I disturbi della minzione
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Nel soggetto cosciente la minzione è un atto volontario che permette
la facile emissione di urina in quantità e frequenza correlabili con l'introito
di liquidi e con la loro dispersione. Ogni
qualvolta l'emissione non sia del tutto volontaria o divenga difficoltosa o sia
ingiustificatamente diversa per quantità o frequenza dovremo ricercarne un motivo
patologico spesso flogistico.
Volontarietà dell'atto
Qualora l'impellenza ad urinare sia tale che il soggetto non riesca a trattenerne
l'emissione possiamo ricercare o un aumento eccessivo del volume urinario per carico
o per ritenzione (rigurgito), o per la presenza di masse occupanti spazio ab extrinseco
o ab intrinseco.
Può verificarsi incontinenza anche per flogosi da infezione della
vescica o ureterali. L'incontinenza abituale solitamente invece trova motivo, nei
soggetti coscienti, in disturbi sfinteriali locali o di origine neuromuscolare sistemica
(SEP).
Solitamente è originata da un ostacolo meccanico all'efflusso come si verifica tipicamente nei
maschi per ipertrofia di prostata o per affezioni stenosanti dell'uretra. Anche
in corso di cistite e/o uretrite la componente edematosa può provocare difficoltà
e riduzione del mitto.
Emissione esigua e frequente di urina
Definita come pollachiuria e spesso associata a dolore/bruciore (stranguria),
è uno dei sintomi di più facile riscontro nelle cistiti di qualsiasi origine e risulta
particolarmente fastidiosa per il paziente. Può presentarsi anche in corso di coliche
renali qualora vengano emessi corpuscoli di piccole dimensioni (renella).
Dolore e dolorabilità nella disuria
La sintomatologia dolorosa relativa a patologie del sistema urinario può avere
caratteristiche di localizzazione estremamente specifiche oppure può pre-sentarsi
come generico dolore addominale nel qual caso rientra appunto in questo più vasto
capitolo, cui rimandiamo, o presentarsi con alcune peculiarità come dolore lombare.
Dolore addominale e lombare
Di fronte a un generico dolore addominale, come vedremo in seguito, sarà sempre
necessario domandare l'eventuale esacerbazione o miglioramento correlato a posizioni
e/o movimenti; in caso negativo dovremo rilevare la presenza di altri sintomi di
accompagnamento che orientino maggiormente in senso viscerale; è inoltre importante
conoscere se sono associati altri disturbi e se questi possano essere riferibili
al sistema gastroenterico o nefrovescicale. È poi sicuramente importante conoscere
la sede del dolore e la sua eventuale irradiazione e, come sempre, i caratteri di
ritmicità o continuità e di esordio.
La colica renale
Qualora ci si trovi di fronte ad un dolore partito in sede lombare, irradiato
anteriormente monolateralmente, spesso giungendo ad interessare il testicolo nel
maschio o il grande labbro nella femmina, esordito improvvisamente, insensibile
a movimenti e posizioni ed accompagnato da attivazione del sistema neurovegetativo,
potremo con certezza Formulare la diagnosi di colica renale se concomitano disuria
ed ematuria. In mancanza di alcune delle caratteristiche sovracitate la manovra
di Giordano (leggero ma deciso colpo di taglio della mano nelle sedi lombari), o
l'esacerbazione del dolore alla pressione dei punti ureterali possono egualmente
fornire un deciso apporto orientativo. Anche l'ottusità alla percussione sovrapubica,
associata all'esacerbazione del dolore e all'induzione di impellenza urinaria alla
palpazione profonda nella stessa sede risultano abbastanza caratteristici della
distensione vescicole. Se peraltro il quadro clinico generale non sia completamente
soddisfacente per assicurare la diagnosi di colica renale dovremo sempre prendere
in considerazioni patologie alternative in grado di evocare parzialmente i sintomi
sopra elencati. Per la diagnosi differenziale del dolore lombare si rimanda al capitolo
di pertinenza.
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