forma sferica, riuniti in ammassi irregolari, aspetto di grappolo;
- immobili;
- asporigeni; ma mostrano notevole resistenza a condizioni ambientali
sfavorevoli;
- Gram-positivi;
Aerobi-anaerobi facoltativi, utilizzano i citocromi in presenza di O2 mentre in
ambiente anaerobio il metabolismo energetico fermentativo.
-crescita su normali terreni di coltura; su terreni solidi: colonie di
2-3mm, rotonde, margini netti, opache e con pigmentazione (aurea S.aureus, manca
S.epidermidis). Sviluppo fra i 10o e 45oC (temperatura ideale quella corporea ),
pH fra 4 e 9.
Su
cute e tessuti molli: foruncoli, favi, impetigine, infezioni deferite
(traumatiche o
chirurgiche), infezioni zone ustionate;
Sull' apparato respiratorio puo' determinare faringite laringite, bronchite, polmonite;
Sull'apparato circolatorio endocardite.
Sul sistema nervoso centrale causano meningite, ascessi cerebrali ed epidurali;
Sull'apparato urogenitale causano nefrite, infezione delle basse vie urinarie;
Sono responsabili di batteriemia con diffusione ai linfonodi e al sangue di
infezione (setticemia) con
disseminazione estesa;
Sono responsabili di intossicazione alimentare con gastroenterite che consegue all'ingestione di
cibi contaminati da stipiti produttori di enterotossine( crema, panna, roast-beef)
Si determina, in caso di sepsi una sindrome da shock tossico, ma solo per gli stipiti produttori di tossina
dello shock tossico (TSST-1) e di tossine pirogene (stimolano la produzione di
IL-1, TNF, citochine)
- Sindrome della cute (pseudo)ustionata negli stipiti produttori di
esotossine
Diffuso in molte specie animali, l'uomo e' continuamente esposto al rischio di
infezione stafilococcica, poiche' la maggior parte degli individui adulti li ospita
sulla cute e al livello del naso-faringe. Lo stato di portatore puo' essere
transitorio, continuo (portatore sano) o intermittente.
- Gli S.A sono gli agenti piu' frequenti delle infezioni cutanee (foruncolosi,
favi) che iniziano a livello delle ghiandole sebacee e dei follicoli piliferi;
infatti i batteri producono enzimi lipolitici che consentono l'eliminazione di
alcuni componenti dei lipidi cutanei (sebo) dotati di azione antimicrobica e
dall'altra l'utilizzazione come sorgente di energia dei lipidi stessi.
- Alcuni stafilococchi sono produttori di enterotossine e sono causa di
intossicazioni alimentari quando contaminano alcuni cibi ricchi di lipidi
(panna, crema).
- Gli Staphylococchi sono anche molto diffusi in ambiente nosocomiale e presentano in
alcune varianti resistenza agli antibiotici: 1) MRSA (S.A resistente
alla meticillina)
2) MRSE (S.Epidermidis resistente alla meticillina). La resistenza alla meticillina
presuppone anche una resistenza anche a tutti i beta lattamici.
S.A provvisto di una capsula (ac. glucosaminoglicano) e si distinguono almeno 11
antigeni. e' dotato di potere antifagocitario che pero' e' neutralizzato dagli
specifici anticorpi. Sulla cellula di S.A sono presenti alcune proteine che
svolgono il ruolo di adesine in grado di interagire con fibronectina, laminina,
fibrinogeno preseti nella matrice intercellulare. Ex clumbing factor o
coagulasi legata alla cellula che puo' legarsi al fibrinogeno causandone la
precipitazione
Nella parete cellulare e' collocata una proteina di superficie Antigene A ke si
proietta all'esterno,e ha carattere di antigene specifico, infatti lega con
grande affinita' la porzione Fc degli anticorpi IgA e IgM.
Avviato il processo di infezione lo SA si moltiplica negli spazi intercellulari e puo' essere causa di focolai di infezione piogena (suppurativa) a diversa localizzazione (cute, tessuti molli, apparato scheletrico, app. respiratorio). Principali strumenti di azione patogena nelle forme piogeniche sono le adesine; l'azione antifagocitaria e' dovuta alla capsula e antigene A; inoltre la produzione di catalasi, superossidodismutasi possono garantire protezione dai meccanismi di killling intrafagocitari ossigeno-dipendenti H2O2 -> H20 + 02 ) tossine che intervengono nella patogenesi delle infezioni piogeniche rappresentate dalle emolisine o citolisine alfa, beta, gamma e delta (evidenziabili su agar-sangue) e la leucocidina-PV codificate da geni a localizzazione cromosomica.
Altri prodotti sono:
1. tossina epidermolitica o esfoliativa: prodotta solo da alcuni stipiti
di S.A e provoca la Sindrome della cute ustionata da stafilococco;la tossina si
diffonde per via ematica, raggiunge lo strato granuloso dell'epidermide dove si
attiva provocando la rottura dei legami intercellulari.
2. tossina dello shock tossico (TSST-1): prodotta solo da alcuni stipiti
di S.A codificata da un gene a localizzazione cromosomica. Descritta per la
prima volta in donne durante il periodo mestruale, puo' dare segni generali di tossiemia con
manifestazioni cutanee eritematose e malfunzionamento di numerosi organi. Questa
sindrome e' riconducibile ad una elevata colonizzazione vaginale da S.A e
favorita dalla presenza del liquido mestruale e dall'uso di tamponi assorbenti.
