Siete andati dal vostro diabetologo di fiducia per una visita di controllo e questi vi ha richiesto delle indagini di routine indicate per la persona con diabete. Se non siete sicuri che vi abbia richiesto quanto avrebbe dovuto, se pensate che è stato sbrigativo appresso riportiamo le principali indagini che di norma debbono essere prescritte al paziente diabetico. Tenete conto, però, che le indagini devono essere mirate ed avere un'indicazione specifica. Per es. un luogo comune per il paziente diabetico è avere la mania dell'autocontrollo, che è una buona norma ma che deve anche avere un senso terapeutico. Per es. se assumo metformina ed ho una emoglobina glicosilata di 6.0%, perchè eseguire tutti i momenti controlli delle glicemie con la macchinetta? Se sono in trattamento insulinico ciò ha un senso. Ricordiamo che le risorse sono poche e devono bastare per tutti.
Glicemia a digiuno e HbA1c
Profilo lipidico a digiuno, comprendente colesterolo totale, colesterolo HDL,
trigliceridi e colesterolo LDL
Test di funzionalità epatica ed eventuali approfondimenti nel sospetto di
steatosi o epatite
Microalbuminuria in tutti i diabetici tipo 2 e nei diabetici tipo 1 con durata
di malattia > 5 anni
Creatininemia (nel bambino solo in presenza di proteinuria) e stima della
filtrazione glomerulare
Nei diabetici tipo 1alla diagnosi: screening di tiroidite autoimmune e malattia
celiaca:
TSH, FT4, anticorpi antitiroide, EMA o antitransglutaminasi, IgA
Esame delle urine per valutare chetonuria, proteinuria e sedimento
Elettrocardiogramma nell'adulto, se clinicamente indicato
Visita oculistica, se indicata
Pianificazione familiare per le donne in età riproduttiva
Terapia medica nutrizionale, se indicata
Consulenza di specialista in terapia educativa, se questa non è garantita dal
medico o da altre figure del team diabetologico
Consulenza di specialista in terapia comportamentale, se indicata
Consulenza di specialista del piede, se indicata
Altre visite specialistiche se necessario
In particolare richiederemo al paziente diabetico:
-Emoglobina glicata: espressione del controllo glicometabolico cioè della
capacità di controllare le proprie glicemie, facendole rientrare, con la cura o
con la dieta per il diabete, entro parametri accettabili. I valori accettabili
della glicata devono essere idealmente < 6% (va bene pure 7% nel paziente
anziano, specie se cardiopatico). L'HbA1c riflette la glicemia media degli
ultimi 2-3 mesi, per determinare se il controllo metabolico è stato raggiunto e
mantenuto nell'obiettivo è richiesta una misurazione all'incirca ogni 3 mesi. La
regolare effettuazione dell'HbA1c permette di rilevare in modo tempestivo un
allontanamento dall'obiettivo terapeutico. Per il singolo paziente la frequenza
del dosaggio dell'HbA1c dovrebbe dipendere dalla situazione clinica, dal tipo di
terapia in atto e dal giudizio del curante. Il controllo glicemico è meglio
valutabile se si combinano i risultati dell'automonitoraggio glicemico e
dell'HbA1c; quest'ultimo, infatti, non dovrebbe essere utilizzato solo per
valutare il controllo glicemico degli ultimi 2-3 mesi, ma anche per verificare
la precisione del reflettometro utilizzato, il diario del paziente e
l'adeguatezza del piano di automonitoraggio.
Correlazioni tra livelli di HbA1c e glicemia plasmatica media su multipli test
effettuati in un periodo di 2-3 mesi nell'ambito dello studio DCCT (cfr anche
gli obiettivi della cura per il diabete). La conversione tra le due unità di
misura può essere calcolata mediante la seguente formula:IFCC-HbA1c (mmol/mol) =
[DCCT-HbA1c (%) - 2.15] x 10.929
IFCC HbA1c | HbA1c | glicemie medie |
42 | 6 | 135 |
53 | 7
| 170 |
64 | 8 | 205 |
75 | 9 | 240 |
86 | 10 | 275 |
97 | 11 | 310 |
102 | 12 | 345 |
Controlli domiciliari delle glicemie, da annotare nell'apposito diario
La presenza di albumina nelle urine è considerata normale se non supera i 25 mg
nell'arco delle 24 ore; l'aumento della sua quantità sta ad indicare una
sofferenza del rene (nefropatia) o un alterazione della superficie dei vasi e in
questo caso sta ad indicare un elevato rischio di incidenti cardiovascolari.
