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Difterite e tetano, vaccinazione

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I vaccini per la difterite contengono la tossina inattivata di Corynebacterium diphtheriae e l'adsorbimento con alluminio idrossido o alluminio fosfato ne favorisce l'antigenicità. Non è disponibile un vaccino antidifterico a singolo antigene, ma preparazioni combinate di vaccini. Per l'immunizzazione primaria dei bambini di età compresa tra i 2 mesi e i 10 anni si raccomanda di somministrare, di norma in 3 dosi (separate da un mese di intervallo), il vaccino per difterite, tetano, pertosse (acellulare, componente), poliomielite (inattivato) ed Haemophilus influenzae di tipo B coniugato (adsorbito). E' sconsigliato per soggetti di età uguale o superiore a10 anni.

Soggetti non vaccinati sopra i 10 anni richiedono un primo ciclo di 3 dosi di vaccino adsorbito per difterite (a basso dosaggio), tetano e poliomielite (inattivato). Una piccola quantità di tossoide difterico è sufficiente per richiamare l'immunità in soggetti già vaccinati ma il cui stato di immunizzazione si è ridotto nel tempo; non è sufficiente per provocare le gravi reazioni indesiderate che un vaccino convenzionale per la difterite rischia di indurre in un soggetto già immunizzato.

In caso di immunizzazione primaria o richiamo, per vaccinare adulti e bambini sopra i 10 anni devono essere usate preparazioni contenenti basse dosi di tossoide difterico. Una dose di richiamo deve essere somministrata 3 anni dopo il primo ciclo (questo intervallo può essere ridotto fino a un anno in caso di ritardo nell'immunizzazione primaria). Nei bambini sotto i 10 anni deve essere somministrato il vaccino adsorbito per difterite, tetano, pertosse (acellulare, componente) e poliomielite (inattivato) oppure il vaccino adsorbito per difterite (a basso dosaggio), tetano, pertosse (acellulare, componente) e poliomielite (inattivato).

I soggetti sopra i 10 anni richiedono il vaccino adsorbito per difterite (a basso dosaggio), tetano, pertosse (acellulare, componente) e poliomielite (inattivato). A10 anni dal primo richiamo (questo intervallo può essere ridotto fino a un minimo di 5 anni in caso di ritardo nella somministrazione delle dosi precedenti) dovrebbe essere somministrata una seconda dose di richiamo di vaccino adsorbito per difterite (a basso dosaggio), tetano e poliomielite (inattivato). I soggetti che intendono recarsi in paesi in cui vi è rischio di difterite devono essere vaccinati in modo completo seguendo il calendario vaccinale. Qualora siano trascorsi più di 10 anni dal completamento delle vaccinazioni indicate nel calendario, va somministrata una dose di vaccino adsorbito per difterite (a basso dosaggio), tetano e poliomielite (inattivato).

Per il personale in contatto con pazienti affetti da difterite o con campioni clinici potenzialmente patogeni o per coloro che lavorano direttamente con Corynebacterìum diphtheriae o Corynebacterium ulcerans è indicato un richiamo, in caso di vaccinazione completa; se il rischio persiste vanno somministrate ulteriori dosi a intervalli di 10 anni. I soggetti a rischio non vaccinati in modo completo devono completare il ciclo di vaccinazione primario; una dose di richiamo va somministrata dopo 5 anni e poi a intervalli di 10 anni.

A questo scopo è utilizzato il vaccino adsorbito per difterite (a basso dosaggio), tetano e poliomielite (inattivato); lo stato di immunizzazione dovrebbe essere valutato mediante titolazione degli anticorpi almeno 3 mesi dopo il completamento dell'immunizzazione. Per consigli sul trattamento di malati, portatori e individui che abbiano avuto contatti con persone infette e in caso di epidemia, rivolgersi all'Ufficio di igiene. Bisognerebbe ricostruire la storia delle vaccinazioni dei malati e delle persone con cui questi sono venuti a contatto; i soggetti che non sono stati vaccinati in modo completo devono completare la vaccinazione e i soggetti vaccinati in modo completo devono ricevere una dose rinforzata.

Antitossina difterica

L'antitossina difterica viene utilizzata per l'immunizzazione passiva; è un preparato di derivazione animale (cavallo) e sono frequenti le reazioni indesiderate dopo la somministrazione; devono essere disponibili dispositivi per la rianimazione. Viene utilizzata solo nei casi sospetti di difterite (prima di avere la conferma microbiologica); dovrebbero comunque essere svolti i test per svelare un'eventuale ipersensibilità. Non viene più utilizzata per la profilassi a causa del rischio di reazioni da ipersensibilità; i soggetti che hanno avuto un contatto e non sono vaccinati vanno visitati subito e trattati con antibiotici e vaccino.

