Nessun farmaco è in grado di sostituirsi ad un corretto
stile di vita;
Nessuna medicina funziona se non si attua prima l'attività fisica ed una
alimentazione
corretta nel paziente diabetico (cfr
il conteggio dei carboidrati nella dieta, la
dieta nel
diabete,
life style)
I tipi di farmaci disponibili sono
molti, in genere tutti hanno la loro efficacia, l'importante è usarli bene, nelle
persone giuste e nel momento giusto, e saperli associare in modo corretto tra loro
In generale la regola delle terapie del diabete di tipo 2 è quella di iniziare con il life style e
quindi inserire la metformina e poi, se il
controllo non è più efficace, aggiungere altri farmaci in sequenza, fino alla terapia
insulinica, combinata o da sola, mentre nel diabete di tipo 1
la sola terapia è l'insulina (cfr
il diabete)
L'obiettivo è quello di tenere sempre i valori
di emoglobina glicosilata al di sotto del 7%.
Premesso che oggi, 2023, le nuove linee guida consigliano di preferire alcuni farmaci rispetto ad altri, per esempio, in prima battuta consigliano che il diabetologo impiegi gli SGLT2 inibitors, i GLP1 ar, mentre ammettono l'uso dei DPPIV inibitors e sconsigliano l'uso delle vecchie sulfaniluree, dell'acarbose e delle glinidi, vediamo quali sono gli strumenti nella borsa dell'artigiano diabetologo.
E' l'ormone naturale, assolutamente identico a quello prodotto dal pancreas umano
Ormai le tecniche genetiche hanno permesso di sintetizzare in laboratorio una molecola
assolutamente identica a quella umana
Abbastanza recentemente, poi, sono state
prodotte molecole insuliniche a tempi di azione programmati: rapide, rapidissime,
intermedie o lente
L'insulina è il trattamento obbligatorio ed insostituibile in
tutti i casi di diabete di tipo 1
Senza insulina il diabetico di tipo 1 non è in
grado di sopravvivere
Nel diabete di tipo 2 avanzato, o complicato, la terapia
insulinica è quella di scelta
L'insulina va somministrata sempre per iniezione
sottocutanea, con siringhe adatte o con "penne" appositamente realizzate, con aghi
molto sottili, del tutto indolori
Si possono utilizzare molti "schemi" di cura
insulinica, ma il migliore in assoluto è quello che prevede quattro somministrazioni
quotidiane: tre prima di ogni pasto di insulina ad azione rapida o rapidissima,
ed una di insulina intermedia o lenta
Arrivare alla terapia insulinica è il modo
più naturale e corretto di curare un diabete che non risponde più bene alle cure
orali
L'insulina è sempre da usare in caso di malattia acuta intercorrente, o di
intervento chirurgico, fino al momento in cui non sarà più necessaria.
Si tratta di una sostanza che migliora la sensibilità dei tessuti, ed in particolare
del fegato, all'azione dell'insulina prodotta dal pancreas
Quindi contrasta l'insulino-resistenza
che è tipica del diabete di tipo 2
Riduce anche l'assorbimento del glucosio
e dei grassi dall'intestino, e perciò è indicata in soggetti che debbono perdere
peso
Ha dimostrato notevole efficacia nella prevenzione delle malattie cardiovascolari
acute
Ha indicazione nel diabete di tipo 2 all'esordio, associata alle modificazioni
dello stile di vita
Quando la terapia con la sola metformina perde di
efficacia, si può associare con tutti i seguenti farmaci
Riduce e rallenta l'assorbimento intestinale degli zuccheri
Può essere usato all'inizio
del diabete
E tuttavia scarsamente tollerato per i disturbi intestinali che può
provocare.
Rappresentano la famiglia di farmaci orali per il diabete più datata
Agiscono
stimolando le cellule del pancreas a produrre più insulina
L'indicazione è più
per soggetti non grassi o in sovrappeso
Attenzione agli anziani: chi vi scrive
ne ha visti parecchi al pronto soccorso in coma ipoglicemico con sospetto di vasculopatia
acuta!
Repaglinide è l'unica molecola in commercio in Italia
L'azione è stimolante della
produzione di insulina dalle cellule insulari pancreatiche
Provocano difficilmente
ipoglicemie
E' un farmaco ottimo, da impiegare con successo anche nel nefropaziente,
con azione veloce ed emivita di qualche ora, quindi ottimo anche per il controllo
delle glicemie nel post-prandium
Ha dimostrato una buona efficacia nella riduzione del
rischio cardiovascolare nel diabete
Tuttavia hanno effetti collaterali importanti,
per cui debbono essere usati da esperti
Meglio in associazione che da soli
Ottimi
per il controllo dell'insulinoresistenza nel paziente in sovrappeso; da non impiegare
nel cardiopatico in fase di scompenso di pompa, con edemi declivi che potrebbe incrementare.