Possiamo avere i seguenti valori:
Valori nella norma: inferiori a 25 mg nelle 24 ore
-Microalbuminuria: i valori superano 25 mg nelle 24 ore;
-Macroalbuminuria: i valori superano 200 mg/24 ore.
La quantità di albumina nelle urine, è influenzata da molte situazioni: presenza di infezione delle vie urinarie, intensa attività fisica. Per tale motivo si conferma la microalbuminuria dopo tre determinazioni non consecutive positive. Va eseguita, se nella norma, ogni 6 mesi circa
Il dosaggio della creatinina nel sangue è espressione della salute del rene. Infatti questa molecola esprime la capacità del rene di depurare il sangue dalle score del metabolismo proteico; valori superiori a 1.4 stanno ad indicare la presenza di insufficienza renale. La sua determinazione è importante non solo per documentare un danno al rene, ma anche per decidere quali farmaci possono essere somministrati.Valori nella norma: inferiori a 1.3 mg/dl. Va eseguita, se nella norma, ogni 8 mesi circa
E un esame ancora più specifico che il medico richiede, specie nel diabetico, per studiare ulteriormente la funzionalità renale. La clearance della creatinina esprime la capacità del rene di liberare il sangue dalle scorie azotate nel senso di una valutazione del volume di sangue che il rene riesce a filtrare al minuto, espressione questo valore della capacità funzionale residua del rene stesso. In sostanza, più è alto il valore di ml al minuto e più alta è la capacità detossicante dell'emuntorio renale. il volume di sangue che il rene filtra al minuto è la clearance; è fondamentale la raccolta corretta delle urine delle 24 ore.Valori nella norma: superiori a 60 ml/minutoValori inferiori a 60 ml/minuto indicano la presenza di insufficienza renale cronica. Il valore normale della clearance di creatinina è compreso tra 95 e 140 ml/minuto nell'uomo e tra 85 e 130 ml/minuto nella donna. Va eseguita, se nella norma, ogni 8 mesi circa. Ricordiamoci che i nuovi farmaci, le glifozine, necessitano di una buona clearance per funzionare, che non può essere sotto 60 ml/min.
E' un esame "vecchio" ma molto importante: ci permette di capire la funzione del rene, la presenza di eventuali infezioni, la batteriuria, la presenza di sedimenti, la presenza di cilindri, espressioni questi di un danno tubulare renale, e la presenza di glicosuria, cioè lo zucchero nelle urine. Va eseguita, se nella norma, ogni 8 mesi circa
Serve per rilevare le infezioni delle vie urinarie; un campione di urine viene "seminato" in apposite piastre (terreni di coltura) e si valuta la comparsa di colonie batteriche. Concentrazioni elevate di batteri, anche in assenza di disturbi urinari, richiedono terapia antibiotica Valori nella norma: negativa. Va eseguita, se nella norma, ogni 8 mesi circa.
Il colesterolo è dannoso per le arterie e quando i suoi valori sono elevati nel tempo determina la formazione della placca aterosclerotica, a sua volta causa degli incidenti cardiovascolari (infarto ed ictus); Valori nella norma: inferiori a 190 mg%
E' il colesterolo " buono", riduce il rischio di incidenti cardiovascolari. Valori nella norma: superiore a 40 mg% nell'uomo, 50 mg% nella donna.
E' il colesterolo "cattivo", quello che provoca la placca aterosclerotica. Valori nella norma: inferiori a 100 mg%; se è già presente un evento cardiovascolare LDL colesterolo deve essere tenuto inferiore a 70 mg%
Sono spesso elevati nel diabete tipo 2; anche queste molecole contribuiscono all'aterosclerosi. Valori nella norma: inferiori a 180 mg%. Il controllo dell'assetto lipidico va effettuato di norma ogni 8 mesi
Serve per il controllo cardiologico, pressorio, per eventuali fatti ischemici e per modifiche elettrocardiografiche del tracciato rispetto a quelli precedenti. E' un momento diagnostico fondamentale nella cura della persona diabetica, che, ricordiamocelo, muore sempre per complicanze della malattia cardiovascolare e viene considerato, ai fini della cura, a guisa di un soggetto con infarto del miocardio.
Per controllare la retinopatia diabetica e curarla con laserterapia se del caso.