Tetano, vaccinazione

 I vaccini contengono la tossina inattivata. In genere l'adsorbimento con alluminio idrossido o alluminio fosfato ne favorisce l'antigenicità. L'immunizzazione primaria nei bambini sotto i 10 anni consiste in 3 dosi di un vaccino combinato contenente il vaccino adsorbito per il tetano, con un intervallo di 1 mese tra le dosi . Lo schema indicato nel calendario vaccinale non solo garantisce l'immunizzazione per il tetano nel corso dell'infanzia, ma fornisce anche l'immunità di base per successive somministrazioni di richiamo. Per l'immunizzazione primaria di adulti e bambini sopra i 10 anni non immunizzati in precedenza, sono indicate 3 dosi di vaccino anti difterite (a basso dosaggio), tetano e poliomielite (inattivato) a intervalli di 1 mese .

La vaccinazione di routine dei bambini prevede 2 dosi di richiamo di vaccino per il tetano adsorbito, la prima all'inizio della scuola, la seconda al termine del ciclo scolastico. Se un soggetto è stato vaccinato in seguito a una ferita a rischio di infezione tetanica, prima di somministrare la dose di richiamo è necessario stabilire quale preparazione è stata utilizzata dopo la ferita. Se questo non è possibile, è comunque opportuno somministrare il richiamo per assicurare un'adeguata protezione contro tutti gli antigeni contenuti nel vaccino di richiamo. Un adulto che abbia ricevuto 5 dosi di vaccino possiede un'immunità che con ogni probabilità dura per tutta la vita. Un'immunizzazione attiva è indicata per i soggetti che non hanno in precedenza completato un intero ciclo di immunizzazione.

Ad adulti e bambini sopra i 10 anni può essere somministrato un ciclo di vaccino per difterite (basso dosaggio), tetano e poliomielite (inattivato). Raramente si sviluppano infezioni da tetano dopo un intervento chirurgico addominale; nei pazienti in lista per un intervento chirurgico d'elezione va pertanto valutato lo stato di immunizzazione nei confronti del tetano e se necessario va fatta la vaccinazione. Anche la tossicodipendenza da sostanze in vena è associata al tetano, pertanto i tossicodipendenti dovrebbero essere vaccinati se non sono immunizzati. Sono necessarie dosi di richiamo se vi è qualche dubbio sullo stato immunitario.

A tutto il personale di laboratorio non immunizzato va proposto un ciclo primario di vaccinazione. Le ferite sono considerate a rischio di tetano se si sono verificate più di 6 ore prima del trattamento chirurgico oppure, qualunque sia stato l'intervallo, se si tratta di ferite penetranti (soprattutto se contaminate da terra o letame)se presentano molto tessuto devitalizzato, se sono infettate o complicate da fratture scomposte o se contengono corpi estranei. Ogni ferita dovrebbe comunque ricevere una pulizia accurata. 

In caso di ferite pulite, persone con immunizzazione permanente (che hanno ricevuto un totale di 5 dosi di vaccino) e persone che hanno completato l'immunizzazione primaria (con richiami aggiornati) non richiedono alcun vaccino; persone con immunizzazione primaria incompleta o i cui richiami non sono aggiornati richiedono una dose di rinforzo con un vaccino per tetano combinato (seguita se necessario da dosi ulteriori per completare il ciclo vaccinale); persone non immunizzate (o il cui stato immunitario non è noto o che siano state vaccinate ma siano immunodepresse) devono ricevere subito una dose vaccino per tetano (a cui devono far seguito tutte le dosi necessarie per completare il ciclo). 

In caso di ferite a rischio di tetano, il trattamento è lo stesso ma con l'aggiunta di una somministrazione di immunoglobuline specifiche in una sede diversa dal vaccino; per soggetti con immunità permanente e in quelli che hanno ricevuto un'immunizzazione primaria completa, le immunoglobuline sono indicate se la ferita è ad alto rischio (per esempio in caso di contaminazione con concime). Nel caso di ferite a rischio può essere indicata anche una profilassi antibiotica (con benzilpenicillina, amoxicillina + acido clavulanico o metronidazolo).

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