Si tratta di un analogo di un ormone umano, il GLP 1, che stimola le cellule
pancreatiche a produrre insulina
Si deve somministrare due volte al giorno per
iniezione sottocutanea, ed appare molto promettente in luogo della terapia insulinica,
quando esista ancora una discreta capacità del pancreas a produrne
E' il capostipite
di tutta una serie di altri farmaci come per esempio la liraglutide (victoza)
o il bydureon, ecc
Sono farmaci che aumentano nel sangue la
quantità del GLP 1 umano e, quindi, stimolano il pancreas a produrre più insulina
in risposta a glicemie alte
Con glicemie normali non funzionano e quindi raramente
possono provocare ipoglicemie
Sono molto recenti
In tutte le sperimentazioni effettuate
non sono ancora emersi importanti effetti avversi collaterali.
TIPO DI FARMACO (FAMIGLIA 0 CLASSE) | VIA DI SOMMINISTRAZIONE E MECCANISMO D'AZIONE | INDICAZIONI | POSSIBILI EFFETTI AVVERSI 0 COLLATERALI |
Insulina | Iniezione sottocutanea Riduce in modo naturale il glucosio nel sangue |
Diabete di tipo 1 Diabete di tipo 2 avanzato o complicato | Ipoglicemia (eccessivo abbassamento del glucosio nel sangue) Aumento di peso |
Biguanidi (metformina) | Orale Migliora la sensibilità del fegato all'azione dell'insulina |
Diabete di tipo 2 all'esordio, specie in soggetti sovrappeso Può essere associato con qualsiasi altro farmaco, compresa l'insulina | Lievi disturbi gastrointestinali Raramente ipoglicemia In circa il 5% dei soggetti non è tollerato per diarrea, nausea o vomito |
Acarbose | Orale Rallenta la digestione degli zuccheri nell'intestino | Diabete di tipo 2 specie in soggetti obesi o sovrappeso | Disturbi intestinali |
Sulfaniluree (glibenclamide, gliclazide, glimepiride, ecc.) Glinidi (repaglinide) | Orale Stimolano la secrezione di insulina dalle cellule del pancreas |
Diabete di tipo 2 non obeso, con elevate
glicemie a digiuno Possono essere associate con qualsiasi altro farmaco, compresa l'insulina |
Ipoglicemie anche gravi (il rischio è minore con le glinidi) Aumento di peso |
Tiazolidinedioni (glitazoni) (pioglitazone, rosiglitazone) | Orale Migliorano la sensibilità dei tessuti all'azione dell'insulina |
Diabete di tipo 2 in sovrappeso, specie
con obesità addominale Possono essere associati con gli altri farmaci orali Anche con l'insulina ma con cautela |
Edemi (gonfiori) Scompenso cardiaco Osteoporosi Aumento di peso |
Incretino mimetici (exenatide, liraglutide) | Per iniezioni sottocutanee Migliorano la produzione di insulina dalle cellule del pancreas Riducono la produzione di glucosio da parte del fegato |
Diabete di tipo 2 in sovrappeso Possono essere associati con metformina, sulfaniluree, glitazoni | Nausea e, più raramente, vomito |
Inibitori del DPP4 (sitagliptin, vildagliptin, linagliptin, alogliptin ecc) | Orale Migliorano la produzione di insulina dalle cellule del pancreas Riducono la produzione di glucosio da parte del fegato |
Diabete di tipo 2 in sovrappeso Possono essere associati con metformina e/o sulfaniluree o con glitazoni | Nausea, basso livello di glucosio nel sangue, mal di testa, flatulenza, gonfiore dei piedi |
Inibitori del SGLT2 |
Orale Essi agiscono a livello renale bloccando appunto il riassorbimento del glucosio Noi sappiamo che il rene regola l'omeostasi dell'intero organismo e riassorbe il glucosio che è stato filtrato interamente, a prescindere da quote eccessive che superano il valore del TM o tubular maximum, in genere fino a valori di glicemia di 150 mg/dl tutto il glucosio è assorbito per intero. |
diabete tipo 2 | Non utilizzare nel paziente con insufficienza renale |
Essi agiscono a livello renale bloccando appunto il riassorbimento del glucosio
Noi sappiamo che il rene regola l'omeostasi dell'intero organismo e riassorbe il
glucosio che è stato filtrato interamente, a prescindere da quote eccessive che
superano il valore del TM o tubular maximum, in genere fino a valori di glicemia
di 150 mg/dl tutto il glucosio è assorbito per intero.
