure stati di eccitamento con vaneggiamento e confusione.
Il torpore psichico o la sonnolenza possono tuttavia rappresentare segni specifici
di determinate encefaliti, ad esempio l'ipersonnia dell'encefalite letargica. Lesioni
circoscritte agli emisferi cerebrali possono produrre segni di focolaio quali aprassia,
afasie, agnosie e soprattutto epilessia: le crisi epilettiche possono essere sia
crisi generalizzate sia crisi parziali con o senza successiva generalizzazione;
talora la crisi non dipende direttamente dal processo morboso, ma e' semplicemente
da porsi in rapporto allo stato febbrile. I disturbi della motilita' sono estremamente
variabili: si possono realizzare emiplegie, monoplegie, quadriplegie o disturbi
di moto di tipo periferico a carico di nervi cranici, soprattutto degli oculomotori.
Se i disturbi della sensibilita', pur presenti e dipendenti da lesioni a focolaio,
non rivestono grande importanza diagnostica anche per la difficolta' del loro rilievo,
non rari e gravi (fino alla cecita') sono i disturbi dipendenti da lesioni delle
vie ottiche. Si va da papilliti e neuriti ottiche a segni di lesione delle radiazioni
ottiche o della scissura calcarina. Fra gli altri, ricordiamo ancora segni di compromissione
dell'olfatto, udito, gusto, nonche' vertigini, segni neurovegetativi. I segni cerebellari
sono molto frequenti, sotto forma di incoordinazione motoria. Un quadro particolare
e' l’«atassi'a acuta cerebellare», che compare in corso di malattia infettiva
generale e che di solito guarisce completamente.
RMN ENCEFALO: encefalite, edema del lobo temporale
(frecccia)
|
Frequenti sono anche i segni extrapiramidali, che costituiscono
in alcuni tipi di encefalite la sintomatologia principale. Consistono essenzialmente
in tremori, ipertonia, ipercinesie. Infine si ricorda che molto spesso sono presenti,
insieme al quadro encefalitico, segni meningei (dolore e rigidita' nucale.
Lase'gue positiva, Kernig e Brudzinski) e sintomi midollari, conseguenza
della frequente partecipazione delle meningi e del midollo al processo encefalitico
(meningoencefalomieliti). Molti autori hanno cercato di identificare, nella varia
sintomatologia encefalitica, forme cliniche corrispondenti grossolanamente a segmenti
diversi dell'encefalo colpito. Le encefaliti a prevalente lesione «corticale» provocano
principalmente disturbi psichici e segni di focolaio, mentre encefaliti a prevalente
lesione «mesencefalica» si accompagnano principalmente a disturbi di coscienza,
ipersonnia e paralisi del III e IV nervo cranico. Localizzazioni «romboencefaliche»
comportano una ricca sintomatologia cerebello-bulbo-pontina.
Diagnosi
La diagnosi generica di encefalite si basa essenzialmente sul rilievo di una sintomatologia
neurologica polifocale sul fondo di uno stato infettivo. La dimostrazione di quest'ultimo
(febbre, movimento dei globuli bianchi nel sangue, indice di Katz aumentato, astenia,
anoressia ...), cioe' di tutte le modificazioni generali dell'infezione, e' facile
quando l'encefalite rappresenta la complicanza o la conseguenza di una malattia
infettiva. e' invece piu' difficile quando l'encefalite ha valore di malattia primaria,
specie se a decorso subacuto o cronico. In questo caso di grande aiuto sono i mezzi
diagnostici strumentali e di laboratorio. Un esame fondamentale e' quello del liquor
per valutare le alterazioni dello stesso, frutto della meningite che si accompagna
all'encefalite: aumento della pressione, aumento delle proteine totali, degli elementi
figurati, delle globuline. Reperti assai gravi si hanno nelle encefaliti da brucelle,
toxoplasma, miceti.
indice