La Postura

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Definizione

La postura è la posizione che assume il corpo nello spazio e la relazione spaziale tra le varie parti del corpo (es. arti, schiena,collo, testa) al fine di garantire la posizione eretta e il movimento (funzione antigravitaria statica e dinamica).  La postura è la posizione che assume il corpo a riposo o in movimento rispetto all'ambiente circostante in opposizione alla forza di gravità. L'uomo e gli animali mantengono la posizione eretta e l'equilibrio quando la verticale dal centro di gravita cade all'interno della base di appoggio. La difficoltà di mantenere la posizione eretta dipende dal rapporto tra:
a) Ampiezza della base di appoggio
b) Altezza del centro di gravità

L'equilibrio posturale è definito come lo sviluppo di una resistenza attiva in grado di contrastare le forze esterne che agiscono sul corpo. Per fare questo l'organismo mette in atto un tono muscolare antigravitario e controlla il centro di massa del corpo. Il supporto antigravitario è prodotto dall'attivazione tonica (tono muscolare) dei muscoli estensori e dalle forze passive che scaricano sulle ossa.  Le forze prodotte servono a controllare il centro di massa, cioè il punto in cui converge la massa corporea. Si parla di orientamento posturale per fare riferimento alla posizione assunta dai vari segmenti del corpo, gli uni rispetto agli altri e rispetto all'ambiente circostante.

Il centro di massa del corpo rappresenta la posizione media della massa corporea totale: il mantenimento dell'equilibrio richiede che la proiezione del centro di massa cada all'interno della base di appoggio. Il reclutamento di tutti i muscoli del corpo ai fini del mantenimento dell'equilibrio è fondamentale per la postura del corpo. Un disallineamento del centro di pressione rispetto al centro di massa provoca lo spostamento del centro di massa. Esistono degli esercizi per valutare la capacità di orientamento posturale: per es. un soggetto puo' stabilizzare solo una parte del corpo nello spazio, come camminare trasportando un bicchiere colmo d'acqua. I segnali vestiboli sono fondamentali nella postura: per es. influenzano la sintonizzazione direzionale delle risposte posturali come nella prova di inclinazione su una piattaforma. Cio' è evidente nel mantenimento dell'equilibrio durante i movimenti del capo in cui le afferenze vestibolari e visive sono importanti per stabilizzare il corpo nello spazio.  Infatti la visione riduce le oscillazioni del corpo eretto. L'equilibrio è sotto il controllo dalle strutture vestibolo-cerebellari (nodulo, uvula e nucleo del fastigio); inoltre i fasci spino-cerebellari (lobo anteriore e nucleo interposito) connesso con la formazione reticolare. Lesioni di tali strutture inducono disturbi dell'equilibrio come oscillazioni posturali, atassia e risposte posturali ipermetriche.

Per impedire la caduta, la forza di gravità è bilanciata dalla contrazione continua, tonica dei muscoli antigravitari.
A) Muscoli antigravitari

1) Arto Inferiore
a) Glutei
b) Quadricipiti
c) Muscoli posteriori della gamba (Soieo, gastrocnemio e flessore lungo delle dita)

2) Arto superiore
a) Flessori anatomici del polso e del gomito sono normalmente antigravitari, in quanto sostengono il peso dell'arto, il bicipite e tricipite b) Muscoli estensori del gomito e di polso diventano antigravitari quando si usano le braccia come appoggio del tronco

3) Retrattori del collo
4) Masseteri, elevatori della mandibola
5) Estensori del dorso e muscoli ventrali dell'addome
 

Gli aggiustamenti postura devono provvedere a:
1) Distribuire correttamente le forze muscolari
2) Correggere ogni spostamento del centro della gravità
 Recuperare la stazione eretta dopo che sia stata perduta, prima procedendo per la testa, poi per il tronco

Gli aggiustamenti posturali vengono compiuti per mezzo di due principali tipi di meccanismi
a) Anticipatorio: area motoria supplementare
b) Risposte compensatone, evocate da stimoli sensoriali a seguito della perdita dell'equilibrio
8) Il controllo posturale è per lo piu' automatico, di origine tronco-encefalica e spinalee agisce tramite la regolazione del tono muscolare.
I principati input sono forniti da sistemi propriocettivi-muscolari, vestibolare e visivo.

 

Riflessi posturali

STATICI: recettori stimolati da una posizione del corpo, forze gravitazionali, riflessi statico-tonici. Abbiamo i riflessi posturali tonici suddivisi nei a) tonici-labirintici (ad azione sugli arti, ad azione sul collo e ad azione sugli occhi) e b) tonici cervicali (ad azione sugli arti, ad azione sugli occhi);

CINETICI: stimolo adeguato prodotto da un movimento. Provocati da una accellerazione angolare o retto lineare. Abbiamo una suddivisione in a) accelerazione angolare, riflessi di rotazione con azione sui riflessi di rotazione sugli occhi e b) accelerazione retto-lineare, pronta reattività alla caduta e reazione dell'ascensore.

Risposte di raddrizzamento
è importante recuperare la stazione eretta dopo una caduta: ad esempio, se un coniglio viene posto a testa in giu', inizialmente solleva la testa, poi solleva anche il corpo e quindi tende a ritornare nella posizione corretta. Se i labirinti sono distrutti, l'animale non si raddrizza e sarà incapace di rimettersi nella posizione corretta, e lo stesso discorso vale anche per l'uomo. Questi si chiamano riflessi di raddrizzamento, che portano al raddrizzamento del soggetto che aveva mutato la sua posizione. Prima si raddrizza la testa come risposta labirintica, poi il tronco,  risposta cervicale, ed infine, gli arti. Nel bambino è presente il riflesso di raddrizzamento che scompare al 3 mese. Tenendo il neonato sostenuto verticalmente in modo da tenere le piante dei piedi appoggiare su un piano, manifesta un riflesso d'estensione e raddrizzamento delle gambe e del tronco. Con un effetto "onda" dal basso all'alto che interessa la caviglia , il ginocchio, l'anca , il tronco ed infine alla testa. (il riflesso scompare verso i due-tre mesi).

 

Criteri di normalità della postura

In condizioni normali la linea bipupillare, la linea bisiliaca e la linea bisacromiale sono orizzontali (la spalla del braccio dominante puo' essere lievemente piu' bassa e anteriore). I fenomeni di rotazione-torsione a carico delle spalle e del bacino sono minimi. Di profilo la nuca, l'apice della curva dorsale, i glutei e i talloni sono sulla stessa verticale. Una postura corretta è importante al fine di consentire un buon equilibrio in piedi, durante il cammino e qualsiasi movimento della vita quotidiana, evitando che muscoli e articolazioni lavorino in modo sproporzionato rispetto alle loro capacità. Cio' si traduce in un rallentamento dell'usura delle parti sollecitate, riduzione dei processi infiammatori e quindi del dolore, nonchè rallentamento dei fenomeni artrosici-degenerativi.

Criteri patologici della postura

Gli effetti di una postura alterata e quindi della retrazione muscolare si manifestano a livello articolare sotto forma di compressione, rotazione assiale e traslazione, determinando modificazioni della struttura scheletrica. Le condizioni di alterata postura si associano a condizioni di scoliosi, iperlordosi, ipercifosi, valgismo e varismo delle ginocchia, ecc. e possono evolvere in disordini posturali importanti fino a vere e proprie patologie.

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