Il problema era conosciuto perfino nel medioevo: il sommo poeta, Dante Alighieri, parla di flatulenza nel XXI Canto dell'Infermo (...el cul
gli fè trombetta...).
La flatulenza è un fenomeno fisiologico. Anche il medico pratico, quando
visita un addome, descrive che "l'alvo è aperto a feci e gas", se la funzione intestinale
avviene in maniera corretta e la peristalsi è efficace. Quando la digestione diventa
lenta e laboriosa, la fermentazione del cibo nel tubo digestivo può generare dei
gas intestinali.
L'essere umano rilascia mediamente da 0,5 a 1,5 litri di gas al giorno suddivisi in 11-25 flatulenze circa, che per il 90% circa dipendono dall'aria ingerita (ossigeno, azoto, biossido di carbonio ecc).
E' possibile che i batteri intestinali producano gas infiammabili come il metano, anche se ciò è possibile solo nel 20% dei casi. l gas intestinali rilasciati hanno un cattivo odore che deriva principalmente da una piccola percentuale di acidi grassi come l'acido butirrico (odore di burro rancido) e da composti di zolfo come il solfuro di idrogeno (odore di uova marce) e il solfato di carbonile che sono il risultato della decomposizione delle proteine.
Buoni cibi e buona digestione.
Innanzitutto un ottima funzione intestinale ed un'alimentazione congrua è alla base
del controllo della flatulenza intestinale. Occorre evitare cibi gassificanti, per
es. le bevande gassate (coca, chinotto, acque minerali, birra ecc.) cibi gassificanti
come i legumi o la cipolla, o le patate.
Preferire alcune spezie che neutralizzano la produzione di gas
intestinali, specialmente origano, cumino, anice e semi di finocchio e gli affini
curcuma, assafetida e kombu (un'alga marina detta anche kelp utilizzata nella cucina
giapponese).
A scopo preventivo è comune l'uso di aggiungere 2-3 semi di finocchio
o un pezzetto di kombu alle zuppe di verdure e di legumi. I probiotici (yogurt,
kefir, Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus bifidus ecc.) e i prebiotici possono
ridurre la flatulenza se usati per ristabilire l'equilibrio della flora intestinale;
usati in eccesso, tuttavia, possono creare uno squilibrio che aumenterebbe la flatulenza
Come antiflatulenti sono utilizzati attualmente i siliconi (dimeticone e simeticone) ed il carbone vegetale.
I siliconi sono polimeri nella cui struttura si alternano atomi di ossigeno e di silicio cui sono legati gruppi organici; la loro viscosità aumenta quindi con l'incremento del peso molecolare.
Il dimeticone (no-gas giuliani, simecrin, silisan) ed il simeticone sono insolubili in acqua e capaci di modificare la tensione superficiale di bolle di gas, che vengono scisse in bollicine più piccole.
In tal modo i siliconi prevengono la formazione di sacche di gas nel
tratto gastrointestinale. Questi farmaci sono indicati in situazioni di flatulenza
e distensione gassosa post-operatoria ed in caso di colon irritabile, diverticolosi
e dispepsia funzionale. La loro efficacia terapeutica deve tuttavia essere ancora
meglio definita. Il carbone attivato è una polvere ricavata da vegetali per carbonizzazione
con un elevato potere adsorbente.
Il carbone attivato è utilizzato nel trattamento della flatulenza e del singhiozzo
ed in caso di avvelenamento da molti farmaci (es. barbiturici, acido acetilsalicilico,
ecc.), per impedire il loro assorbimento a livello del tratto gastroenterico. E'
da rilevare come per somministrazioni croniche il carbone attivato possa alterare
i processi di assorbimento di vitamine e di altre sostanze nutritive a livello del
tratto intestinale.
FARMACO - NOME COMMERCIALE-
Carbone attivato: CARBONESIA, EUCARBON,NEOCARBONE
Dimeticone: GEFFER, POLISILON, SILISAN
Simeticone: MYLICON
L'integrazione di enzimi digestivi
può ridurre sensibilmente la quantità di flatulenze se queste sono causate da alcune
componenti non digerite dei cibi. Gli enzimi lattasi, lipasi, proteasi, cellulasi,
saccarasi, invertasi, diastasi di malto e pectinasi sono disponibili, da soli o
in combinazioni, nei prodotti commerciali.