Specialista in Geriatria
Dirigente Medico I livello UOC Medicina Interna Ospedale di Taormina
Nei paesi industrializzati la stipsi nella popolazione anziana rappresenta un grande problema, testimoniato dal fatto che con lavanzare delletà aumenta luso abituale di lassativi.
Hale e collaboratori hanno condotto il più ampio studio sullargomento, pubblicato nel 1986 sul Journal American Geriatrics Society, documentando come dal 21 al 35 % ( a seconda delletà) di 1888 donne di età>65 anni e dal 9 al 26% di 1110 uomini ( sempre di età> 65 anni) lamentavano una stipsi ricorrente.
La stipsi è definita
come una frequenza di evacuazioni inferiori a tre a settimana. Una frequenza inferiore
non deve preoccupare o necessariamente essere trattata: infatti si può tranquillamente
accettare una defecazione una sola volta alla settimana se ad essa non si associa
dolore o meteorismo oppure non rappresenta una variazione recente dellalvo dellanziano.
Secondo la più recente
versione dei criteri diagnostici di stipsi funzionale ( Roma III) si intende per
stipsi:
1) La presenza di due o più delle seguenti caratteristiche ( in almeno il 25% delle
scariche):
a) sforzo nella defecazione;
b) Presenza di feci dure o fecalomi;
c) Sensazione di incompleta evacuazione;
d) Sensazione di ostruzione o bloco ano-rettale;
e) Necessità di ricorrere a manovre manuali per la evacuazione;
f) Meno di tre scariche a settimana
2) Evacuazioni rare senza luso di lassativi;
3) Esclusione della diagnosi di Sindrome dellintestino Irritabile.
La stitichezza si divide in primaria e secondaria a seconda della causa sottostante.
Quella primaria può essere causata da tre meccanismi:
1) rallentato transito, le feci transitano lentamente lungo il colon e si percepisce
meno la distensione dellepareti del retto che avvia la defecazione. Questa alterazione
è prevalentemente dovuta a una disfunzionedella muscolatura liscia del colon o alla
sua innervazione;
2) alterazione della defecazione, caratterizzata dalla difficoltà di espellere le
feci dal retto;
3) sindrome dellintestino irritabile nella quale il fastidio o il dolore durante
la defecazione rappresentano il
sintomo principale e compromettono levacuazione.
La stitichezza secondaria è provocata prevalentemente dallutilizzo di alcuni farmaci
quali gli analgesici oppioidi, anticonvulsivanti, antidepressivi, antistaminici,antipertensivi,
diuretici e neurolettici; da condizioni particolari quali anoressia, disidratazione,
iperglicemia, ipocaliemia,ipotiroidismo, ignorare il bisogno di defecare, dieta
a basso apporto di liquidi e sedentarietà.
La compromissione dello stato generale di salute, età avanzata, soprattutto oltre
gli 84 anni, la politerapia (>5 farmaci ), una riduzione della mobilità e dellattività
fisica sono tutti fattori determinanti linsorgenza di stipsi nellanziano. Luso
stesso di alcuni lassativi in cronico può peggiorare la situazione per la distruzione
dei neuroni del sistema nervoso mioenterico con dilatazione del colon e rallentata
motilità intestinale. Il ruolo della dieta non è stato ancora del tutto chiarito.
Se da un lato è stato dimostrato che laumentata introduzione di fibre riduce la
frequenza di affezioni gastrointestinali quali la malattia diverticolare, il carcinoma
del colon retto e la stipsi, dallaltro la loro assunzione determina solo un aumento
della massa e consistenza delle feci, ma non ne aumenta la velocità di transito
intestinale.
Tac addome smdc: anse enormemente dilatate,
con livelli, feci e fecalomi diffusi ovunque,
tra le anse, condizione di stipsi cronica in
anziano allettato
Nella maggior parte degli anziani la stipsi è determinata da un rallentato
transito delle feci intestinale. Può trattarsi di unalterazione generalizzata
della motilità della muscolatura liscia colon-rettale oppure di una limitazione
limitata allanoretto, condizione questultima definita come dischezia, dovuta allincapacità
della muscolatura del pavimento pelvico di rilassarsi durante la defecazione. In
ogni caso, le feci per la prolungata permanenza nel colon vanno incontro a maggiore
disidratazione con successivo indurimento. Volendo schematizzare, i fattori che
predispongono gli anziani alla stitichezza sono di natura intrinseca, ovvero dovuti
a cambiamenti della fisiologia colica e della funzione anorettale e di natura estrinseca,
ovvero legati ad abitudini alimentarinon corrette e allassunzione di più farmaci.
