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Il protidogramma

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mieloma multiplo
albumina

Che cos'è il protidogramma?

Un esame di routine, detto protidogramma, è in grado di fornire preziose informazioni circa l'assetto proteico del plasma, che, a sua volta, è espressione della capacità protidosintetica del fegato e della perdita delle proteine stesse, per es. in alcune condizioni come nelle sindrome nefrosica.

L'elettroforesi del siero analizza le proteine presenti nel siero del sangue. Le proteine del siero sono importantissimi valori, che possono mettere in luce un gran numero di malattie. La maggior parte di queste proteine viene prodotta dal fegato e alcuni tipi di proteine vengono rilasciate nel sangue da cellule del sistema immunitario, cioè il sistema delle difese naturali dell'organismo.

E' un esame che deve essere effettuato a digiuno. L'uso di antibiotici può dare dei risultati non corretti.

Il fegato è la sede della sintesi della maggior parte delle proteine plasmatiche. Gli epatociti sono responsabili della sintesi di albumina, fibrinogeno ed altri fattori della coagulazione e della maggior parte delle alfa- e beta-globuline, mentre le gammaglobuline sono ubiquitariamente sintetizzate dalle cellule del sistema reticolo-endoteliale. Tra i vari metodi biochimici di determinazione, l'analisi elettroforetica è quella che ha la maggior attendibilità, unita alla relativa semplicità di esecuzione. Essa permette di separare le proteine in base alla loro mobilit in 5 gruppi: albumina, alfa 1, alfa 2, beta e gamma globuline.

Albumine

Di questa frazione l'albumina (3,5 - 5 g / dl) è la proteina che costituisce la frazione sieroproteica più abbondante. Essa, oltre a trasportare alcune molecole, rappresenta il principale regolatore della pressione oncotica, regolando gli scambi idrici a livello capillare tra il plasma e i tessuti. Insieme alla prealbumina (10 - 40 mg / dl) i suoi livelli ematici scendono in corso di epatiti virali, sindromi nefrosiche, enteriti ed ustioni.


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Alfa-1-Globuline

L'intera frazione aumenta nei processi infiammatori acuti in maniera opposta a quella albuminica. In questa frazione sono presenti l'alfa1-antitripsina e la glicoproteina acida (mucoproteine).

Alfa-2-Globuline

Similmente alla frazione alfa-1 anche l'alfa-2 aumenta nei processi infiammatori. L'aptoglobina (50 - 300 mg / dl), la macroglobulina (200 - 350 mg / dl) e l'antitrombina III (22 - 40 mg /dl) sono i suoi rappresentanti fondamentali.

Beta-Globuline

Appartengono a questa frazione il fibrinogeno (200 - 400 mg / dl) che possiede un ruolo particolare nella coagulazione del sangue, la proteina C reattiva e la transferrina (200 - 320 mg / dl) che trasporta il ferro dall'intestino ai tessuti e da questi al midollo osseo.

Gamma-Globuline

Le gamma-globuline o immunoglobuline (Ig) sono gli anticorpi. L'analisi elettroforetica consente di evidenziare alcune alterazioni come ipo- o ipergammaglobulinemie rispettivamente in conseguenza di disordini ereditari e malattie acquisite.
Una caduta dei valori dell'albumina sierica ed uni aumento delle gammaglobuline sono le alterazioni più frequentemente riscontrabili in corso di malattie epatobiliari. L'entità di queste alterazioni dipende dalla gravit e dalla durata della malattia epatica. Elevazioni delle gammaglobuline superiori al 40%, delle proteine totali e delle globuline totali maggiori di 4 gr/dl frequentemente, anche se non sempre, indicano la progressione della malattia epatica verso la cronicizzazione, ulteriormente segnalata da una contemporanea diminuzione dell'albumina a meno di 3 gr/dl. L'ipoalbuminemia e l'ipergamma-globulinemia sono anche reperti caratteristici delle varie forme di cirrosi e tendono ad essere più marcati che nel danno acuto. Nei casi avanzati i valori di albumina possono essere inferiori a 2 gr/dl, mentre le globuline totali sono superiori a 3,5 gr/dl. Valori molto elevati di globuline, superiori a 5 gr/dl sono in genere presenti negli stati precoci della cirrosi post-necrotica. Persistenti ipergammaglobulinemie con normali valori di albuminemia si riscontrano nelle cirrosi ben compensate di natura alcolica o post necrotica.

La progressione della malattia epatica alcolica verso la cirrosi è indicata da un progressivo incremento delle γ-globuline. Le alfa-globuline possono aumentare, rimanere immodificate o diminuire in corso di epatopatie (come in caso di deficit di alfa 1 anti-tripsina). Un incremento delle beta-globuline si riscontra in molte malattie epatiche ed in particolare in caso di: ostruzione extraepatica, cirrosi biliare primitiva etc, condizioni associate ad ostruzione biliare ed incremento delle lipoproteine. Il perchè ci sia ipergammaglobulinemia si spiega con la perdita della capacità opsonina del fegato, per cui gli antigeni fecali, a cui il fegato fa da filtro, superano tale barriera e stimolano le cellule immunocompetenti.  Il protidogramma riportato in alto, con un picco sulle gammaglobuline monoclonale, rispecchia un caso clinico di mieloma multiplo, dove, addirittura, il picco relativo alle gamma si attesta a 9 g/dl  e sembra simile al picco delle albumine. Le informazioni ottenute dal frazionamento proteico sono indicative della entità della compromissione epato-cellulare ed hanno significato prognostico. Nonostante quanto detto, esistono alcune limitazioni che riducono l'utilità diagnostica della determinazione elettroforetica delle proteine: in primo luogo la bassa specificità, in quanto numerose malattie extraepatiche alterano il quadro elettroforetico (mielomi ecc.); in secondo luogo la bassa sensibilità, in quanto tutte le epatopatie alterano la composizione delle proteine plasmatiche, per cui l'elettroforesi non ha sempre valore differenziante tra le varie malattie del fegato.

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