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IL PROCESSO DI RECUPERO NELLA METILAZIONE -RUOLO DELLA TRIMETILGLICINA E METIONINA NEL CONTROLLO DEI LIVELLI DI OMOCISTEINA

TRIMETILGLICINA E METIONINA NEL CONTROLLO DEI LIVELLI DI OMOCISTEINA

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L'Omocisteina è un aminoacido solforato, intermedio della trasformazione della metionina a cisteina. La conversione dell'omocisteina a metionina (processo di rimetilazione) o la sua conversione a cisteina (transulfurazione) rappresentano le principali vie metaboliche in grado di mantenerne i livelli intracellulari entro uno stretto range.

Il suo rilascio controllato nel circolo ematico, d'altra parte, consente di misurarne le concentrazioni plasmatiche, che rappresentano un accurato indice dello stato dell'omocisteina tessutale.
Numerosi rilievi epidemiologici hanno evidenziato una correlazione fra incidenza d'eventi clinici a genesi vascolare e livelli serici d'omocisteina, (trombosi venosa e manifestazioni emboliche, maggiore incidenza di malattia aterosclerotica, ma non solo... .negli ultimi anni anche come markers di ricambio cellulare e perciò nell'Osteoporosi, nella degenerazione maculare dell'occhio, nel ricambio epiteliale e cutaneo) : in generale si può dire che elevati livelli plasmatici circolanti di omocisteina sono considerati un fattore di rischio indipendente di patologia vascolare. Elevati livelli serici di Omocisteina possono dipendere da fattori diversi, sia congeniti (deficit enzimatici), che acquisiti. L'iperomocisteinemia è in molti casi correggibile con opportuna terapia fondamentalmente di tipo vitaminico, favorendone la riconversione a Metionina. L'omocisteina è un aminoacido non proteico prodotto dal metabolismo della metionina, un aminoacido solforato essenziale che viene introdotto nel nostro organismo con la dieta (proteine). L'omocisteina si forma dalla S-adenosilmetionina (SAM) e dalla S-adenosilomocisteina (SAH). Il rapporto SAM/SAH è alla base della regolazione del metabolismo metionina-omocisteina. In un organismo ben funzionante l'omocisteina è poi nuovamente trasformata in metionina, oppure in semplici amminoacidi, che vengono facilmente eliminati dall'organismo attraverso le urine. Circa l'80% dell'omocisteina nel sangue è legata alle proteine, soprattutto all'albumina. Il restante 20%, non complessato, viene chiamato omocisteina libera.

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Questa comprende quindi sia la forma ridotta (SH) che quella ossidata (S-S).


La forma ridotta (SH) è fortemente endotelio-tossica e rappresenta circa il 2% dell'omocisteina totale. l'iperomocisteinemia è da molti ritenuta un fattore di rischio per l'aterosclerosi coronarica e l'infarto miocardico . L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) considera fino a 13 micromoli/l un valore ematico normale pertanto si parla di omocisteina alta quando si misurano nel sangue concentrazioni:
- superiori a 13 micromoli/l negli uomini adulti,
- superiori a 10,1 micromoli/l per le donne,
- superiori a 11,3 micromoli/l nei ragazzi di età inferiore ai 14 anni.
Le raccomandazioni della Task Force Internazionale per la Prevenzione della Malattia Cardiovascolare dicono che: secondo la prassi corrente i livelli di omocisteina > 12 micromoli/l meritano attenzione. L'omocisteina prodotta viene riversata nel sangue ed eliminata principalmente per via urinaria, in genere come omocistina. L'omocistina è scarsamente solubile in ambiente acido e, se in eccesso, può dare luogo a calcoli radio-opachi nelle vie urinarie o a cristalli esagonali rosso-scuro che si ritrovano nel sedimento urinario. Qualora si verifichi una riduzione funzionale dei reni si avrà una riduzione dell'escrezione urinaria di omocisteina-omocistina con conseguente aumento dei valori plasmatici.

Se si somministrano adeguate quantità di VITAMINA B6 (forma biologicamente attiva PLP Piridossalfosfato), molta dell'Omocisteina prodotta viene convertita in Cistatione, un importante antiossidante naturale. Metà dell'Omocisteina normalmente prodotta dall'organismo viene tuttavia detossificata in questo modo; l'altra metà viene detossifi'cata attraverso un ulteriore processo denominato Transmetilazione : il 5-metil-tetra-idrofolato, prodotto dall'acido folico, cede il suo gruppo metilico all'Omocisteina convertendola in Metionina.

La Metionina (prodotto di metilazione dell'Omocisteina) produce elevate concentrazioni di SAM-e (S-adenosil-Metionina), un antidepressivo naturale ed un donatore di gruppi metilici; l'aumento di SAM è utile sia nella prevenzione sia nel trattamento di diversi disordini metabolici inclusi quelli causati da gravi stati di deficit organico, come nel paziente neoplastico. è comunque uno degli aminoacidi essenziali con attività antiossidante. è molto importante per il funzionamento del fegato dove impedisce un anormale accumulo di grasso e la produzione di anticorpi. Può essere convertita in cisteina in presenza di VITAMINA B12.

In combinazione con inositolo e vitamine del gruppo B aiuta il fegato che si trova in uno stato di sofferenza. Inoltre partecipa alla formazione di carnitina, colina, creatina, adrenalina, etc. ed interagisce con altre sostanze per disintossicare da composti dannosi, è inclusa nella supplementazione come agente antifatica.
La Trimetilglicina (Betaina anidra o TMG) risulta una molecola molto importante soprattutto nel processo di detossificazione e generalmente viene ricavata dalle Barbabietole da zucchero; infatti essa, essa interviene nella transmetilazione, cioè nel processo per mezzo del quale i gruppi metilici (-CH3) vengono trasferiti da una molecola ad un'altra; questo è un processo biochimico indispensabile per il metabolismo e la rigenerazione cellulare.
Accanto agli aminoacidi Metionina e alla Colina, essa fornisce in tal modo i gruppi metilici alla cellula stessa e perciò entra di diritto a far parte dei cosiddetti Donatori di Metili.Fondamentalmente, la Trimetilglicina è un agente metilante che svolge un ruolo importante soprattutto nel processo di detossificazione dell'Omocisteina (potente ossidante e generatore di radicali liberi nonchè causa della ossidazione del colesterolo LDL . primo step per l'attacco alla parete vasale arteriosa nella generazione della
placca aterosclerotica) quando questa si converte in Metionina.
L'organismo vivente metabolizza infatti solo piccole quantità di Omocisteina ed è noto che determinate quantità essa è tossica: si può quindi affermare che l'Omocisterna è un ottimo indicatore biochimico dell'efficienza della metilazione da parte delle cellule e in particolare del recupero dei gruppi metilici nel metabolismo degli aminoacidi.La Trimetilglicina stessa converte infatti l'omocisteina in Metionina e S-adenosilmetionina (SAME) e il ciclo di recupero ricomincia di nuovo. Pertanto l'impiego in terapia di betaina, metionina, colina, vitamine del gruppo B trovano indicazione nell'iperomocisteinemia.

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