L'aspirina, riduzione della coagulazione del sangue
Il più importante ed
il più usato è l'aspirina, il cui uso, nei diabetici al di sopra dei 40 anni, è
molto indicato quando non vi siano intolleranze
L'aspirina ha l'effetto di ridurre
la coagulazione del sangue e quindi di ridurre il rischio di trombosi arteriosa
I prodotti in commercio in Italia sono a basso dosaggio e confezionati in modo da
ridurre i possibili effetti collaterali sullo stomaco da parte dell'aspirina: il
dosaggio usuale è di circa 80-100 mg al giorno, tutti i giorni dopo un pasto.
Farmaci per l'ipertensione (pressione arteriosa alta)
Circa il 60% dei diabetici
di tipo 2*è iperteso e questa percentuale cresce con il crescere dell'età
L'ipertensione
è una condizione da curare sempre, ma nel diabetico esiste una ragione aggiuntiva
rappresentata dall'aumentato rischio di malattie cardiovascolari, e gli obiettivi
che i medici si propongono di raggiungere nella persona con diabete sono più ambiziosi
che nel resto della popolazione ipertesa
Se infatti in una persona ipertesa ipertesa
non diabetica ci si accontenta di raggiungere i 140/90 mm Hg, nel diabetico di tipo
2 questi valori scendono a 130/80 mm Hg
A questo proposito si ricorda come nella
quasi totalità dei casi per controllare la pressione arteriosa non basta un
solo farmaco, ma spesso ce ne vogliono diversi, di diverso tipo
è sempre buona
norma affidarsi al proprio medico per la scelta della cura e seguirla con scrupolosità
e costanza, controllando con frequenza i valori di pressio-ne anche a casa propria
o dal farmacista, oltre che nello studio del medico di famiglia.
Farmaci per il colesterolo
Può essere spesso necessario, per la persona
con il diabete di tipo controllo il colesterolo e/o i trigliceridi
I farmaci disponibili
sono molto efficaci e la legislazione italiana ne consente la somministrazione gratuita
in caso di diabete allo scopo di ridurre il rischio cardiovascolare.
SAPERSI AUTOCONTROLLARE DA SOLI SIGNIFICA ESSERE I MIGLIORI MEDICI DI SE' STESSI
Rendere la persona affetta da diabete corresponsabilizzata al massimo nella
gestione della sua malattia, fino a diventare il medico di se stesso, è e deve essere
il primo obiettivo di ogni specialista
I principali strumenti sono:
il controllo domiciliare della glicemia
La possibilità di dotarsi a bassissimo
costo, o addirittura gratuitamente nella regolamentazione di molte regioni, di piccoli
apparecchi, chiamati "refi etto metri" o "glucometri", in grado di leggere in una
goccia di sangue su una minuscola striscetta la quantità di glucosio in qualsiasi
momento della giornata, ha rivoluzionato il sistema dei controlli del diabete
Con
questo metodo basta una semplicissima piccola puntura del polpastrello di un dito
per conoscere qual è la glicemia in ogni momento della giornata
E quindi fondamentale
che i controlli siano precisi e programmati nell'arco della settimana, seguendo
lo schema suggerito dal medico di famiglia o dal servizio di diabetologia, e soprattutto
che vengano annotati su un diario i risultati; tale sistema ha indicazione per la
cura del paziente diabetico che necessita di adeguamento della cura.
un diario per il diabete
Tenere un diario con i risultati è indispensabile:
serve alla persona diabetica per capire qual è il suo grado di controllo del diabete
e serve soprattutto al medico per valutare l'efficacia della cura e la necessità
di rinforzo, magari anche solo psicologico
Oggi la maggior parte degli apparecchi
sono anche forniti di sistemi computerizzati per trasferire su computer i dati.
MA SOPRATTUTTO, CONTA ESEGUIRE IL PRELIEVO BIOUMORALE DELLA
EMOGLOBINA GLICOSILATA,
ESPRESSIONE DEL CONTROLLO DEL DIABETE NEGLI ULTIMI TRE MESI
Le medicine per il diabete, indicazioni e consigli.