Encefalopatia porto-sistemica
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Per la formulazione della diagnosi di encefalopatia
epatica è essenziale il riconoscimento della presenza di un'importante malattia
epatica. La comparsa di un qualsiasi sintomo o segno di natura neuropsichiatrica
in un paziente con un'importante disfunzione epatica va considerata espressione
dell'encefalopatia epatica fino a prova contraria. L'approccio ai pazienti con sospetta
encefalopatia epatica si articola in tre fasi: si escludono altre cause di encefalopatia,
si correggono i fattori precipitanti e si istituisce una terapia empirica L'encefalopatia
epatica associata all'insufficienza acuta del legato (ALFA-HE) è rara ed il suo
decorso clinico ed il trattamento si distinguono da quelli che si osservano nella
malattia epatica cronica.
Esistono molle ipotesi riguardo la patogenesi dell’encefalopatia
epatica. Tuttavia, da un punto di vista operativo il concetto legato all'ammoniaca
si integra perfettamente nell'assistenza medica del paziente con encefalopatia epatica.
La diagnosi dell’encefalopatia epatica è clinica e non si basa sui livelli ematici
dell'ammoniaca.
Definizione
Presenza di un vasto spettro di ai anomalie neuropsichiatriche in pazienti con
disfunzione epatica significativa legata a meccanismi lino ad oggi incerti.
Una disfunzione epatica significativa implica tuia delle seguente caratteristiche:
· insufficienza epatica acuta
· cirrosi con o senza shunt porto-sistemici maggiori
· shunt porto-sistemici maggiori in assenza di cirrosi
Teorie fisiopatologiche
Riduzione della produzione epatica di composti che mantengono normale la funzione
del sistema nervoso centrale (SNC)
Incapacità da parte del fegato di rimuovere i composti neuroattivi derivanti dall’intestino.
Esperimenti in modelli animali favoriscono tale teoria
L’insuccesso dell'azione disintossicante del fegato è dovuto a:
1 Perdita della funzione o della massa degli epatociti
2 Bypass intra ed extraepatici del sangue splancnico
L’encefalopatia epatica (HE), clinicamente evidente o conclamata, in genere si osserva
solo dopo la perdita della funzione epatica.
Ipotesi specifiche dell'encefalopatia epatica
1 Neurotossicità diretta da ammoniaca
2 Neurotossine multiple ad azione sinergica: ammoniaca, mercaptani, acido octanoico
3 Sintesi di falsi neurotrasmettitori e squilibrio degli aminoacidi plasmatici
4 Alterazioni dei metaboliti del triptofano nel SNC, quale la serotonina
5 Presenza di benzodiazepine endogene" o "naturali"
La neurotossicità da ammoniaca non soltanto rappresenta l’ ipotesi più semplice,
ma è anche la più convalidata. Indipendentemente se corretta in parte o del tutto
(o del tutto sbagliata), è facile da comprendere dal punto di vista concettuale.
La terapia più efficace per l’HE è la riduzione dell’ammoniemia
Presentazione clinica
Encefalopatia epatica associata ad insufficienza epatica acuta (ALFA-HE) (insufficienza epatica fulminante)
Associata ad epatopatia cronica e/o a shunt porto- sistemico
1 Encefalopatia epatica subclinica
2 Episodi singoli o ripetuti di encefalopatia epatica conclamata
3 Encefalopatia epatica cronica conclamata
4 Degenerazione epatocerebrale acquisita
5 Paresi spastica
Le ultime due condizioni sono mollo rare e rappresentano le eccezioni alla regola
Diagnosi
La possibilità che si tratti di encefalopatia epatica si ha solo quando è noto
o si sospetta un'importante disfunzione epatica. Il più delle volte sono presenti
segni clinici o di laboratorio dell'insufficienza epatica e/ o dell’ipertensione
portale. Tuttavia, in una minoranza significativa di pazienti i segni della disfunzione
epatica possono essere subdoli, coinè nelle seguenti condizioni:
- cirrosi ben compensala, ad esempio epatite C, ex abuso di alcool
- ipertensione portale non cirrotica:
-
trombosi della vena splancnica
-
schistosomiasi
-
fibrosi portale non cirrotica
idiopatica
- fibrosi epatica congenita
- shunt porto-sistemici e intra ed extraepatici congeniti Elementi storici che suggeriscono
una malattia epatica occulta e/o uno shunt porto-sistemico
Anamnesi remota di uso di farmaci per via endovenosa (epatite B o C) anamnesi familiare
positiva per cirrosi (emocromatosi) residenza in aree endemiche per schistosomiasi
sepsi ombelicale (trombosi della vena splancnica) storia di pancreatite (trombosi
della vena splenica) anamnesi remota per epatite (epatite B o C. epatite alcoolica)
anamnesi passata per uso di farmaci epatotossici. ad esempio metotrexate. nitrofurantoina
Segni fisici che suggeriscono un'importante epatopatia di base
-
fetor hepaticus
-
teleangectasia a ragno (soprattutto negli uomini)
-
ginecomastia
-
perdita dei peli (negli uomini)
-
atrofia testicolare
-
perdita di massa muscolare utero
-
anelli di Kayser-Fleischer
-
splenomegalia
-
ascite
-
amenorrea
-
caput medusae
-
epatomegalia
-
segni di grattamento
-
edema
-
ecchimosi
Anomalie ai test di laboratorio
aumento dei livelli ematici di ammoniaca
ipergammaglobulinemia
trombocitopenia
leucopenia
pancitopenia
aumento dei livelli di glutamina nel liquido cerebrospinale (CSF)
riduzione del rapporto aminoacidi a catena ramificata/aminoacidi aromatici nel plasma
anticorpi anti-virus C
sierologia dell'epatite B
I punti storici, i segni fisici ed i test di laboratorio sopra-elencati possono
singolarmente o in associazione indicare la presenza di una disfunzione epatica
di base, perfino quando i test tradizionali della funzionalità epatica, quali l'albumina
sierica ed il tempo di protrombina, sono normali. Va ricordato che i pazienti con
funzione di sintesi da parte de fegato ben conservata raramente sviluppano una HE
conclamata. Di solito è necessario un fattore precipitante maggiore per indurre
un episodio di HE in tali pazienti
Encefalopatia epatica subclinica
Definita e diagnosticata in base al rendimento sub- normale ad almeno uno dei
seguenti test psicometrici in presenza di un esame neurologico di routine normale:
- Trail Test A o B di Reitan
- Digit Symbol Test
- Block Design Test
- Purdue Peg Board
Terapia
Somministrare aminoacidi ramificati in soluzione da 500 cc x tre/24 ore insieme
ad una soluzione glucosata al 33% 500 cc nelle 24 ore (medicata con insulina in
caso di paziente con diabete) che ha azione di facilitazione nel trasporto attraverso
la barriera ematoencefalica degli aminoacidi ramificati; quindi praticare clisteri
al lattulosio x tre volte/die e somministrare neomicina o rifamixina per os.
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