Fanno parte dei
fattori intrinseci:
a) riduzione del numero di neuroni nel plesso mioenterico e della loro capacità
di rispondere alla stimolodella defecazione;
b)aumento dei depositi di collagene nel colon con conseguente riduzione del transito
intestinale;
c) riduzione dellintensità dello stimolo nervoso inibitore della muscolatura liscia
colica con conseguentecalo dellattività di segmentazione del colon;
d)aumento dellassorbimento di acqua a livello colico con conseguente formazione
di feci dure e di difficoltàdi evacuazione;
e) riduzione della capacità di percepire e rispondere allo stimolo anorettale e
alle sensazioni perianali;
f) necessità di aumentare il volume della massa fecale per attivare lo stimolo rettale
e promuovere lurgenza di defecare;
g) diminuzione della pressione e della resistenza dello sfintere anale probabilmente
secondaria a una ridotta massa e contrattilità muscolare associata, nelle donne
pluripare, a un danneggiamento anche parziale del nervo pudendo;
h) nelle donne anziane è presente uninsufficiente apertura dellangolo anorettale
causata da un mancato
rilascio del muscolo puborettale che, in condizioni di riposo (Figura 1A), forma
una fascia intorno alla
giunzione rettoanale mantenendo costante lampiezza dellangolo anorettale che garantisce
la continenza;
durante la defecazione (Figura 1B), il ridotto rilascio del muscolo provoca la permanenza
delle feci nel
retto con conseguente riassorbimento dellacqua e rischio di fecalomi.
Figura 1. Meccanismo della defecazione,
adattato da Brugnolli A, Dello Russo C, Saiani L 2010
La scarsa assunzione di liquidi, una dieta povera di fibre, la ridotta attività fisica e le abitudini intestinali scorrette come ignorare, rimandandolo, il bisogno di defecare fanno parte dei fattori estrinseci.
Una scarsa assunzione di liquidi è legata a un rallentato transito colico e a una scarsa eliminazione di feci; una dieta povera di fibre influenza il tempo di transito intestinale poiché comporta un volume ridotto della massa fecale e riduce la frequenza delle evacuazioni. La stitichezza è altrettanto comune nelle persone che fanno poco esercizio,con rischio più alto per le persone costrette sulla sedia o a letto. Anche la ridotta privacy, linaccessibilità dei servizi igienici e la dipendenza da altre persone per assistenza possono contribuire allo sviluppo della stitichezza. Infine la stitichezza può manifestarsi a causa di ansia, depressione e deterioramento cognitivo(incapacità a riconoscere lo stimolo di evacuare).
Nel valutare un anziano che lamenta stipsi bisogna porre particolare attenzione
alla ricerca di eventuali sintomi rivelatori di patologie che possono compromettere
la motilità intestinale come lipotiroidismo, liperparatiroidismo, la sclerodermia,
il Morbo di Parkinson, lictus cerebrale, la neuropatia diabetica.
Inoltre allanamnesi vanno ricercati lassunzione di alcuni farmaci che compromettono la motilità intestinale come gli antidepressivi, gli oppiodi, gli antiacidi contenenti carbonato di calcio o idrossido di alluminio, anticolinergici, FANS, calcio antagonisti( in particolare il verapamile). Di solito la stipsi idiopatica dovuta allalimentazione o a farmaci non si accompagna ad altri sintomi, mentre se sono presenti dolori addominali, emorragia rettale bisogna fortemente sospettare la presenza di neoplasie o altre lesioni stenosanti del colon.
Lesame fisico generale di solito non aiuta nel differenziare le cause della stipsi
tranne nel caso di masse addominali localizzate alla palpazione oppure la presenza
di lesioni anorettali quali ragadi, fistole, stenosi, cancro dellano o emorroidi.
Lesplorazione digitorettale è più utile per valutare il tono dello sfintere anale
interno, la forza dello sfintere anale esterno e dei muscoli puborettaliche per
rilevare ragadi o emorroidi, in questo caso è molto più utile una anoscopia. Il
canale anale, di solito contratto, a volte può essere rilasciato: ciò si verifica
in particolari situazioni come lictus cerebrale, le neuropatie periferiche, traumi
del midollo spinale o conseguenza di cicatrici postoperatorie. In questi casi la
stipsi è dovuta ad una alterazione del meccanismo della defecazione.