La tossina ha la capacita' di diffondere in circolo attraverso le mucose senza la
necessita' della preventiva colonizzazione batterica e della conseguente lesione
dell'epitelio mucoso.
3. enterotossina: prodotta da alcuni stipiti di S.A che causano
gastroenteriti da intossicazione alimentare (si manifestano in focolai
epidemici) che coinvolgono i consumatori della stessa preparazione alimentare.
La gastroenterite e' la conseguenza della ingestione di cibi (ipiu' pericolosi sono
quelli a elevato contenuto di lipidi, dove la crescita degli S.A e' favorita
dalla capacita' del batterio di produrre lipasi) nei quali siano prodotte
sufficienti quantita' di enterotossina. Le enterotossine sono resistenti ai
succhi gastrici e termoresistenti. Pervenute nell'intestino interagiscono con i
macrofagi e i linfociti del MALT, stimolando l'attivazione dei linfociti T e la
conseguente liberazione di citochine proinfiammatorie cui segue la comparsa di
lesioni flogistiche a carico della mucosa che si accompagnano a sintomi
enterici.
4.esoenzimi. Si tratta di una serie di enzimi idrolitici con la funzione principale di
digestione dei materiali organici; lipasi, in grado di idrolizzare i
trigliceridi,
fostatidilcolina; nucleasi che idrolizzare RNA e DNA; ureasi che idrolizza urea
ad ammonio e bicarbonato; jaluronidasi che e' capace di abbattere le barriere ricche
di jaluronati della sostanza fondamentale del connettivo; serino-proteasi che
idrolizza il legame peptidico di amminoacidi nelle proteine
1. coagulasi : che reagendo con un fattore plasmatici e' capace di
trasformare il fibrinogeno in fibrina;
2. stafilochinasi : in grado di legarsi al plasminogeno attivandone la
conversione in plasmina capace di dissolvere i coaguli di fibrina.
1. ESAME COLTURALE : piastra di agar-sangue : le colonie di stafilococco
appaiono circondate da un alone di emolisi; piastra di agar-sale+mannite: (mannite
e' uno zucchero fermentato da S.A).
Viene aggiunto inoltre un indicatore di pH come il rosso fenolo, la piastra e'
detta di Chapman dove le colonie di S sono circondate da un alone giallo causato
dal viraggio dove sono diffusi gli acidi prodotti dalla fermentazione dello
zucchero. Le colture esaminate dopo 24-48 h di incubazione a 37oC e vengono
individuate x la presenza della pigmentazione giallo-oro (S.A) e bianchi (S.E),
x l'alone di emolisi.
2. ANALISI MICROSCOPICA : dalle colonie sospette si allestisce un preparato
microscopico colorato con metodo di Gram per controllare che le colonie siano
formate da cocchi Gram+ con disposizione a grappolo.
3. IDENTIFICAZIONE: 1) S.A si differenzia da streptococchi e pneumococchi x
la produzione di catalasi; 2) si differenzia dai micrococchi x la capacita' di
produrre acidi dal glucosio in anaerobiosi; 3) ricerca dell'attivita' Dnasica;
Per identificazione di stipiti produttori di tossina esfoliativa, TSST-1 e enterotossina si puo' ricorrere ad indagini immunologiche ( tecniche immunoenzimatiche, agglutinazione passiva di particelle di lattice ricoperte
dagli anticorpi specifici x la tossina)
a) TIPIZZAZIONE FAGICA: S.A e' sensibile a numerosi batteriofagi virulenti (si
moltiplicano nella cellula batterica e ne provocano la lisi. e' sufficiente
inoculare una piastra di agar con un notevole numero di batteri, depositare
sulla superficie in corrispondenza di diversi quadratini una goccia delle
diverse sospensioni di batteriofagi, poi incubare a 37oC x 10-12h. La presenza
di lisi in corrispondenza del quadratino indica la sensibilita' dello stipite
batterico a quel determinato batteriofago.
b) REAZIONE SIEROLOGICA:: il notevole numero di antigeni tipo specifici
presenti alla superficie degli S. e la notevole diffusione degli anticorpi
relativi nei sieri di soggetti normali (numerose occasioni di esposizione), nn
permettono di utilizzare la reazione sierologia x la diagnosi di un'infezione stafilococcica.
cfr CURA
S.A e' uno dei batteri che + spesso presenta il fenomeno
dell'antibiotico-resistenza e si manifesta molto fra i ceppi in ambiente
ospedaliero e responsabile delle stafilococcie nosocomiali. La scelta del
mezzo terapeutico deve essere sempre guidata dall'antibiogramma.
AUTOVACCINO: allestiti con lo stipite di S.A isolato dalla lesione di un
singolo paziente. Si fa in caso di foruncolosi disseminata. Si isola lo S.A
dalla lesione del paziente, si purifica e si uccide con formalina, poi si
effettuano prove biologiche su animali (inoculazione x via intraperitoneale e
registrazione della To) se nn compaiono brividi dopo inoculo e l'animale vive x
1 sett allora si esegue una microiniezione al paziente, controllo dopo 2h e
dopo 48h, e se tutto procede senza effetti collaterali o reazioni, si esegue il vaccino
per via intramuscolare alla dose
di 3miliardi/ml di cellule per ogni inoculazione. Questo autovaccino e' usato per le
persone che non hanno avuto successo con il vaccino normale.