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La cura della Sindrome del colon irritabile, varieta' con stipsi

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La Sindrome del colon irritabile (SCI) si caratterizza per dolore, disturbi dell'alvo (diarrea o stitichezza flatulenza, ma non sono dimostrate lesioni, almeno evidenti della mucosa colica, anche se negli ultimi tempi si sta facendo strada la teoria infiammatoria della mucosa del colon. In particolare, facciamo riferimento ad uno studio recente: "mucosal immune activation in Irritable Bowel Syndrome: gender-dependence and association with digestive symptons", col quale si è dimostrato che alla base della sindrome da colon irritabile può essere presente una attivazione del sistema immunitario, con incremento nella mucosa di cellule immunocompetenti che infiltrano la parete d'organo, cioè del colon e che sono rappresentati dai mastociti.

Da qui l'estrema confusione circa il trattamento della sindrome. Occorre pertanto fare subito chiarezza allo scopo di chiarire se:
-Esistano alla base dei sintomi altre patologie
-Stabilire uno score che permetta di valutare la sindrome

La diagnosi si fa ancora per esclusione, cioè si basa sulla esclusione di patologie e richiede talora l'esecuzione della colonscopia o di un clisma opaco a doppio contrasto, a meno che il medico non sia certo della patologia, altrimenti ricorrerà appunto alle indagini.

I 3 sintomi più eclatanti per parlare di SCI sono:
-Meteorismo
-Diarrea o stipsi
-Dolore specie ai quadranti inferiori

 

In linea generale la cura si direziona verso il trattamento dei fattori che la determinano:

-Costituzionali
-Dietetici
-Psicologici
-Infiammatori

Quali cure sono possibili nella sindrome del colon irritabile?

a) Astensione da latte e derivati: è risaputo che un deficit di lattasi, cioè dell'enzima deputato alla degradazione del lattosio, zucchero del latte. In Italia un breath test al lattosio patologico è presente nell'80% dei casi. Ciò è spiegato su basi costituzionali e genetiche oppure perché tale deficiti di lattasi sarebbe secondario al danno infiammatorio cronico della mucosa del colon nell'ambito della sindrome stessa.

b) Diete di esclusione. Si discute e molti autori non sono d'accordo circa l'impiego terapeutico di diete di esclusione. E' vero però che esistono dei soggetti con strane allergie alimentari. Per mia esperienza professionale ho conosciuto qualche paziente che appena si cibava delle sostanze per le quali era allergico, soffriva di nausea, vomito, diarrea fino alla disidratazione, con IgE totali elevati e specifiche per allergeni alimentari. I cibi che in genere possono dare allergia sono:

- latte e derivati, uova e derivati, frutta (noci, fragole, lamponi, agrumi) , caffè e cioccolata, tè, carne di maiale e derivati, pesci, molluschi, crostacei, cipolle, aglio, zucca, cetriolo e funghi, spezie.

Il paziente deve astenersi dal loro consumo. Per esempio, se si sospetta una allergia ed intolleranza alimentare  a cibi di questo tipo, per qualche giorno ci si dovrà cibare di riso, manzo e tè leggero. Gli ormoni sessuali sono anche importanti nelle caratteristiche della IBS sesso-dipendenti e sembra che gli ormoni sessuali abbiano un ruolo nell'influenzare il sistema immunologico e così pure le funzione dei mastociti. In particolar modo i mastociti esprimono dei recettori per progesterone ed estrogeno. Inoltre nei soggetti maschi affetti da IBS sono più alti i valori di cellule T CD3+ a CD8+, mentre le femmine hanno più mastociti. I mastociti ancora possono avere un ruolo e stimolare terminazioni nervose sensitivo-motorie,oltre che avere classicamente un loro ruolo nei fatti allergici e nelle allergopatie digestive. Anche la la mesalazina ha un ruolo, così nella terapia delle forme borderline con le malattie infiammatorie intestinali croniche.

Dieta ad alto contenuto in fibre e dieta nella sindrome del colon irritabile

L'indicazione di questa scelta risiede nel fatto che si ritiene che alla base della SCI vi sia la convinzione che in caso di dieta senza scorie si determinino delle pressioni notevoli nel colon, stante la sua attività motoria segmentante e concamerante e propulsiva. Le fibre aumenterebbero il diametro dell'organo, secondo la legge di Laplace, determinando di conseguenza la pressione endoluminale. Contro questa teoria il fatto che nella SCI vi è una varietà con stipsi, ma anche una varietà con stipsi e diarrea o solo con la diarrea o solo col dolore (!). Ad ogni modo appare abbastanza giustificato impiegare diete ad alto contenuto di fibre e scoria, anche se con particolare gradualità, nei pazienti con forme di SCI caratterizzate da stipsi.

E veniamo ai farmaci.

Abbiamo molti farmaci che ci aiutano: gli antispastici, quelli, cioè, che controllano la motilità dell'organo:

-trimebutina, domperidone, cimetropio bromuro, metilbromuro di ioscina, tiropramide, propantelina, diciclomina, aloperidolo, pinaverio bromuro, eteronio bromuro, floroglucinolo, triciclasmodo, ottilonio bromuro, alverina citrato, fenoverina, loperamide.

Con tali preparati si segnalano dei risultati positivi specie con mebeverina diciclomina, porfinio bromuro, trimebutina, ottilonio bromuro, cimetropio bromuro; esistono studi anglosassoni dove è stato impiegato l'olio di menta piperita ed altre piante.

Di recente è stato proposto con successo l'uso dell'acido 3-acetil 11 cheto-beta-boswellico o AKBA, derivato terpenoide pentaciclico che ostacola in maniera dose dipendente la formazione dei leucotrieni, responsabili della stimolazione dei nocicettori, con effetto antidolorifico. Incensolo acetato che contrasta i fattori di infiammazione mucosale (TNFalfa ed inibisce l'espressione del Fattore Nucleare kB.

Impiego dei farmaci per la cura della depressione e dello stress

Si tratta della desipramina, flufenazina-nortriptilina, amitriptilina clordiazepossido, trimipramina, meprobamato, mepiprazolo, lorazepam, fenobarbital, amobarbital, diazepam, clinidio bromuro. Questi farmaci non trovano grande indicazione se non in casi limitati dove la sindrome depressiva e l'ansia fluttuante trovano somatizzazione al colon, quindi il loro ruolo è solo nella componente psichica della SCI. Esistono allo scopo dei preparati che contengono entrambe le specialità: ansiolitico+anticolinergico, però il loro impiego è discutibile. La loperamide, che è un farmaco di sintesi simile a quelli derivati dalla morfina, finora il sottoscritto lo ha impiegato solo in un paziente nell'arco di trenta anni di carriera come gastroenterologo, poiché si trattava di un paziente scarsamente controllato dagli anticolinergici, che per ragioni di lavoro, richiedeva un periodo libero dai sintomi (diarrea). Seguono gli integratori alimentari : senna, isphagula, psillio, glucomannano che creano una massa gelatinosa e facilitano l'evacuazione.

Altri farmaci: enzimi pancreatici, difenilidantoina, pentaeritrolo, menta piperita, nifedipina, diltiazem, lidamidina, timololo.

Per approfondire il tema della sindrome del colon irritabile:

Visita del paziente con sindrome colon irritabile

Cura della colonpatia funzionale

La pancia gonfia

 

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