Dal tipo di consistenza o quantità delle feci presenti nel retto si può valutare
il tipo di stipsi. Nel caso di alterazioni del meccanismo della defecazione ci sono
parecchie feci presenti in ampolla, al contrario nella stipsi da atonia intestinale
o da colon irritabile se ne trovano poche o addirittura sono assenti. Lo studio
del colon tramite clisma opaco o indagini endoscopiche è fortemente consigliato
nei pazienti anziani che presentano associata alla stipsi dolore addominale e emorragia
rettale macro o microscopica, per la ricerca di eventuale carcinoma del colon retto,
soprattutto se la stipsi rappresenta una variazione recente dellalvo.
Utile pure tale studio per evidenziare megacolon, volvoli o stenosi benigne, di solito di natura ischemica. In caso di uso cronico di lassativi in particolare antraceni tipo aloe, cascara e senna, si può riscontrare alla colonscopia una iperpigmentazione scura puntiforme o diffusa del colon, nota come melanosi del colon. Mediante lingestione di markers solidi radiopachi, sotto forma di capsule, si può pure valutare la velocità del transito intestinale con esecuzione di radiografie a 5-7 gg: circa l80% di capsule vengono normalmente eliminate in 5 gg, il 100% in 7 gg. Inoltre se i markers si localizzano in particolari sedi dellintestino si può avere già il meccanismo alla base della stipsi, mentre il loro reperto diffuso in tutto il colon, indica una atonia generalizzata.
Le prove per la motilità del colon vengono eseguite solo in centri specializzati e consistono nella misura dellattività pressoria nel colon distale e nel retto mediante particolari cateteri introdotti attraverso lano. Sebbene la stipsi generalmente sia benigna e comporta solo un fastidio nei pazienti, tuttavia in alcuni casi ed in particolare negli anziani istituzionalizzati ed allettati può comportare alcune complicanze.
La più frequente è il fecaloma, cioè lindurimento delle feci, a causa della disidratazione prolungata delle feci lungo il colonretto, che si forma nel retto (70%), sigma(20%) o colon prossimale (1%). I sintomi sono rappresentati da dolore crampiforme nei quadranti addominali bassi o nella regione dorsale. La diarrea a volte puòsubentare alla stipsi se materiale acquoso passa ai lati del fecaloma: si tratta di pseudo diarrea e le feci sono spesso schiumose. Generalmente il fecaloma va rimosso manualmente dalloperatore. Uno sforzo eccessivo durante la defecazione può provocare lacerazioni o congestione passiva dei tessuti in prossimità del margine dentato anale e produrre ragadi anali; inoltre prolasso della mucosa anale, distensione venosa ed emorroidi interne ed esterne. Altra complicazione può essere il volvolo, specialmente del sigma, che presenta una elevata mortalità quando determina una grave compromissione dellirrorazione ematica intestinale. Va sempre sospettato in caso di dolori crampiformi, distensione addominale di rado variabile e stipsi. La diagnosi è spesso fatta con lesecuzione di una radiografia delladdome in bianco. è indicata la riduzione urgente del volvolo, mediante lintroduzione di un endoscopio flessibile o, spesso, mediante intervento chirurgico. Inoltre, sopratutto nelle donne, la stipsi può essere un fattore di rischio per lo sviluppo cel carcinoma del colonretto.
Nei pazienti istituzionalizzati o ricoverati in strutture sanitarie grande attenzione
va posta alla gestione e allutilizzo dei servizi igienici. Assicurare privacy,
pulizia, ordine e dignità nei trasferimenti cosi come fornire e mantenere servizi
igienici adeguati alle persone anziane deve essere obiettivo prioritario nella gestione
di qualsiasi struttura sanitaria. Luso di comode, quando possibile, va evitato.
Se vi è la necessità di un loro utilizzo,devono avere sedili comodi atti a prevenire
la comparsa di ulcere da decubito, stabili per facilitare i trasferimenti e ridurre
il rischio di cadute,disegnate in modo da semplificare i movimenti e sostenere il
tronco. Un ruolo importante nella prevenzione è fornito dallinformazione. Molte
persone pur non avendo sintomi correlati alla stipsi, ritengono sia necessario avere
almeno una evacuazione al giorno. In assenza di sintomi, non è necessario evacuare
quotidianamente in quanto la stipsi non determina laccumulo di tossine né esiste
alcuna correlazione tra stipsi e comparsa di neoplasie.