Si caratterizzano per il concomitare di sintomi psichici e somatici: 1 ) compromissione dello stato di coscienza a vari livelli; 2) disorienta mento temporo-spaziale di diverso grado; 3) presenza, sia pure non costante, di un vissuto di tipo oniroide o di una esperienza allucinatoria, delirante a struttura onirica; 4) concomitanza dì una più o meno grave compromissione dello stato generale. Secondo Bonhoffer, la S.A. (sindrome amenziale) è una reazione acuta esogena, specifica ed uniforme, ad una aggressione del S.N.C, che risulta indipendente dalla personalità, dalla predisposizione e dall'agente etiologico.
1) S.A. da cause esogene: sofferenza cerebrale organica diretta o in diretta legata a fattori tossinfettivi, tossici endogeni o esogeni (alcool, farmaci, ossido di carbonio), carenziali (porfiria, pellagra), dismetabolici (diabete), disendocrini (mixedema, Basedow), traumatici circolatori. Affezioni cerebrali: epilessia, tumori, traumi cranici, paralisi progressiva, degenerazioni senili.
2)
S.A. idiopatiche o criptogenetiche: amenza in senso stretto in cui provvisoriam.
l'etiologia è dubbia o ignota.
3) S.A. periodiche di Meynert: hanno un decorso periodico molto simile alle distimie.
Le caratterist. dì queste forme (v. "Psicosi cicloidi della motilità") di psicosi
endogene periodiche definite come non distimiche sono: a) la personalità premorbosa
non distimica; b) l'insorgenza acuta e senza l'intervento dei fattori esogeni; c)
la sintomatologia polimorfa con aspetti contropolari coartivi ed espansivi; d) aspetti
contenutistici caratteristici nei singoli episodi; e) risoluzione completa della
sintomatologia; f) evoluzione periodica con intervalli liberi di mesi ed anni; g)
favorevole effetto della terapia ESK.
4) Sindromi amenziali associate ad altre malattie psichiatriche: a) si manifestano
all'acme di una malinconia con stupore e di una mania furiosa; b) in alcune forme
schizofreniche catatoniche e in alcune forme dissociative acute. In queste forme
si tratta di una particolare modalità evolutiva di psicosi endogene.
Esordio
Sia che la S.A. insorga in assenza di fattori somato-psichici antecedenti, sia che
intervenga a seguito di stati tossinfettivi (gravidanza, puerperio, interventi chirurgici,
stress, traumi cranici, l'inizio è sempre brusco e improvviso e rapidamente progressivo
e ingravescente, tale da rat1 giungere il periodo di stato in pochi giorni. Esso
può essere contras-segnato da generici disturbi somatici aspecifici: 1) insonnia,
cefalea, disappetenza, astenia; 2) modificazioni dell'umore che diviene disforico,
perplessità, ansia, angoscia, beatitudine, estasi, con brusche oscillazioni, irrequietezza
con eccitamento e varie turbe comportamentali. Talvolta i prodromi possono mancare.
Si avrà allora una invasione psicotica acuta con un improvviso stato allucinatorio-delirante
associato ad obnubilarci, della coscienza e disorientamento temporo-spaziale.
Periodo di stato
* Aspetto del malato: la mimica dà l'impressione di stordimento, ebetudine,
l'aspetto è attonito, lo sguardo è lontano, sperduto nel vuoto, assente. Il paziente
è disinteressato alla situazione ambientale. La fisionomia è figée, inadeguata alle
circostanze ambientali. Il comportamento può essere caratterizzato da uno
stato di stupore con inibizione oppure con agitazione I movimenti sono maldestri,
incerti, esitanti. La parola è male articolata. Il paziente è privo di qualsiasi
iniziativa, anche la più elementare. Se è eccitato, è in preda ad uno stato di agitazione
sterile e afinalistica.
* Stato confusionale: è il sintomo capitale.
- Mancanza di lucidità e chiarezza del campo della coscienza: l'attività percettiva
è deficitaria, il malato identifica male gli oggetti del mondo esterno, non riconosce
i presenti e le persone che lo curano. è incapace ad operare una differenziazione
e una sintesi dei contenuti psi-chici che si confondono e si agglutinano. II linguaggio
è frammentario ed incoerente.
- Disorientamento temporo-spaziale: il malato non sa dire il giorno, il luogo ove
si trova, la data di ingresso.
- Turbe della memoria: riguarda la memoria di fissazione e di rievocazione.
- Delirio onirico: non costante ma assai frequente. è una esperienza allucinatoria
delirante onirica. Prevalentemente costituita da allucinazioni visive (immagini
caleidoscopiche). Il paziente partecipa attivamente ed intensivamente all'esperienza
delirante. Le tematiche più frequenti sono: a) scene oniriche a tinta terrifica;
b) delirio onirico a tonalità affettiva piacevole o esaltata; c) il cosiddetto delirio
occupazionale o professionale (il paziente vive una scena del proprio lavoro o è
alle prese con le sue abituali occupazioni).
Obiettività. Condizioni generali decadute; labbra secche e screpolate; denti fuligginosi; lingua arida, arrossata, patinosa, saburrale; anoressia. Cardiocircolatorio: tachicardia sinusale; ipotensione; acrocianosi. Respiratorio: polipnea (facili le complicanze broncopolmonari).
Genito-urinario: incontinenza o ritenzione urinaria (bolo vescicale),
talvolta oliguria. Leggera ipertermia; un'ipertermia elevata è segno di complicazione
in atto, il malato è disidratato; la meccanica della disidratazione è la seguente:
prima c'è perdita di liquidi per ipersudorazione non controbilanciata a causa della
ridotta o assente introduzione di liquidi; si stabilisce secchezza della cute e
delle mucose, iponatremia e ipokaliemia, poi si passa ad una disidratazione intra-
ed extracellulare con aumento del sodio intracellulare. Agli esami ematochimici
si rileva: aumento della VES; aumento dell'azotemia; ispissatio sanguinis; alterazioni
elettrolitiche; cheto-acidosi.
1) Guarigione senza reliquati
2) Talora delirio residuo
3) Talvolta tendenza al deterioramento
Sostanziale incapacità della coscienza alla elaborazione delle percezioni nei parametri spazio-temporali. Su questa base si struttura il vissuto oniri-co che ha molte analogie con il sogno ma, a differenza del dormiente, il confuso è non solo spettatore ma attore del vissuto stesso.
1) Stati demenziali
2) Melanconia e mania stuporosa
3) Sindromi dissociative acute
4) Tumori cerebrali
5) Affezioni acute dell'encefalo
6) Epilessia
7) Intossicazione da farmaci, droghe, veleni
8) Traumi cranici
Ospedalizzazione. Terapia reidratante, vitaminoterapia Antibiotici. Cortisonici.
Psicotropi (benzodiazepinici e neurolettici se grave agitazione). ESK terapia.