I seni paranasali sono cavità rivestite di mucosa che si trovano all'interno delle ossa del volto intorno al naso. Quando i seni paranasali si gonfiano o si irritano, l'infezione risultante è definita sinusite. Queste infezioni di solito compaiono dopo il raffreddore o dopo gli attacchi allergici. La sinusite è una malattia piuttosto comune e può essere curata facilmente. è importante notare che il tratto di efflusso del seno mascellare è situato in alto sulla pareti mediale del seno stesso. Questa particolare posizione del tratto di efflusso predispone alla sinusite mascellare quale complicanza di un'infezione virale delle vie respiratorie superiori. Il drenaggio di ciascuna delle numerose cavità dei seni etmoidali avviene nel meato medio per mezzo di minuscoli osti indipendenti, il cui piccolissimo calibro crea le condizioni per una loro facile e frequente ostruzione durante un'infezione virale delle vie respiratorie superiori.
I dati si riferiscono ad aspirazioni del seno mascellare eseguite in 5 0 pz
sintomatici. In tutti i gruppi di età, sia nei bambini che negli adulti la più comune
causa di sinusite acuta è lo Streptococcus pneumoniae con l'Haemophilus inflenzae
(non tipizzabile) al secondo pose ordine di frequenza. Nei bambini viene spesso
isolata dal seno mascellare anche la Moraxella catarrhalis (precedentemente conosciuta
come Neisseria catarrhalis e Branhamella catarrhalis. In genere, quasi il 50% di
H. influenzae e il 100% di M. catarrali sono beta-lattamasi positivi. In molte zone,
il 25-50% di S. pneumoniae non sono sensibili alla penicillina (la concentrazione
minima inibente per S. pneumoniae non sensibile è > 0.1 µg/mL. Né gli stafilococchi
né gli anaerobi vengono isolati frequentemente da pazienti con sinusite acuta. Gli
agenti virali, che si riscontrano in circa il 10% degli aspirati dal seno mascellare,
comprendono adenovirus, virus parainfluenzali e virus influenzale
Streptococcus pneumoniae 31%
Haemophilus influenzae (non incapsulato) 21 %
Rinovirus 15%
Germi Gram-negativi 9%
Germi anaerobi 6%
S. pneumoniae e H. influenzae combinati 5%
Virus influenzale 5%
Moraxella catarrhalis 2%
Esistono delle condizioni che possono aggravare ulteriormente il quadro clinico.
Stiamo riferendoci a quelle condizioni che determinano edema e congestione delle
mucose delle vie respiratorie e causano alterata funzionalità delle cellule ciliate
della mucosa nasale, con conseguente mancata pulizia delle mucose stesse e ristagno
di muco.
Esse sono
- Rinite allergica,
- rinite dovuta all'esposizione lavorativa a sostanze irritanti,
- rinite vasomotoria,
- poliposi nasale,
- deviazione del setto nasale,
- immunodeficienza.
Il minimo comune denominatore fra queste condizioni è l'impossibilità di un
regolare flusso aereo attraverso le prime vie respiratorie ma, soprattutto, l'alterata
funzionalità delle cellule cigliate, che non riuscendo più ad eliminare il muco
sono causa di ristagno favorendo la proliferazione dei batteri.
La sinusite può causare sintomi diversi a seconda dell'età:
- I bambini più piccoli hanno spesso sintomi simili a quelli del raffreddore, come
ad esempio il naso chiuso o che cola e una febbre di debole intensità.
- Nei bambini più grandi e negli adolescenti,i sintomi più frequenti della sinusite
sono: tosse secca, febbre, congestione che peggiora, mal di denti, mal d'orecchi
o dolore al volto.
- Gli adulti sono invece più soggetti ai seguenti sintomi: dolore e senso di pressione
al volto, in zone diverse a seconda del seno paranasale interessato, cefalea, febbre,
rinorrea con muco verde-giallastro, tosse grassa, mal di denti.
Un test di vecchia data, ma tuttora molto usato per la diagnosi di sinusite,
è la diafanoscopia, che consiste nell'inserimento in bocca una piccola fonte luminosa:
se la luce filtra attraverso le strutture ossee del volto i seni paranasali sono
liberi e non si è in presenza di sinusite, se viceversa non filtra o solo in parte
significa che i seni sono ostruiti da pus.
Alternative più moderne sono radiografia o TAC.
RX dei seni paranasali: Il mascellare destro, segnato dalla freccia, è opaco: sinusite |
RICORDIAMOCI CHE LA CURA LA PRESCRIVE SEMPRE IL VOSTRO MEDICO.
Premesso che le vie di scarico dei seni si sono intasate occorre avere i seguenti
obiettivi per la cura di una sinusite:
- riaprire le vie aeree nasali,
- diminuire la congestione nasale,
- alleviare il dolore e la pressione,
- diminuire il rischio di complicazioni.
Nel primo caso sono ottimi gli spray nasali, più semplicemente le soluzioni spray
saline che funzionano per la toilette delle mucose oppure spray decongestionanti
. I prodotti in commercio contengono vasocostrittori (fenilefrina, nafazolina, oximetazolina,
xilometazolina) spesso associati fra loro o con altre sostanze, ad esempio di tipo
balsamico (mentolo, eucaliptolo, canfora, niaouli) oppure con antistaminici. L'efficacia
dei vari principi attivi è sovrapponibile, cambia solo la durata d'azione: è breve
(4-6 ore) per fenilefrina e nafazolina (es. Neosynefrine, Rinazina), intermedia
(6-8 ore) per xilometazolina (es. Neorinoleina, Otrivin) e lunga (8-10 ore) per
oximetazolina (es. Actifed, Rinocalyptol, Vicks Sinex). Tenere in conto, tuttavia,
impiegando tali farmaci che non tutti i soggetti li tollerano, in quanto possono
aumentare la pressione arteriosa con gravi pericoli per la salute. Gli antistaminici
servono per combattere i problemi di allergia che provocano la congestione nasale;
gli antistaminici da banco, ad esempio la difenidramina o la cetirizina, possono
essere usati per alleviare i sintomi come il prurito, gli starnuti o la congestione
nasale. Gli antistaminici servono per combattere i problemi di allergia che provocano
la congestione nasale; gli antistaminici da banco, ad esempio la difenidramina o
la cetirizina, possono essere usati per alleviare i sintomi come il prurito, gli
starnuti o la congestione nasale.
Trovano indicazione nelle forme di sinusite acuta o cronica dove compare febbre o febbricola e persiste e si aggravano i sintomi con essudato purulento, particolarmente fetido. Si impiegano farmaci come l'amoxocillina, associata ad acido clavulanico ed i macrolidi, per es. la eritromicina, l'azitromicina, la claritromicina. Anche il vecchio bactrim (sulfametoxazolo-trimetoprim) trova indicazione. Infine nelle formi particolarmente gravi il medico può prescrive la via iniettiva impiegando il ceftriaxone.