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Il diabete la porta per le altre malattie

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Le "complicanze" del diabete si verificano, di fatto, quando il diabete non è sufficientemente controllato per molto tempo. Per questo il diabete non può considerarsi come la malattia con lo zucchero alto nel sangue, ma la malattia dei vasi, piccoli e grandi, dei nervi con tutte le sue manifestazioni cardiache e del sistema nervoso.

Insomma il diabete è una malattia a 360 gradi.
 

Quali danni crea il diabete alla circolazione capillare (microangiopatie)?

Retinopatia diabetica.

Alterazione della microcircolazione della retina degli occhi, che provoca piccole emorragie interne all'occhio stesso e riduzione più o meno grave della capacità visiva. Si scopre con un esame oculistico diretto (esame del fundus) e viene trattata con efficacia dalle applicazioni di un fascio di luce laser nelle zone malate. Può essere presente in tutte e due le principali forme di diabete e, qualche volta, nel diabete di tipo 2 viene anche trovata al momento della diagnosi. I controlli periodici dallo specialista oculista sono in grado di evidenziarla precocemente e di curarla con efficacia.

Neuropatia diabetica.

 Si tratta di un'alterazione dei nervi periferici, legata a disturbi della circolazione capillare. I sintomi in genere sono rappresentati da crampi alle gambe, formicolìi, alterazioni della sensibilità tattile e dolorifica.

Le infezioni dei piedi sono molto pericolose nella persona con diabete poiché possono portare all'amputazione.

La neuropatia diabetica può anche interessare i nervi interni al corpo e dare origine a disturbi digestivi (dilatazione dello stomaco), urinari (vescica atonica) e cardiaci ("sbalzi" della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa da sdraiati o in piedi). Se la neuropatia diabetica è anche accompagnata da disturbi della circolazione arteriosa periferica diventa ancora più rischiosa, sia per le malattie del piede, sia per la disfunzione genitale erettile (incapacità ad avere o mantenere l'erezione maschile).

Il medico di famiglia o lo specialista diabetologo controllando periodicamente i riflessi nervosi delle gambe sono in grado di riconoscere molto bene e precocemente l'eventuale presenza della neuropatia ed eventualmente far eseguire alcuni esami più approfonditi.
Nefropatia diabetica.

 Le alterazioni provocate dal diabete ai reni, specie se accompagnato da ipertensione arteriosa (pressione alta), comportano una pro-gressiva perdita di funzione degli organi renali, che è caratterizzata dalla com-parsa di piccole quantità di proteine (albumina) nelle urine (microalbuminuria). La nefropatia diabetica non curata può procedere fino all'insufficienza renale ed alla dialisi, o alla necessità di trapianto. Eseguire con regolarità l'esame delle urine e la ricerca della microalbuminuria è un modo molto semplice per riconoscere precocemente tale malattia e prendere le misure adeguate.

 Visite periodiche, dove e quando.

Visita medica generale Una volta ogni due mesi Dal proprio medico di famiglia
Visita specialistica diabetologica Una volta all'anno se in buon compenso; ogni 4-6 mesi se il compenso non è raggiunto (HbAk > 7%) Al servizio di diabetologia della propria ASL
Visita oculistica Una volta ogni 2 anni se l'esame del fundus è normale Al servizio di diabetologia
ECG a riposo Una volta all'anno Al servizio di diabetologia o dal proprio medico di famiglia
ECG  da sforzo Una volta ogni 3 anni; obbligatorio se si intende fare sport Al servizio di cardiologia collegato con quello di diabetologia
Ecocolordoppler carotidi e arti inferiori Una volta ogni 2-3 anni Al servizio di diabetologia
Esame del piede Ogni volta che si fa una visita Dal medico di famiglia e dallo specialista diabetologo

Quali danni crea il diabete alla circolazione delle grandi arterie (macroangiopatie)?

Cardiopatia coronarica.

 Il danno che il diabete provoca alle pareti delle arterie è uguale a quello dell'arteriosclerosi: le pareti si induriscono, si formano delle placche ricche in colesterolo che riducono il passaggio del sangue e quindi dell'ossigeno che va al cuore, e si può arrivare all'occlusione che provoca l'infarto del miocardio. La persona con diabete non sufficientemente controllato ha un rischio di infarto che è circa il doppio di quello delle persone che non hanno il diabete. La cardiopatia ischemica è molto frequente nel diabete di tipo 2.

Un regolare controllo dell'elettrocardiogramma (almeno una volta all'anno), sia a riposo che sotto sforzo, è in grado di vedere con anticipo la presenza di alterazioni coronariche.


Cerebropatia vascolare ischemica.

 Il tipo di alterazione è uguale a quello delle arterie coronarie del cuore, ma in questo caso l'interessamento è quello dei grandi vasi che portano il sangue al cervello. Il frequente accoppiamento di diabete ed ipertensione, specie nelle età più avanzate, comporta un aumentato rischio di ictus. L'esame che rivela la presenza di alterazioni delle carotidi è il doppler. E corretto eseguirlo periodicamente, almeno una volta ogni due anni.

Arteriopatia periferica.

