Vantazione della Funzione Tiroidea
La determinazione del TSH sierico è l'indagine di laboratorio più utile nella valutazione
iniziale dei noduli tiroidei. Infatti, grazie alla elevata sensibilità della determinazione,
è possibile evidenziare alterazioni estremamente sottili della funzione tiroidea.
Se i livelli di TSH risultano al di fuori dei limiti della norma, il passo diagnostico successivo deve essere costituito dalla misurazione degli ormoni tiroidei liberi e degli anticorpi anti-tireoperossidasi (TPOAb), per confermare e meglio definire l'entità e il tipo di alterazione della funzione tiroidea.
La stimolazione tiroidea tramite il TSH è responsabile della produzione ormonale di T3 e T4 a livello delle unit à funzionale della tiroide stessa, rappresentate dai follocoli.
I test di prima e seconda generazione per il TSH erano dotati di sensibilit à inadeguata ad evidenziare le lievi alterazioni della funzione tiroidea (50). Al contrario, i test in chemiluminescenza di terza generazione presentano una sensibilit à molto alta (pari a 0.01 mU/L) ed il loro impiego nella pratica clinica consente una diagnosi estremamente affidabile di ipertiroidismo subclinico.
Se il TSH è compreso nei limiti della norma, la misurazione degli ormoni tiroidei
liberi non aggiunge ulteriori significative informazioni. Al contrario, se i livelli
di TSH sono bassi, la determinazione di FT4 e FT3 è necessaria per confermare e
quantizzare la condizione di ipertiroidismo e per escludere i rari casi di ipotiroidismo
centrale, caratterizzato da bassi livelli sia di TSH che di FT4. Per limitare l'uso
inappropriato dei test di laboratorio, nella maggior parte dei casi i noduli tiroidei
dovrebbero essere indagati sul piano funzionale utilizzando la seguente strategia:
- TSH nei limiti della norma: non vi è necessità di ulteriori test.
TSH elevato: dosare FT4 e TPOAb, per definire l'entità e la natura della condizione
di ipotiroidismo. TSH basso: dosare FT4 e FT3, per definire l'entità dell'ipertiroidismo.
[Considerare l'opportunità di determinare l'assetto autoanticorpale sierico per la definizione eziologica della condizione di ipertiroidismo] .
I TPOAb dovrebbero essere determinati in tutti i pazienti con livelli elevati di TSH. L'associazione di positività anticorpale con il reperto di una tiroide diffusamente irregolare e/o ingrandita e di consistenza aumentata è fortemente indiziaria per una tiroidite autoimmune o di Hashimoto.
Occasionalmente, la tiroidite di Hashimoto può simulare alla palpazione il reperto di un nodulo tiroideo. L'utilità degli anticorpi anti-tireoglobulina (TgAb) è controversa. La determinazione dei TgAb dovrebbe essere riservata ai casi con reperti clinici ed ecografia suggestivi di tiroidite cronica linfocitaria che presentino livelli normali di TPOAb.
I livelli di tireoglobulina sierica (Tg) si correlano con l'apporto iodico e con le dimensioni della tiroide piuttosto che con i caratteri morfologici delle lesioni tiroidee. Questa determinazione non aggiunge quindi informazioni significative agli altri test di laboratorio e non è raccomandata a fini dell'inquadramento diagnostico di routine dei noduli tiroidei. Il dosaggio della Tg dovrebbe quindi essere riservato ai soli pazienti in follow-up per tumore differenziato della tiroide.
La calcitonina è un importante marcatore sierico del carcinoma midollare della
tiroide (MTC) ed i suoi livelli si correlano significativamente con l'entità del
tessuto neoplastico.
La determinazione di routine della calcitonina è stata raccomandata
nell'inquadramento dei pazienti con noduli tiroidei, ma il suo impiego di
routine è ancora controverso.
Il MTC è presente in meno dello 0.5% dei pazienti con patologia nodulare
tiroidea, ed in studi su larga scala la prevalenza del MTC oscilla fra lo 0.4% e
1' 1.4% dei pazienti. Inoltre, il rischio di false positività non è
trascurabile: livelli elevati di calcitonina possono essere presenti in corso di
insufficienza renale o di patologie gastroenteriche trattate con inibitoli di
pompa protonica .