Di norma un paziente deve urinare intorno a 1000-1500 ml di urine/die; si parla di poliuria se il quantitativo è maggiore di 2.000 ml di urina/die, di oliguria
se è inferiore a 500 ml di urina/die, anuria se si riduce a 100 (200) ml di urina/die, segno questo assai sfavorevole, di solito correlato ad insufficienza renale acuta
o a cause di shock cardiogeno, con rischio di edema polmonare per il paziente e di morte. La pollachiuria è la minzione frequente, con tenesmo vescicale, spesso
in caso di cistite; stranguria è la minzione dolorosa in caso di cistite e uretrite; disuria è la minzione difficoltosa/debole in caso di disturbi dello svuotamento
vescicale (ad es. adenoma prostatico)
il contenuto urocromico dell'urina e, conseguentemente, l'intensità della normale
colorazione delle urine sono inversamente proporzionali al volume delle urine e
direttamente proporzionali al loro peso specifico:
dopo scarso o mancato apporto idrico, la colorazione delle urine diviene ambrata
con elevato peso specifico (fino ad un massimo di 1.035 g/1) ed elevata osmolalità
(fino a 1.200 mosm/kg)
dopo carico idrico: urina limpida con peso specifico basso (fino a 1.001 g/1)
con bassa osmolalità (fino a 50 mosm/kg).
Eccezione classica: diabete mellito: diuresi abbondante e colorazione chiara del
le urine. Il peso specifico tuttavia è abbastanza alto per effetto della glicosuria
e aumenta anche in caso di proteinuria.
cfr anche:
Nicturia
ematuria
ematuria,
cause
disuria
Proteinuria
Pollachiuria
urine torbide, come "acqua di pasta", esempio di piuria; se sono di aspetto
giallo-cremoso, allora si puo' parlare di "piuria franca", cioe' di emissione di
urine miste a pus, per es. nel paziente prostatico, con fimosi, con infezioni
purulente e/o cistopieliti. Questi casi, ormai, sono rari, almeno in Italia. Nel
nostro caso un paziente extracomunitario, con fimosi, giungeva alla nostra
osservazione per febbre elevata con puntate sui 40 gradi C, presentando urine
cremose, giallastre.
Il pH delle urine può variare tra 4,8 e 7,6, a seconda dell'alimentazione. Urina acida: nelle diete ricche di carne, in caso di acidosi, ecc. Urina alcalina si ha nelle diete vegetariane, senza carne. Inoltre: quando l'urina e stata conservata troppo a lungo (colonizzazione batterica: formazione di NH3) in caso di pielonefrite per effetto di germi che formano ammoniaca (Proteus) molto raramente in caso di ridotta estrazione urinaria di acidi (con acidosi metabolica ipercloremica).
Nell'ultrafiltrato del rene sano compaiono solo proteine a basso peso molecolare, che vengono riassorbite al 90% a livello del tubulo prossimale. Per proteinuria si intende un'eliminazione urinaria di proteine > 150 mg/24 ore, oppure una variazione qualitativa rispetto alla proteinuria fisiologica. Per microalbuminuria si indica l'eliminazione di albumina in quantità di 30-300 mg/24 ore o di 20-201 mg/1 (tipico sintomo precoce di una nefropatia diabetica o ipertensiva).
Nella donna una lieve
proteinuria può essere simulata dalla presenza di leucorrea. Una lieve proteinuria
riscontrata solo durante il giorno, mentre le urine notturne risultano prive di
albumina, depone per una proteinuria ortostatica (reperto generalmente privo di
significato patologico, soprattutto nei maschi giovani).
a) determinazione quantitativa della proteinuria:
lo stick dimostra la presenza quasi esclusivamente di albumina; altre proteine,
come ad es. la proteina di Bence-Jones (= catene L in caso di gammopatia monoclonale),
non vengono rilevate
i metodi al biureto o all'acido tricloroacetico rivelano la presenza di una vasta
gamma di proteine.
b) caratterizzazione qualitativa elettroforetica della proteinuria: distinzione
in base al peso molecolare delle proteine urinarie tramite microelettroforesi con
gel di SDS-poliacrilamide (micro-SDS-PAGE).
Piuria franca, paziente di mezza eta', leucocitosi - 30.000 GB, iperpiretico, fimosi serrata ed impedimento alla minzione: dopo posizionamento di catetere vescicale, fuoriuscita di urine francamente purulente. |
In questo modo si distinguono i seguenti tipi di proteinuria:
proteinuria glomerurale:
proteinuria glomerulare selettiva (selezione in base alle dimensioni): costituita
prevalentemente da albumina (= marcatore della proteinuria glomerulare) e transferrina.
Cause: danni glomerulari gravi proteinuria tubulare "proteine tipiche sono la a1
e la β2-microglobulina.
Cause: nefropatie tubulari
e interstiziali
proteinuria mista glomerulare-tubulare
Cause: glomerulopatie con interessamento anche tubulare
proteinuria pre-renale (proteinuria da traboccamento): quando la capacità
tubulare di riassorbimento viene superata da un eccessivo apporto di catene leggere,
mioglobina o emoglobina, si giunge al passaggio di queste proteine nell'urina
proteinuria di Bence-Jones = eliminazione delle catene L in caso di gammopatia
monoclonale. Test rapido con l'acido sulfosalicilico (intorbidimento delle urine
tra 50 e 70°C).
Caratterizzazione tramite immunoelettroforesi
mioglobinuria (dopo trauma muscolare), con urine rosso-brunastre
emoglobinuria (in caso di crisi emolitica), con urine rosso-brunastre
proteinuria post-renale con dimostrazione della presenza di proteine secrete
dal tubulo (ad es. proteine di Tamm-Horsfall).
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Nel diabete mellito l'iperglicemia è tale da superare la normale soglia renale (corrispondente
a una glicemia di 160-180 mg/dl = 8,9-10,0 mmol/1); nella cosiddetta glicosuria
renale (in particolari affezioni tubulari renali) la soglia renale è patologicamente
più bassa (glicosuria con glicemia normale).
valore normale: fino a 5 emazie/µl = limite di sensibilità dello stick.
Nota: lo stick documenta l'azione perossidasica dell'emoglobina e della mioglobina,
non distingue tra ematuria, emoglobinuria e mioglobinuria; pertanto, in caso di
stick positivo, eseguire l'analisi microscopica del sedimento:
microematuria: > 5 emazie/µl, senza tuttavia alcuna colorazione rossa visibile
dell'urina
macroematuria: colorazione rossa visibile dell'urina dovuta alla presenza di numerose emazie
analisi al microscopio a contrasto di fase:
eritrociti dismorfici (con morfologia alterata) = indicativi di origine renale
eritrociti isomorfi (con morfologia normale) = indicativi di origine post-renale.
Macroematuria se il sedimento è maggiore di 0.2 ml per 500 ml di urina.
Di norma si possono repertare fino a 10 leucociti/µl. Il limite si sensibilità
degli stick è di 20. Se il numero di leucociti è tale per cui le urine diventano
giallo torbido si parla di piuria. La leucocituria si riscontra nelle infezioni
delle vie urinarie, la presenza si cilindri leucocitari suggerisce un'infezione
renale, es. nella pielonefrite.
I cilindri ialini hanno lo stesso significato della proteinuria. I cilindri eritrocitari
sono patognomonici di glomerulo nefrite. I cilindri epiteliali si formano per sfaldamento
degli epiteli delle vie urinarie, sia dell'epitelio tubulare, trasformandosi in
cilindri granulosi.
Argomenti di Nefrologia ed Urologia