In questo caso i vasi interessati sono quelli delle gambe, sempre con lo stesso tipo di al-terazioni. Se esiste una riduzione del flusso di sangue ad una gamba è possibile che si avverta dolore durante il  cammino, con necessità di fermarsi per farlo passare. L'arteriopatia periferica è un grave *' rischio per le infezioni del piede. Anche in questo caso un esame doppler è in grado di vedere precocemente le lesioni vascolari. Anche il medico di famiglia o lo specialista diabetologo possono eseguire un test molto rapido che consente di capire 

Subito se c'è o non c'è un disturbo della circolazione periferica: basta misurare la pressione arteriosa con un piccolo apparecchio doppler al braccio ed alla gamba. Se la pressione è più alta nelle braccia rispetto alle gambe significa che la circolazione non è perfetta. L'esame si chiama Indice Caviglia Braccio (ABI, dall'inglese Ankle Brachial Index). Non ci vogliono più di cinque minuti in ambulatorio. L'arteriopatia periferica è anche la causa più importante di disturbi della sessualità maschile.
 

Come evitare le complicanze nel diabete?


In questi ultimi venti anni la medicina ha raggiunto la certezza che le complicanze del diabete sono evitabili con una efficace prevenzione. Prevenzione consiste in pratica nel tenere sotto controllo bene e sempre il diabete, l'ipertensione e gli altri fattori di rischio (fumo, ipercolesterolemia, obesità).
Bene: esami dei valori della glicemia, della pressione arteriosa, del colesterolo, in modo che siano normali. Sempre: non dimenticare mai che il diabete c'è, accompagna in ogni istante della vita.

Parlare di prevenzione significa fissare gli obiettivi da raggiungere e mantenere, conoscere quali sono le visite, gli specialisti e gli esami da effettuare periodi-camente, e quali cure mettere in atto da soli, sia di tipo farmacologico che non farmacologico.

Come curare il diabete oltre le terapie da noi stessi?

La prima, vera ed efficace cura del diabete è l'informazione. Una persona ben informata e consapevole di ciò che serve per il suo benessere è il primo medico di se stesso.

tipo di esame

 

valori ideali controllo nel tempo
Circonferenza della vita <  102 cm maschi

<  88 cm femmine

Una volta al mese a casa propria o dal medico
Glicemia a digiuno 100-120 mg/dl Ogni 4/6 mesi in laboratorio Ogni settimana a domicilio (autocontrollo)
Glicemia postprandiale (due ore dopo un pasto) 120-140 mg/dl Ogni 4/6 mesi in laboratorio Ogni settimana a domicilio (autocontrollo)
Colesterolo-LDL < 100 mg/dl Una volta all'anno
Colesterolo-HDL >  40 mg/dl maschi

>  50 mg/dl femmine

Una volta all'anno
Pressione arteriosa 130/85 mm Hg Ad ogni visita medica
Indice di massa corporea < 25 kg/mq Una volta all'anno dal medico
Trigliceridi < 150 mg/dl Una volta all'anno in laboratorio

 Più cose il paziente sa sul suo diabete e più è disponibile a curarsi bene e sempre. Oggi è anche possibile trovare moltissime informazioni; bisogna però stare attenti da dove arrivano.

A tale proposito una veloce raccomandazione riguarda la stampa e la televisione che in assoluto non sono buone fonti di informazione perché difficilmente comunicano cose completamente vere. Per tutti gli operatori sanitari informare i propri pazienti significa affermare due capisaldi della cura del diabete: l'attività fisica e l'alimentazione.

In una parola, lo stile di vita salutare che tutti dovremmo cercare di seguire, ma che nel caso di una persona con diabete diventa indispensabile osservare. L'ordine in cui queste due cose sono state citate non è casuale: l'attività fisica è la prima e più importante terapia per una persona con diabete a qualsiasi età.

Il farmaco che non costa nulla, l'attività fisica

Fare attività fisica vuol dire semplicemente abituarsi a fare una passeggiata all'aria aperta di 30/40 minuti tutti i giorni, all'ora che più è congeniale. è stato ormai ampiamente dimostrato scientificamente che 150 minuti di passeggiata alla settimana riducono di circa il 60% il rischio di diventare diabetici in quei soggetti che sono predisposti a diventarlo. Come già detto bisogna essere costanti, come sempre quando si ha a che fare con il diabete; non si deve cominciare a fare attività o sport e poi dopo qualche mese stancarsi. Bisogna continuare, sempre.

Alimentazione corretta, non una dieta

Dieta evoca in tutti noi il concetto di sacrificio, rinuncia, ed inoltre è strettamente legata a qualcosa che si fa per un periodo di tempo e poi non ce n'è più bisogno. Lo stile alimentare con cui tenere sotto controllo il diabete va mantenuto sempre, con costanza, e quindi deve essere tollerabile, deve essere il più vicino possibile alla normalità. La prima regola dell'alimentazione di una persona con il diabete è non prendere peso e, se è già in sovrappeso, perderne un po'. Quindi l'attenzione va sulla quantità dei cibi, più che sulla qualità. Non ci sono quindi alimenti vietati, ma solo cibi da consumare con attenzione In primo luogo i cibi troppo conditi, specialmente con grassi saturi (margarine, burro, panna, lardo), o troppo ricchi di grassi e sale (formaggi, insaccati e salumi) vanno tenuti sott'occhio, e se possibile limitati al massimo. I dolci non sono vietati in assoluto, ma certo è necessario fare molta attenzione a quali dolci ed alla quantità.

Un occhio ai parametri ed agli esami di laboratorio

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